Si complica la corsa-Champions dei giallorossi: la Roma esce infatti sconfitta all’Olimpico per mano dell’Inter: 2-0 il risultato finale in favore dei nerazzurri, in goal al 33′ del primo tempo con Dimarco ed al 74′ con Lukaku. Con le condizioni attuali, d’altra parte, era molto difficile per i ragazzi di Mou sovvertire i pronostici, con i nerazzurri lanciatissimi e con la Roma che invece fa fatica a mettere 11 giocatori in campo che siano integri fisicamente. Ha vinto la squadra più forte, c’è poco da fare… Sarà fondamentale ora per i capitolini recuperare qualche giocatore per le ultime 4 gare del campionato e soprattutto in vista della doppia sfida di Coppa contro il Bayer Leverkusen.
Roma dunque molto rimaneggiata per la sfida all’Inter, Mou sceglie un prudente 3-5-1-1 con Cristante arretrato in difesa, sulle fasce laterali ci sono Zalewski e Spinazzola, mentre in mezzo a ”fare legna” ecco Bove, Matic e Camara, con davanti il solo Pellegrini in appoggio a Belotti. Panchina dunque per Abraham e Solbakken, dati invece alla vigilia come titolari. Per quanto riguarda l’Inter, Inzaghi conferma invece il 3-5-2 delle attese: davanti, a cercare di rendere la vita difficile a Rui Patricio, ci sono Lukaku e l’ex laziale Correa, con Dzeko che parte invece dalla panchina. Rimane fuori anche l’ altro ex della gara, Mkhitaryan.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Maresca ed è la Roma a rendersi subito pericolosa: Pellegrini al secondo giro di lancette calcia dal limite e manda di poco a lato. La squadra di Mourinho imposta il suo giro-palla e spinge soprattutto sulla fascia sinistra, dove Spinazzola sembra molto ispirato. Al 12′ però la squadra capitolina, già decimata dagli infortuni, torna a vedere nero perchè anche Camara si fa male a centrocampo, per fortuna però senza grosse conseguenze: il guineano infatti riesce a rientrare in campo. Passato il primo quarto d’ora di gara, l’Inter inizia poi con un possesso palla molto compassato a prendere l’iniziativa a centrocampo. Al 18′ tuttavia è ancora la Roma a rendersi pericolosa: Bove serve centralmente in verticale Pellegrini ed il capitano tira per due volte in porta, ma nella prima conclusione viene murato, mentre sulla seconda Onana è bravo con un bel colpo di reni ad alzare il pallone in angolo. Inizia poi a rendersi pericolosa anche l’Inter: prima Dumfries viene arginato in area da Rui Patricio in uscita alta, poi al 28′ Chalanoglu ci prova dalla distanza, ma Rui para senza problemi. Ora è l’Inter a gestire il pallone, con la Roma che rimane guardinga e pronta a ripartire in contropiede. E’ comunque una partita molto bloccata tatticamente, con le due compagini che hanno paura di scoprirsi. Al 33′ pero’ l’equilibrio si rompe: Brozovic apre sulla destra per Dumfries, cross dell’olandese sul secondo palo per l’accorrente Dimarco, che sbuca dalla sinistra e la infila in rete per il vantaggio nerazzurro. A poco serve il tentativo di salvataggio in extremis di Cristante, l’Inter è avanti 0-1. La risposta giallorossa arriva cinque minuti dopo su punizione: Pellegrini pennella per la testa di Cristante, pallone alto. Nel finale la Roma attacca alla ricerca del pari, senza tuttavia concludere nulla, tanto che l’episodio più rilevante degli ultimi minuti risulta essere l’atterramento di Pellegrini ad opera di Barella, con Lorenzo che rimane alcuni minuti a terra, ma poi per fortuna riesce a riprendere il gioco. Si va dunque negli spogliatoi con la Roma sotto di un goal.
SECONDO TEMPO – Dopo 45 minuti con poche emozioni, la ripresa parte invece con ben altro piglio: già al 48′ Correa calcia da fuori e manda di poco a lato. Poi l’ex laziale ci riprova dentro l’area romanista, stavolta in veste di assistman per Lukaku, ma il pallone è troppo lungo e l’azione sfuma. La Roma risponde all’avvio di fuoco degli ospiti con Zalewski, che rientra dalla destra e tira, facile per Onana. La gara si è definitivamente accesa ed ora le occasioni fioccano: al 52′ Dimarco tenta la conclusione da fuori, Mancini nel tentativo di arginarlo gli devìa il pallone e la palla esce di poco in angolo. La Roma prova ad avanzare con manovre ragionate e con cross che attraversano da una parte all’altra l’intera area, senza tuttavia che nessuno di questi spioventi porti a serie occasioni da rete. Ci prova allora anche Matic a tentare la sortita offensiva, ma viene arginato in angolo. Sugli sviluppi del corner poi Bove penetra in area e la crossa in mezzo ed un giocatore dell’Inter interviene con un braccio, scatenando le furenti proteste della Roma, che invocano il rigore: non è tuttavia dello stesso avviso Maresca, che assegna invece un semplice tiro dalla bandierina ai giallorossi. La Roma tuttavia non demorde ed al 57′ Ibanez spara in porta, ma Onana ancora una volta è reattivo e si salva in angolo. Gli animi dei tifosi romanisti si infiammano poi quando Maresca va ad ammonire Pellegrini che è invece rimasto dolorante a terra dopo aver ricevuto una brutta entrata. Allo scoccare dell’ora di gioco poi Inzaghi cambia le carte in tavola ed inserisce Bellanova e Lautaro per Dumfries e Correa. L’Olimpico ormai è una bolgia fuori, ma anche dentro il campo: Maresca infatti ha palesemente perso il controllo della situazione e la partita si è incattivita e si sviluppa tra un tackle duro e l’altro. Tra un’interruzione e l’altra comunque la Roma prova ugualmente a spingere alla ricerca del pari ed allora Inzaghi capisce che ha bisogno di energie fresche e ne chiama altri due: stavolta entrano l’ex Mkhitaryan e l’ex laziale De Vrij per Chalanoglu e Dimarco. Mourinho dal canto suo ha invece a disposizione una panchina decisamente più corta, di conseguenza si gioca un solo cambio: dentro Dybala per Bove, con la Joya che appena entrata guadagna subito un calcio d’angolo. I giallorossi sembrano ora sul punto di venire a capo degli avversari, ma la variabile-Ibanez torna bruscamente a far pendere la bilancia fortemente dalla parte dell’Inter: il difensore ne combina una delle sue e regala incredibilmente palla a Lautaro sulla trequarti, a quel punto per il ”Toro” è un gioco da ragazzi mandare al tiro Lukaku in campo aperto per il 2-0 dei nerazzurri al 74′. A questo punto Mou si gioca anche la carta-Abraham, ma ormai la strada è segnata e l’Inter gioca sul velluto. Al 79′ gli ospiti hanno anche un’occasione per il tris con Brozovic, ma Rui respinge il tiro del croato. Entra intanto anche Gagliardini e l’ex atalantino si mette subito in cattiva luce con un bruttissimo intervento su Pellegrini, Maresca si limita al ”giallo”. A tre minuti dal 90′ altra occasionissima per il tris nerazzurro, Lautaro calcia a giro ma colpisce in pieno la traversa. Sull’altro fronte invece la Roma spreca una possibile occasione per rientrare in extremis dentro il match: Camara da buona posizione calcia alle stelle. Si entra così negli ultimi 6 minuti di recupero di una partita che ormai ha già detto tutto, lo Special One allora ne approfitta per mostrare a tutti i limiti della attuale rosa romanista, con i debutti assoluti dei giovani Pisilli e Missori e con l’ingresso di Tahirovic, al loro confronto quasi un veterano, eppure parliamo di un ventenne… L’ultimo lampo del match lo porta Pellegrini, che al 94′ su punizione calcia dalla trequarti, ma manda di poco fuori. Finisce dunque con la sconfitta dei giallorossi, ma la Sud conclude la sua serata cantando a squarciagola e sventolando le sue bandiere, un modo per stare vicina alla squadra al di là del risultato: Mourinho apprezza molto il gesto e porta tutta la squadra a ringraziare i tifosi, con lo Special One in testa ad applaudire il tifo romanista. Col materiale a disposizione quest’oggi, effettivamente era difficile ottenere di più…