La Roma incassa la sua seconda sconfitta in tre partite di Europa League e, dopo aver lasciato i tre punti a Razgrad, stavolta invece soccombe in casa, piegandosi alla rimonta biancoverde del Betis Siviglia, vittorioso all’Olimpico grazie ai goal di Rodriguez e Luiz Henrique. Di Dybala invece l’unica gioia romanista, su calcio di rigore, per il momentaneo vantaggio giallorosso. Col pareggio del Ludogorets nell’altra gara del gruppo C, ora la squadra di Mou è terza, ad una lunghezza dai bulgari ed a ben 6 punti dal Betis, primissimo a quota 9: nulla è dunque compromesso per il passaggio del turno, con tre gare ancora da disputare, tuttavia è bene che i capitolini ritrovino lo smalto dei giorni migliori anche in Coppa, onde evitare brutte sorprese…
Per la gara dell’Olimpico Mou schiera il 3-4-1-2: sulle fasce ci sono Celik e Zalewski, con l’italo-polacco che la spunta su Spinazzola, mentre davanti Dybala agisce qualche metro più indietro rispetto al tandem Abraham-Zaniolo, con Pellegrini ancora fuori per infortunio. Sull’altro fronte invece Manuel Pellegrini disegna un 4-2-3-1 con Canales, Fekir e l’eterno Joaquin ad agire a supporto di Willian Josè.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Jug e dopo soli 26 secondi Zalewski calcia già dalla distanza, pallone abbondantemente alto. La partita entra dunque fin da subito nel vivo, con Celik che già al 2′ rimane a terra dolorante, dopo uno scontro fortuito con Mancini. Si gioca intanto con Zaniolo che punta l’area avversaria e Pezzella lo ferma con tanto mestiere, ma per Jug è tutto regolare. Celik proprio non ce la fa ed al 5′ c’è al suo posto Spinazzola. La partita sale poi di livello all’8′ con Joaquin che manda al tiro Canales e con Rui Patricio che si tuffa e para in due tempi. Il Betis prende coraggio ed inizia a martellare la trequarti avversaria col suo insidioso giro palla. Al 13′ dai e vai tra Fekir e Rodriguez, con l’ex Lione che chiude il triangolo e spara improvvisamente in porta, colpendo un clamoroso palo che grazia la Roma. Ci prova poi anche Guardado ad impensierire Rui Patricio, ma in questo caso il portiere romanista ha gioco facile nell’intervenire. La Roma prova allora a spezzare un pò il filo dei discorsi andalusi al 21′, con Zaniolo che raccoglie una sponda di Smalling e calcia, ma il pallone finisce altissimo. Un minuto dopo arriva invece il primo cambio anche per il Betis: fuori Fekir per infortunio, dentro Luiz Henrique. I minuti intanto scorrono e la Roma continua a fare una gran fatica ad interrompere i lunghissimi fraseggi dei biancoverdi, con la squadra di Manuel Pellegrini che al 28′ torna anche a farsi vedere al tiro con Canales (sinistro da fuori e pallone a lato). Un minuto dopo invece sull’altro fronte Zalewski scappa via a Luiz Felipe e l’ex laziale lo ferma con le maniere dure, rimediando un giallo. Dybala si incarica della punizione (che in realtà sembra più un corner per la posizione), Ibañez la sfiora di testa ed il pallone finisce sull’evidente braccio di Ruibal, in area di rigore: l’arbitro inizialmente lascia giocare, ma poi interviene il Var ed allora Jug cambia decisione ed assegna correttamente un penalty alla Roma. Dal dischetto Dybala non perdona, portiere spiazzato ed 1-0 Roma al 34′. La risposta del Betis non si fa attendere e tre minuti dopo Luiz Henrique si libera in area e calcia, Rui Patricio para. Ma non è finita, perchè lo stesso brasiliano al 40′ va via in azione personale e serve poi all’indietro Guido Rodriguez, bordata micidiale del numero 5 da fuori area ed il Betis fa 1-1. Il primo tempo si chiude con altre due fiammate, stavolta però entrambe romaniste: prima Zaniolo colpisce la traversa su un gran lancio di Zalewski, poi sull’azione successiva Dybala calcia al volo un gran tiro e Bravo fa onore al suo cognome con un’altrettanto grande respinta d’istinto in calcio d’angolo che salva gli spagnoli.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con la Roma all’attacco: al 51′ Smalling fa da sponda per l’inserimento centrale di Cristante, che da due passi si fa ipnotizzare da Bravo, ottimo ancora nel salvataggio. Lo stesso Bryan va poi a prendere il tap-in, ma viene fermato con le maniere forti dalla difesa andalusa, con Jug che lascia giocare come se nulla fosse. Allo scoccare dell’ora di gioco, e con una battaglia che si fa sempre più serrata, Pellegrini toglie il vecchio leone Joaquin (abbracciato all’uscita da Mou, bel gesto), dentro Rodri. Il Real Betis intanto ha ormai saldamente ripreso in mano il centrocampo, con la Roma costantemente sulla difensiva. Ruibal ci prova dal limite, ma non inquadra la porta. Ci prova anche Rodri, ma manda alto (71′). Nell’occasione però la Roma si infuria con gli ospiti, perchè il tutto parte dopo un’entrata ruvida su Abraham, non sanzionata da Jug e col Betis che di conseguenza ha giocato. Proprio Tammy un minuto dopo lascia il terreno di gioco, dentro Belotti. Spinazzola prova a dare un senso alla sua serata uggiosa e va via con una giocata, ma poi la mette troppo sul portiere e Bravo non ha problemi. Per l’ultimo quarto d’ora Pellegrini ne cambia tre tutti insieme: dentro Carvalho, Borja Iglesias e Moreno per Guardado, Willian Josè e Miranda. Mourinho risponde invece con El Shaarawy per Dybala e Camara per uno stremato Cristante. Zaniolo prova ad accendere l’Olimpico e rientra sul suo sinistro, ma poi il suo tiro viene neutralizzato da Bravo. La Roma prova a vincerla ed all’86’ Zalewski, uno dei migliori tra i capitolini, la mette bassa e tagliata in mezzo per Belotti, ma Bravo ancora una volta interviene e tiene a galla il Betis. Talmente a galla, che due minuti dopo la squadra di Pellegrini sbanca l’Olimpico: all’88’ Rodri va via sulla sinistra e la crossa in mezzo per Luiz Henrique, col brasiliano che svetta su Spinazzola e di testa infila ad incrociare il goal dell’1-2 finale. I minuti di recupero concessi da Jug sono quattro, ma di fatto la partita si chiude invece al 93′, quando su segnalazione del Var il direttore di gara va ad espellere Zaniolo per un evitabilissimo calcio a Pezzella con palla lontana. La Roma chiude dunque malissimo una serata storta. Per fortuna però di tempo per piangersi addosso ce ne sarà poco dalle parti di Trigoria, perchè domenica all’Olimpico arriva il Lecce, e lì non si può proprio sbagliare…