Finisce a reti bianche tra Roma e Bologna, con i giallorossi che si fanno raggiungere dalla Lazio e rallentano dunque nella corsa per i piazzamenti europei, certamente distratti dall’altra europa, quella da giocarsi giovedì prossimo in Conference, contro il Leicester. Ne è uscita alla fine una gara non trascendentale, spezzettata ed anche abbastanza lenta nel suo svolgimento, col direttore di gara Fabbri a dirigere (male) il tutto con saccente prosopopea. Insomma, decisamente non un bello spettacolo sotto tutti i punti di vista…
Contro il Bologna, con ben più di un occhio al Leicester, Mourinho per l’occasione schiera una formazione molto rimaneggiata, una sorta di Roma sperimentale imperniata sempre sul 3-4-2-1: davanti all’imprescindibile Rui Patricio la novità è rappresentata dalla scelta di Kumbulla, con Smalling fresco e riposato in panchina. Ma è a centrocampo che il tecnico di Setubal riserva le novità maggiori, con il ritorno di Maitland-Niles a destra e con El Shaarawy a sinistra, mentre in mezzo c’è l’accoppiata Cristante-Veretout. Riposano dunque sia Karsdorp che Zalewski, oltre ad Oliveira che è squalificato ed a Mkhitaryan infortunato. Ma non è finita, perchè in attacco restano in panchina anche Pellegrini ed Abraham, spazio dunque a Carles Perez ed a Felix sulla trequarti, con Zaniolo riferimento avanzato. Va invece sostanzialmente molto più sul sicuro il Bologna, con un 3-5-2 molto muscolare ed incentrato sul tandem d’attacco Arnautovic-Orsolini.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Fabbri e la cosa non è secondaria, perchè fin dalle primissime battute il direttore di gara fa di tutto per non passare inosservato: pessimo segnale per un arbitro… Già al primo minuto di gara infatti Carles Perez crossa e Medel interviene goffamente, toccando il pallone con un braccio in piena area di rigore, ma per Fabbri è tutto regolare, ed il Var colpevolmente non smentisce l’arbitro, tra le proteste romaniste. L’operato della ”giacchetta nera” prosegue poi su questa linea anche pochissimi minuti dopo, quando vengono ignorate due entrate molto ruvide da parte dei giocatori emiliani: tutto regolare per Fabbri… Al netto delle polemiche, la squadra di Mou prova allora ad organizzare le sue manovre, ma ignorare il signor Fabbri diventa difficile, perchè al 12′ Zaniolo serve Maitland-Niles e l’inglese viene toccato e finisce giù in area, ma il direttore di gara decide ancora una volta di sorvolare sull’episodio come se nulla fosse… Frustrata e bastonata, la Roma a questo punto si demoralizza un po’ ed allora prende coraggio il Bologna: al 17′ Rui Patricio è costretto ad uscire tempestivamente su Arnautovic per sventare la minaccia. Al 22′ ancora l’ex allievo di Mou viene servito in area e tira, ma Rui Patricio para ancora. La Roma inizia poi a giocare sul serio e comincia a fare incetta di calci d’angolo: su uno di questi, al 24′ Carles Perez fa partire un tiro da fuori area, ma Skorupski para a terra. Il forcing dei padroni di casa tuttavia sbatte puntualmente contro il muro difensivo alzato dai felsinei. Senza grandi sussulti si arriva così al 28′ con Maitland-Niles che scodella un bel pallone per Zaniolo in area, movimento a rientrare e tiro del numero 22, ma Skorupski respinge e sul tap-in (sbagliato…) di Felix c’è poi comunque una segnalazione di offside.
Per capire appieno il clima dell’Olimpico in relazione a Fabbri, basti dire che al 38′, al primo fallo fischiato su Felix dopo innumerevoli entrate ”ruvide” sul ghanese da parte dei muscolosi difensori rossoblù, lo stadio ha fatto partire un boato… Un minuto dopo invece le emozioni sono tutte per un bolide di Carles Perez, sventato con una grandissima respinta dall’ex romanista Skorupski. Il finale del tempo è invece tutto di marca rossoblù: al 42′ Kasius salta Carles Perez in area e crossa in mezzo per Orsolini, ma la difesa della Roma si rifugia in corner; un minuto dopo lo stesso Orsolini si presenta a tu per tu con Rui, ma il portoghese in uscita salva la Roma; infine, al duplice fischio ci prova Arnautovic da buona posizione, ma Rui Patricio para anche su di lui.
SECONDO TEMPO – La brutta serata di Fabbri continua anche in avvio di ripresa, con Afena-Gyan che sfugge via e finisce giù, strattonato da Bonifazi, che lo va anche a minacciare verbalmente: per Fabbri ovviamente è tutto regolare… Ad un certo punto la panchina della Roma non ce la fa più ed al 52′ l’unilateralmente rigoroso Fabbri estrae un rosso diretto ad un dirigente giallorosso, con Mourinho che ovviamente diventa anch’egli furioso. La partita, già non bellissima, scende ulteriormente di ritmo. L’unico che prova a giocare a pallone in questa fase è Arnautovic, che ci prova con un tiro da fuori, ma la palla si spegne a lato. Per dare nuova linfa ad una partita nata male fin dal principio, Josè Mourinho si gioca 4 cambi, tutti insieme: entrano Pellegrini, Abraham, Zalewski e Karsdorp, col Bologna che risponde inserendo Barrow e l’ex laziale De Silvestri. La partita si giova molto di questo restyling: al 65′ Dominguez ci prova con un tiro a giro, ma non inquadra la porta; due minuti dopo tocca invece alla Roma ruggire: su corner di Pellegrini, Kumbulla ci mette la testa e Skorupski compie un mezzo miracolo, respingendo d’istinto la botta del difensore. Ormai gli argini si sono rotti e le occasioni fioccano che è una bellezza: Pellegrini prova ad ispirare anche Zaniolo, ma Skorupski para ancora. La Roma spinge ora fortissimo alla ricerca del goal-vittoria ed all’81’ ci va anche molto vicina: bel movimento a tagliare di Abraham e diagonale sul 2° palo, sfera fuori di poco. De Leo inizia a questo punto a vedere le brutte, ed allora inserisce forze fresche: fuori Soriano e Bonifazi, dentro Aebischer e Theate. Quando mancano ormai 3 minuti al 90′ Zaniolo prova poi il suo sinistro al limite dell’area, ma viene murato dai difensori ospiti. Sull’altro fronte si accende invece Barrow: l’ex atalantino fa partire un bel traversone per De Silvestri, che gira a botta sicura, ma Rui Patricio risponde alla grandissima e salva la Roma dalla capitolazione. Nel tentativo di sbloccarla, per la Roma ci prova anche Shomurodov, entrato un quarto d’ora prima, ma il colpo di testa dell’ex Genoa non inquadra la porta. Si entra così negli ultimi 5′ di recupero e le due squadre confezionano una palla-goal per parte: al 93′ Pellegrini fa partire una legnata ed il pallone finisce alto di poco; un minuto dopo Barrow, in sospetto fuorigioco (ovviamente non ravvisato da Fabbri…), si presenta tutto solo e davanti a Rui Patricio colpisce una traversa clamorosa, che di fatto evita alla Roma una sconfitta che sarebbe stata a dir poco beffarda…