Gran bella gara tra il Milan capolista e la Roma di Fonseca: finisce 3-3 con una girandola continua di emozioni e di reti. Il Milan si porta avanti per ben tre volte grazie ad Ibrahimovic (doppietta per lui) ed a Saelemaekers, ma la squadra giallorossa non molla di un metro e per 3 volte pareggia, con Dzeko, Veretout ed il difensore-goleador Kumbulla. Insomma, ne esce fuori una gara vibrante, incerta ed emozionante, con la consapevolezza finale che queste due squadre, se continuano così, potranno entrambe giocarsi un posto tra le prime della classifica. Per la gara di S.Siro Fonseca conferma il suo 3-4-2-1, con Mirante che torna tra i pali, mentre in difesa dopo lo stop per Covid si rivede Mancini. Sulla fascia destra largo a Karsdorp, preferito a Bruno Peres. In avanti poi si va sul sicuro, con Mkhitaryan e Pedro in appoggio a Dzeko. Sull’altro fronte Pioli se la gioca invece col 4-2-3-1: il tecnico a causa del Covid è costretto a fare a meno di Donnarumma ed Hauge, ecco allora tra i pali l’ex viola Tatarusanu, con Saelemaekers, Calhanoglu e Leao sulla trequarti, a cercare di lanciare Ibra.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Giacomelli ed alla prima azione pericolosa, al 2′ il Milan è già in vantaggio: grande giocata di Leao, che verticalizza e pesca Ibrahimovic davanti a Mirante, ottimo taglio dello svedese e grande giocata aerea ad anticipare l’intervento del portiere romanista, 1-0 e palla al centro. La risposta della Roma non si fa attendere, con Dzeko che al 9′ penetra in area dalla sinistra e calcia, ma Tatarusanu nell’occasione è bravissimo ad uscire ed ostacolare la battuta a rete del bosniaco, col Milan che si salva in angolo. La squadra giallorossa non demorde e continua ad attaccare, al 13′ una grande giocata di Pellegrini manda in porta Mkhitaryan, ma Kjaer è tempestivo nella chiusura e si rifugia ancora in calcio d’angolo. Dalla bandierina va lo stesso Pellegrini, Tatarusanu sbaglia completamente l’intervento ed esce a vuoto, con Dzeko che di testa nella porta sgarnita infila in rete l’1-1 al 14′. A questo punto, col pareggio raggiunto, a dare sicurezza ai romanisti ci pensa Mirante, che sale in cattedra: l’ex portiere del Parma prima si allunga e para un tiro da fuori di Calhanoglu (22′), poi l’estremo difensore si ripete anche al 28′, ancora su un tentativo velenoso del turco, che ci prova direttamente dall’angolo. Il Milan in questa fase del match spinge forte alla ricerca del nuovo vantaggio: al 29′ l’ex giallorosso Romagnoli svetta di testa su calcio d’angolo, ma Mirante vola e salva il risultato con una parata plastica, mandando la palla nuovamente in angolo. Dall’ennesimo corner ci prova quindi anche Kjaer (altro ex…) in elevazione, ma il pallone va a sbattere sul palo, graziando la Roma. La partita si infiamma e nell’azione successiva tocca ad Ibañez spaventare Tatarusanu con una sortita offensiva: la respinta del rumeno sul tiro del difensore non è di quelle impeccabili, così lo stesso Ibañez riesce poi a raccogliere e liberare al tiro Pellegrini, il cui tiro viene sventato definitivamente da Tatarusanu con una bella respinta. Nel festival delle parate, Mirante ha però da dire ancora la sua, prima della fine del tempo: al 43′ si rinnova infatti la sua sfida personale con Calhanoglu, con l’ex Bayer che ci prova questa volta direttamente con un calcio di punizione dal limite dell’area, ma Mirante vola nuovamente a salvare la porta della Roma, mettendo un ennesimo sigillo sulla sua maglia da titolare. Il primo tempo si chiude dunque in parità, tra brividi e tante belle giocate.

SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gara si apre in modo sorprendentemente identico alla prima, con un’altra fiammata improvvisa dei rossoneri, ancora con Leao ed ancora al 2° giro di lancette: stavolta il brasiliano va via in velocità sulla sinistra, doppio passo ed assist perfetto al centro per Saelemaekers, liberissimo nel cuore dell’area romanista e bravo a battere a rete per il 2-1 del Milan. La risposta della squadra di Fonseca anche in questo caso non si fa attendere, Mkhitaryan da ottima posizione calcia però debole tra le braccia comode di Tatarusanu, con Pedro liberissimo sulla sua sinistra. La gara vive ora di continue fiammate: Leao serve Ibra al 50′, ma Kumbulla chiude tutto; tre minuti dopo, è Pellegrini a pennellare per Mkhitaryan sulla sinistra, l’armeno però pecca in altruismo e trova Dzeko dalla parte opposta, ma il tiro del bosniaco si perde vergognosamente alto. Le squadre in questa fase si allungano molto, forse anche troppo per gli amanti della tattica, fatto sta che si assiste a continui capovolgimenti di fronte, senza però troppa lucidità in zona-tiro. Scoccata poi l’ora di gioco, la squadra di Pioli inizia quindi a ragionare ed a tenere più la palla, abbassando il ritmo e prediligendo fraseggi più articolati. Questa nuova transizione dura pero’ pochissimo: a riaccendere la miccia di questa gara esplosiva arriva infatti Spinazzola, con un cross teso e velenoso, allontanato da Tatarusanu. Al 66′ arriva poi il momento del primo cambio per Fonseca: esce Karsdorp ed entra Bruno Peres.
Quindi, ad accendere definitivamente i tizzoni del match ci pensa l’arbitro Giacomelli: al 69′ Mkhitaryan calcia, Tatarusanu respinge corto e Pedro, nel tentativo di andare al tap-in, si scontra con Bennacer, per Giacomelli è rigore. Francamente la decisione del direttore di gara appare molto generosa e, essendoci la possibilità del Var, non si capisce perchè Giacomelli non ritenga di consultarlo. Fatto sta che, tra le proteste vibranti dei rossoneri, un imperturbabile Veretout infila in rete dagli 11 metri il 2-2 della Roma al 71′. Il Milan non ci sta ad interrompere il suo en plein di vittorie, così Pioli si gioca le sue carte: dalla panchina ecco Krunic e Castillejo per Saelemaekers e Leao, con Fonseca che risponde inserendo Cristante per Pellegrini. Neanche il tempo di trovare il nuovo assetto, che Giacomelli ne combina un’altra: probabilmente nel tentativo sbagliatissimo di fare ”para e patta”, il direttore di gara al 78′ torna ad indicare il dischetto del rigore, questa volta in favore del Milan per un presunto contatto tra Mancini e Calhanoglu, contatto che in realtà non avviene, visto che il difensore scalcia goffamente nel vuoto, mancando tanto la palla, quanto il giocatore del Milan- Giacomelli tuttavia anche qui non ha dubbi: niente Var, dagli 11 metri va Ibrahimovic e fa 3-2. Manca però ancora decisamente troppo tempo per pensare che in una gara del genere non siano in arrivo nuovi fuochi d’artificio, ed infatti all’84’ Veretout batte un corner, Ibra la prolunga e Kumbulla, appostato sul 2° palo, in spaccata infila il 3-3 che salva la Roma. Niente male per lui questa settimana, con 2 reti all’attivo nel giro di 4 giorni: e pensare che l’anno scorso Kumbulla era al suo debutto in A col Verona… Non è però finita qui per le emozioni di questa gara, perchè all’89’ Calhanoglu calcia l’ennesimo corner velenoso, Kessie la tocca e Mirante compie l’ennesima super-parata della sua grande gara, con un volo d’istinto che salva la porta giallorossa. Finita qui? Assolutamente no, perchè al minuto 95 di questa avvincente partita Romagnoli svetta di testa e manda di un soffio fuori il pallone del possibile 4-3, dando tra l’altro anche l’illusione del goal. Stavolta neanche Super Mirante avrebbe potuto farci niente… Finisce 3-3 una bellissima gara che ci riconcilia col calcio. Peccato solo per Giacomelli, non all’altezza della situazione…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.