Vittoria soffertissima dellla Roma sul Como: La squadra di Ranieri è riuscita a spuntarla in rimonta per 2-1 sui lariani, grazie ai goal dei subentrati Saelemaekers e Dovbyk, che nella ripresa hanno rimesso a posto le cose dopo lo svantaggio a fine primo tempo a firma di Da Cunha. Al di là del punteggio finale, che premia i capitolini e che li fa continuare nella lunga striscia di risultati positivi, va pero’ anche detto che i giallorossi sono stati messi costantemente sotto sul piano del gioco dall’ottimo Como di Fabregas: i lombardi hanno dato una sonora lezione di calcio alla Roma, in grandissima difficoltà per tutto il primo tempo ed anche per larghi tratti della ripresa, nonostante la superiorità numerica per l’espulsione di Kempf. Inoltre la Roma è stata anche aiutata da un po’ di fortuna nel raggiugimento della vittoria finale, con la deviazione decisiva di Goldaniga in occasione del pari e col palo clamoroso di Vojvoda a due minuti dalla fine. Insomma, per una volta gli episodi hanno sorriso ai capitolini, che tuttavia giovedì dovranno rimboccarsi in fretta le maniche contro il temibilissimo Athletic di Bilbao…
Per la gara dell’Olimpico Ranieri cambia alcune pedine del suo scacchiere tattico: in difesa rimane ancora fuori Hummels, mentre sulla fascia destra di centrocampo c’è Soulè. Davanti poi ci sono Pellegrini e Dybala in appoggio a Shomurodov. Per quanto riguarda invece il Como, Fabregas attraverso il suo vice Guindos schiera i suoi col 4-3-3, con davanti Strefezza a destra, Paz falso nove e Diao a sinistra.
PRIMO TEMPO – Pairetto apre le danze e dopo soli 32 secondi dal via la Roma ha già una mezza occasione con Pellegrini che viene servito in area da Shomurodov, ma il capitano giallorosso inciampa dopo l’uscita di Butez e l’occasione sfuma. Il Como non è pero’ venuto in gita turistica nella Capitale, così dal 5° minuto la squadra di Fabregas inizia a prendere le redini del centrocampo e del gioco, mostrando una sfrontatezza ed una consapevolezza dei propri mezzi che non è da tutti, tantomeno se si parla di neopromosse: al 9′ arriva anche il primo corner della gara, ed è, ça va sans dire, per il Como, dopo un’incursione in area di Diao. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina poi Da Cunha la crossa dalla destra e Kempf di testa anticipa l’uscita di Svilar, ma spreca alto. La Roma torna invece a farsi vedere al 13′ con un’affondo di Dybala, l’argentino finisce giù in area, ma per Pairetto non c’è nulla. I lariani tuttavia non si scompongono e riprendono a tessere trame articolare di gioco, attuando anche un pressing a tutto campo che mette in grande difficoltà i giallorossi. Al 22′ Smolcic conclude una lunga azione corale di squadra con una conclusione dalla distanza, pallone abbondantemente a lato. La Roma invece fatica tremendamente ad entrare in possesso del pallone e ad interrompere il monologo dei biancoblù. Alla mezz’ora poi finalmente un piccolo sussulto d’orgoglio: Soulè serve a centro area Dybala, ma il sinistro della Joya è debole e centrale, facilissimo per Butez. Il portiere dei lariani poi due minuti dopo esce ad anticipare Shomurodov, cercato con una verticalizzazione improvvisa da Pellegrini. Sono gli unici tentativi di lampi della Roma in tutto il primo tempo, perchè per il resto c’è solo la squadra di Cesc, assolutamente dominante a centrocampo e brava nel palleggio. Al 39′ Perrone penetra in area ma poi alla fine si perde. Al 44′ invece il Como è letteralmente letale: lo stesso Perrone serve un grandissimo pallone filtrante in profonsità a Da Cunha, che sulla corsa prende d’infilata Mancini e poi calcia a rete per il vantaggio lariano. La Roma è in completo stordimento ed in pieno recupero Diao dentro l’area perde l’attimo per il raddoppio, poi sull’immediato ribaltamento di fronte Butez è bravo in uscita ad anticipare Dybala. Il primo tempo si chiude dunque col Como meritatamente avanti e forte anche del 58% di possesso palla.
SECONDO TEMPO – Ranieri non ci sta a fare la figura del babbeo e così si gioca la ripresa subito con Dovbyk ed El Shaarawy al posto di Shomurodov e Pellegrini, col Faraone che va sull’esterno e Soulè che avanza in attacco. La seconda frazione inizia sullo stesso tono dei primi 45′, con Diao che mette un pallone velenosissimo in area, ma la Roma se ne esce a testa alta con El Shaarawy, bravo a ribaltare l’azione, salvo poi venire chiuso da Smolcic. Ora la partita è pero’ molto più veloce ed aperta ad ogni sviluppo, col gioco che procede per ”sciaguattoni”, tanto per citare una celebre espressione spallettiana. Per riassestare allora il ritmo Fabregas si gioca un doppio cambio: dentro Cutrone e Vojvoda per Caqueret e Smolcic. E proprio l’ex Milan si fa vedere subito in area al tiro, ma Svilar para senza troppi problemi. Cambia allora anche Ranieri, inserendo Saelemaekers e Cristante per Soulè e Konè. E proprio Alexis diventa subito decisivo: l’esterno belga riceve da Çelik e calcia in porta, trovando la fortunata deviazione di Goldaniga che, nel tentativo di ostacolare Saelemaekers, finisce invece per spiazzare Butez, col pallone che sbatte sulla parte bassa della traversa e si infila in rete per l’1-1 al 61′. La partita svolta poi definitivamente in favore dei giallorossi due minuti dopo, quando Dybala costringe al secondo giallo Kempf e Pairetto decreta così la superiorità numerica dellaa Roma. A questo punto il Como prova ad abbassare il ritmo, nel tentativo di sbollire la voglia di rimonta della Roma. Gli ospiti tuttavia anche in dieci non smettono di cercare l’affondo offensivo, così al 69′ Cutrone manda in goal Diao per quello che sembra essere il nuovo vantaggio comasco, ma il tutto viene annullato da Pairetto per l’offside di partenza dello stesso Cutrone. La Roma tra l’altro protesta col direttore di gara per uno scontro aereo tra Çelik e Valle Gomez non sanzionato dallo stesso. I due giocatori restano tuttavia doloranti, così i due allenatori li tolgono, dentro Rensch per la Roma e Moreno Perez per il Como, con Fabregas che avvicenda anche Diao con Fadera. Ora la Roma spinge forte alla ricerca del 2-1 ed al 76′ il goal del sorpasso arriva: Cristante lancia in profondità sulla destra Rensch e l’olandese al primo pallone toccato la colpisce al volo col destro, indirizzandola a centro area per Dovbyk, bravo anch’egli da vero bomber d’area ad infilarla col sinistro in rete. La rimonta è completata, ma il Como non demorde e continua ad attaccare anche negli ultimi 10′ prima con Fadera e Cutrone e poi anche con il neoentrato Ikonè. La voglia di pareggio degli ospiti si arrende all’88’, quando Vojvoda colpisce un palo clamoroso a portiere battuto e quando sulla pronta ribattuta di Cutrone Svilar respinge la minaccia. Nel finale la Roma capisce che per non correre altri rischi è meglio tenere il baricentro alto, così El Shaarawy prima e Dovbyk poi cercano entrambi la porta di Butez, ma senza incrementare il bottino. La partita finisce con un’uscita di Svilar su un cross di Ikonè e con l’esultanza liberatoria dell’Olimpico giallorosso al triplice fischio di Pairetto: il Como è stato reso inoffensivo, ora sotto coi baschi…