Finisce 2-2 il ritorno dell’Olimpico contro i norvegesi del Bodø/Glimt, dopo lo sconcertante 6-1 dell’andata in terra scandinava. Non è andata dunque esattamente come i tifosi romanisti si aspettavano: la ”vendetta, tremenda vendetta” è rimasta dunque solo nei propositi dei giallorossi, ma poi il campo ha detto ben altro, con i gialloneri ospiti per ben due volte in vantaggio grazie ai goal dei ”soliti” Solbakken e Botheim e con i ragazzi di Mourinho che in entrambe le occasioni si sono però rimboccati le maniche ed alla fine hanno almeno evitato la seconda beffa, col pareggio a 6 minuti dal 90′ di Ibañez, dopo il primo momentaneo pari di El Shaarawy. Il pari finale, se non salva la dignità, dà almeno una mano alla classifica della Roma in questa Conference League: la squadra capitolina resta infatti al secondo posto del girone, ad un punto dal Bodø e con una sola lunghezza di vantaggio però sullo Zorya, vittorioso sul CSKA. Il discorso qualificazione è dunque ampiamente alla portata dei giallorossi, ma la vera svolta sarebbe arrivare primi nel girone, in modo tale da evitare il fastidioso turno in più, nello spareggio contro una delle terze in arrivo dall’Europa League.
Per la gara dell’Olimpico Mourinho tiene a riposo i soli Pellegrini e Viña, mentre per il resto si punta sui migliori, sperando di invertire marcia dopo la figuraccia dell’andata: in difesa c’è dunque la novità di Cristante in versione-Fonseca, da stopper accanto a Mancini, mentre Ibañez scala sulla fascia sinistra. In mediana di conseguenza si fa spazio per Darboe, mentre sulla trequarti Mkhitaryan si piazza al centro, con Zaniolo ed El Shaarawy ai lati, dietro ad Abraham. Non cambia invece praticamente nulla invece Knutsen, che manda in campo il suo collaudatissimo 4-3-3 con davanti Solbakken, Botheim e Pellegrino.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Papapetrou ed al 2° giro di lancette la Roma prova già a mostrare i denti: Veretout serve in profondità Zaniolo, ma esce prontamente Haikin e fa suo il pallone. Il Bodø/Glimt però ormai a Roma si è fatto un certo nome e di conseguenza non è venuto a fare scampagnate: al 4′ Pellegrino va sul fondo e la mette in mezzo e Rui Patricio interviene due volte su Botheim, ma il tutto viene reso vano perchè il pallone a giudizio dell’arbitro aveva già varcato la linea di fondo. Al 13′ poi ancora Bodø, Bjørkan entra e serve Fet, il cui tiro viene murato in angolo. La Roma prova poi ad accendersi con una sventagliata di Cristante, bravo ad innescare Zaniolo, che a sua volta serve El Shaarawy, ma il tiro del Faraone sbatte contro l’attento muro difensivo norvegese. Ci prova allora anche Abraham a mettersi in luce, l’attaccante si procura da solo l’occasione ed è bravo nello stretto a calciare, ma il suo sinistro termina a lato. Zaniolo sembra abbastanza ispirato quest’oggi ed al 24′ serve un bel pallone ad El Shaarawy, ma Sampsted si rifugia in angolo e tiene a galla i suoi. Dal corner Veretout cerca ancora il Faraone, che ha il piede caldo, ma il suo tiro esce fuori di poco, complice anche una decisiva deviazione di Konradsen. Lì dove poi non arrivano i difensori norvegesi, c’è sempre attentissimo Haikin pronto a chiudere. Veretout prova anche la giocata individuale, ma la palla è fuori (35′). Il francese prova poi a suggerire anche per Zaniolo, ma la difesa fa buona guardia su di lui, così come anche sulla ribattuta di Abraham. La Roma spinge ora convintamente alla ricerca del goal dell’1-0: al 43′ El Shaarawy entra in area sulla sinistra ed il solito Haikin lo chiude, tenendo in partita il Bodø. Si entra così nei 3 minuti di recupero concessi dall’arbitro e per la Roma arriva però una doccia freddissima: al minuto 46 Hagen serve Solbakken e l’attaccante, di prima intenzione, brucia sul tempo tutti e firma un gran goal. La conseguenza è che i giocatori vanno negli spogliatoi tra i fischi dell’Olimpico
SECONDO TEMPO – Mou non ci sta ad un’altra figuraccia europea ed inizia la ripresa con i redivivi Villar e Carles Perez, per la serie: ”voi m’avete inguaiato e voi ora me la risolvete…”. Fuori dunque un apatico Mkhitaryan ed un Darboe stranamente impreciso. La seconda frazione di gioco si apre con le proteste della Roma per un braccio più che sospetto di Moe in area di rigore su un cross di Abraham, per l’arbitro non c’è nulla. Poi iniziano a giocare gli ultimi arrivati: Villar salta un uomo e punta l’area, prima di scaricare su Carles Perez, che all’ultimo viene chiuso dalla difesa. La nuova vivacità fa bene ai giallorossi, che al 54′ pareggiano: Zaniolo serve uno splendido pallone nello spazio a El Shaarawy, che è poi bravissimo a rientrare alla sua maniera sul destro ed a calciare in modo imparabile sul 2° palo per l’1-1. La Roma a questo punto cresce in sicurezza ed inizia anche a sciorinare un buon calcio. Ma il calcio. si sa, ha ben poco di meritocratico, e così al 65′ da una possibile palla goal per i giallorossi nasce invece l’azione del raddoppio del Bodø/Glimt: El Shaarawy prova a ricambiare il favore a Zaniolo e gli serve un bel pallone in verticale, ma Nicolò è in controtempo e scivola, peccato però che sull’immediata ripartenza la squadra di Knutsen fa 1-2 con Botheim che di testa infila alle spalle di Rui Patricio, in mezzo ad una difesa della Roma totalmente svagata. Mourinho mastica amaro e corre subito ai ripari, dentro Shomurodov per Zaniolo e l’uzbeko entra subito nel vivo dell’azione, ma si fa anticipare all’ultimo da Lode. Tenta la botta anche Veretout, ma il pallone termina alto, quando mancano ormai 20 minuti alla fine. Non va meglio neanche a Villar, entrato stavolta con la determinazione giusta, ma in zona-tiro il discorso cambia ed il suo tiro sbilenco si spegne a lato. La Roma a questo punto comincia a fare incetta di angoli ed a chiudere il Bodø dentro la propria area: al 75′ proprio su corner la squadra di Mou va vicina al nuovo pari, ma Mancini colpisce il palo da posizione ravvicinata, mentre Cristante da due passi anche lui non inquadra la porta. Shomurodov invece la porta la prende su colpo di testa, ma Haikin para senza troppo penare. Per gli ultimi 10 minuti Mourinho inserisce anche il redivivo Borja Mayoral e lo spagnolo appena entrato serve un bel cross basso per Shomurodov, ma la difesa norvegese si salva ancora in corner. Sale intanto sempre di più il forcing della Roma, che se non può riscattare appieno l’1-6 di due settimane fa, deve almeno tentare di salvare il salvabile. E così all’83’ Mancini serve El Shaarawy, che calcia al volo sul 2° palo, ma Haikin ci mette del suo e con un bel tuffo si salva in angolo, deviando quel tanto che basta per salvare i suoi. Ma ormai il furore romanista è inarrestabile ed un minuto dopo il goal del meritato pari arriva: Borja Mayoral crossa per la testa di Ibañez, che la butta dentro, Haikin respinge anche questa, ma il salvataggio del portiere è tardivo, il pallone ha infatti già ampiamente superato la fatidica linea di porta, per il 2-2 giallorosso a 6 minuti dalla fine. A questo punto la squadra di Mourinho spinge ancora di più sull’acceleratore e Cristante di testa manda alto ai -4 dal fischio finale. Il Bodø/Glimt alza le barricate con gli ingressi di Vetlesen e Mugisha, mentre nella Roma per il tutto per tutto entra anche Zalewski. Ma ormai non c’è più tempo ed i 4 minuti finali di recupero non cambiano la sostanza delle cose. La Roma esce dunque con un solo punto su sei dal doppio confronto col Bodø, la fortuna di Mourinho è che ora il calendario è in discesa, con Zorya e CSKA Sofia, che al confronto coi norvegesi sembrano calcio da oratorio… Ora però l’attenzione va al Venezia: se la Roma pensa di andare al Penzo con la pipa in bocca, si sbaglia di grosso…