La Roma fa 2-2 a San Siro e riagguanta il Milan in extremis in una partita in cui sembrava invece soccombere meritatamente: i rossoneri giocano meglio e vanno infatti avanti nel primo tempo con Kalulu, per poi raddoppiare al 77′ con Pobega. Tutto sembra giocare in favore dei rossoneri, con la squadra di Mourinho completamente incapace di creare trame offensive di gioco. Poi però al goal del raddoppio rossonero qualcosa scatta finalmente nella testa dei capitolini, capaci nel finale di riagguantare la squadra di Pioli con due azioni da calci da fermo: prima Ibañez accorcia le distanze su angolo all’87’, poi Tammy Abraham completa l’incredibile rimonta con una giocata da rapace d’area in pieno recupero, al 93′. Alla fine è 2-2, la Roma esce da Milano con un punto insperato e che però al tempo stesso dà anche il senso della tenacia capitolina e dei limiti invece dei Campioni d’Italia. La gara di stasera è un po’ il manifesto della Roma 2023: volete il bel gioco? andate pure altrove. Se invece volete la sostanza dei risultati, allora innamoratevi pure di Mou…
Per la gara del Meazza Foti, ancora in panchina al posto dello Special One, schiera il 3-4-2-1 con Celik e Zalewski esterni di centrocampo, mentre in mezzo ci sono Pellegrini e Cristante. Davanti poi torna Abraham dal primo minuto, con Zaniolo e Dybala in appoggio. Per quanto riguarda invece i padroni di casa, Pioli disegna il suo 4-2-3-1 con Saelemaekers, Brahim Diaz e Leao a supporto di Giroud.
PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio di Massa il canovaccio della gara appare subito chiarissimo, col Diavolo che già al 3′ colleziona la prima potenziale palla-goal: Leao crossa dalla sinistra per Tonali, che di testa non inquadra però la porta. Il Milan impone da subito il suo giro-palla e spinge alla ricerca del vantaggio, con la Roma che sorniona glielo lascia tranquillamente fare, senza vergognarsi minimamente di difendere in 11 dietro la linea della palla. Al 14′ nuovo squillo dei padroni di casa, trascinati come sempre da Leao: il portoghese ci prova dalla sinistra, ma il compagno di nazionale Rui Patricio para con facilità. Trascorrono dieci minuti e la squadra di Pioli ci riprova, stavolta con una ripartenza bruciante del solito Leao, che fa fuori tutta la difesa, tranne Mancini, che all’ultimo riesce ad arginarlo in calcio d’angolo. La Roma intanto continua a lasciare tranquillamente l’iniziativa all’avversario. Va anche detto però che, nonostante il continuo ed ininterrotto possesso palla rossonero, gli unici lampi dei padroni di casa partono tutti sempre e solo dai piedi del numero 17, perchè per il resto la Roma non rischia sostanzialmente nulla in casa dei Campioni. Al 29′ poi prova ad accendersi anche Theo Hernandez, sempre su ripartenza: il francese serve Brahim Diaz, che calcia da fuori col destro, Rui Patricio respinge e la alza in calcio d’angolo. Dal corner però sbuca la testa di Kalulu, che si allunga in tuffo e la schiaccia sul 2° palo, Rui la tocca ma non riesce ad evitare il goal del vantaggio milanista alla mezz’ora. La Roma a questo punto prova a scuotersi e Dybala penetra in area, ma non riesce a tirare (34′). Nonostante il forcing del Milan non sembra scendere di livello, la Joya prova comunque a dare un senso alla serata giallorossa ed al 42′ serve palla a Zalewski, che calcia da fuori e manda però di poco fuori sul 2° palo. Lo stesso Dybala ci riprova poi personalmente un minuto dopo, ma il suo tentativo da fuori esce abbondantemente a lato. Il primo tempo si chiude dunque con il Milan meritatamente in vantaggio, nonostante il finale ”di cuore” della Roma, o per meglio dire di Dybala.
SECONDO TEMPO – Stessa trama anche nella ripresa, col Milan subito protagonista in avvio, ovviamente sempre con Leao: stavolta il portoghese riceve un bel lancio di Bennacer e poi però spara altissimo il suo sinistro. Non cambia lo spartito neanche in casa romanista, con Dybala che va via in area con un’azione individuale, ma all’ultimo la difesa rossonera lo chiude. Theo Hernandez intanto ci prova dalla distanza, Rui Patricio respinge, seppur con qualche apprensione. La pressione milanista porta poi Calabria al cross dalla fascia, Giroud ci mette la testa, ma Rui Patricio para ancora. La Roma a questo punto prova ad imbastire per 5 minuti il suo giro-palla, ma ad interrompere la novità arriva un destro di Brahim Diaz, pallone a lato. Al 65′ però nuovo guizzo romanista: Abraham va via di forza e la crossa dalla sinistra per Zaniolo in area, ma Kalulu ancora una volta è decisivo sul match, stavolta con una provvidenziale chiusura su Nick. Foti intanto ne cambia due: fuori Cristante ed un opaco Zaniolo, dentro Matic e Tahirovic. Pioli risponde allora con Pobega per gli ultimi 20 minuti, al posto di Brahim Diaz. Il Milan intanto protesta vibrantemente con Massa per un braccio in area di Ibañez, ma il direttore di gara lascia giocare ed anzi per calmare gli animi inizia ad ammonire un po’ random tra i giocatori di entrambe le squadre. Nel Milan entra poi anche Vranckx, ma l’ingresso giusto Pioli lo aveva già indovinato quattro minuti prima: l’ex Toro Pobega infatti si fa trovare prontissimo e in totale libertà sulla destra per raccogliere un bel suggerimento di Giroud in ripartenza, diagonale velenoso sul 2° palo ed il Diavolo fa 2-0 a 13′ dalla fine. La partita sembra ormai volgere mestamente al termine per i giallorossi ed invece, come recita il vecchio adagio, è proprio quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare: Foti inserisce El Shaarawy per Celik e proprio l’ex milanista porta in campo quella ”garra” di cui i romanisti avevano bisogno. La Roma inizia ora finalmente a spingere con convinzione verso la porta di Tatarusanu: Ibañez ci prova dalla trequarti ma non ha fortuna al tiro (80′), sei minuti dopo Tatarusanu è invece costretto ad uscire all’ultimo su Abraham. Pioli intanto ha già provato a giocare anche col cronometro, inserendo Gabbia e De Ketelaere per Saelemaekers e Giroud. Ma ormai la Roma ha iniziato, seppur assai tardivamente, a giocare, ed all’87’ ecco arrivare il primo risultato: su calcio d’angolo Ibañez batte tutti sul tempo e di testa infila Tatarusanu per il 2-1 che rimette in carreggiata la Roma e soprattutto le ridà nuova linfa. Per il tutto per tutto entra anche Belotti a dare man forte in avanti. Il quarto uomo intanto mostra il cartello dei 5 minuti di recupero. Al minuto 92 Pellegrini trova la testa di Abraham, ma il pallone esce abbondantemente fuori. Il fortino difensivo del Milan pero’ ormai ha vita brevissima: al 93′ la Roma usufruisce di un calcio di punizione dalla trequarti destra, Pellegrini pennella per la testa di Matic, che colpisce a centro area, Tatarusanu respinge come può ed Abraham come un falco è bravissimo nel fiondarsi sul pallone e nello scaraventarlo in rete al volo col destro. E’ il 2-2 finale. Festeggia la Roma, mentre il Milan giustamente si mangia le mani…