La Roma si smarrisce nel finale e incassa una pesante sconfitta a Como per 2-0, con le reti negli ultimi minuti di recupero di Gabrielloni e Paz. Si fa ora più critica la situazione in classifica per i giallorossi, con la squadra di Ranieri che è a soli 2 punti dal terzultimo posto del Cagliari. La cosa buona per i capitolini è che in settimana si tornerà subito in campo per la Coppa Italia, la cosa brutta invece è che, al di là degli allenatori, questa squadra dimostra di avere grosse lacune in termini di carattere e di tenuta mentale, aspetti su cui Ranieri sarà chiamato a lavorare da qui in avanti.

Per la gara del Sinigaglia Ranieri conferma il suo 3-4-2-1, ma attua un po’ di turnover: in difesa ci sono Çelik, Hermoso e N’Dicka, con Hummels fuori all’ultimo momento, mentre sulle fasce ci sono Abdulhamid ed Angeliño, con la coppia francese Konè-Le Fèe in mezzo. Davanti poi conferma per Saelemaekers ed El Shaarawy a supporto di Dybala, con Dovbyk ancora in panchina. Sull’altro fronte Fabregas schiera i suoi col 4-2-3-1, con Strefezza, Paz e Fadera alle spalle dell’ex Belotti.

PRIMO TEMPO – Rapuano apre il match ed è la Roma a bussare per prima al 5′: Hermoso si fa vedere di testa su angolo ed il Como si rifugia nuovamente in corner. Sul nuovo cross dalla bandierina poi Reina smanaccia e Saelemaekers ci prova al volo col destro, ma la palla esce di pochissimo a lato. Al quarto d’ora nuova discesa della Roma con Angeliño che va al cross e Da Cunha per poco non fa autorete, nel tentativo di liberare l’area. Ma non è finita qui perchè, dal corner che ne nasce, è Çelik a calciare la volo, ma la palla è alta. Al 19′ esce invece il Como e lo fa su calcio piazzato: Paz calcia una punizione e colpisce la traversa alta. La squadra di Fabregas prende allora coraggio e Strefezza in azione di contropiede calcia alto col destro (21′). Trascorrono appena due minuti ed è Svilar a rischiare molto in uscita, ma alla fine la Roma si salva. Dybala intanto inizia ad accusare un problema fisico, ma stringe i denti e resiste. La Roma intorno alla mezz’ora inizia col suo palleggio a cercare di mettere in difficoltà le attente linee difensive del Como. Ed al 28′ il pertugio si trova anche, con Konè che infila il rete alle spalle di Reina, anche se il tutto viene reso vano dal fuorigioco di partenza di El Shaarawy. Per non correre altri rischi, nell’ultimo quarto d’ora sono i lariani a far girare il pallone, tanto che la Roma per arrivare al tiro si deve affidare allo scadere ad una punizione di Dybala, parata facile da Reina. Sull’immediato ribaltamento dell’azione poi è Paz a calciare, con Svilar che para a terra. Si va così negli spogliatoi sullo 0-0 di partenza.

SECONDO TEMPO – Ranieri, per dare più peso davanti, si gioca subito un cambio e lascia fuori El Shaarawy, dentro Dovbyk. Paradossalmente pero’ è invece il Como ad andare all’attacco ad inizio ripresa: Da Cunha ci prova col suo sinistro e Svilar vola, salvandosi in calcio d’angolo (48′); quindi è Paz due minuti dopo a girarsi in area, Svilar para ancora, stavolta con facilità. L’intervento più difficile il portiere belga deve invece compierlo al 56′ sul sinistro di Fadera sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Svilar con un volo plastico si salva in corner. Dalla bandierina poi Engelhardt ci prova addirittura col tacco e la palla è fuori. La Roma soffre la spinta di squadra del Como e non riesce a rispondere colpo su colpo, anzi: fatica proprio ad uscire dalla propria metà campo. Fadera ci prova dalla distanza anche allo scoccare dell’ora di gioco e la palla è a lato. Ranieri prova a cambiare e ne inserisce tre: dentro Pellegrini, Pisilli e Mancini per Saelemaekers, Le Fèe ed Abdulhamid. Fabregas allora risponde con Cutrone e Sergi Roberto al posto di Belotti ed Engelhardt. Al 66′ proprio il neoentrato Cutrone la gira di testa su un cross di Van Der Brempt ed il pallone esce di pochissimo fuori sul 2° palo. Il Como ora attacca con tutti i suoi effettivi, la squadra lariana sente che l’impresa è possibile e Goldaniga ci prova dalla distanza, ma Svilar vola e la alza in angolo (67′). Il belga quindi è chiamato a salvare la propria porta anche su una punizione dal limite di Paz (73′). La Roma, completamente assente da quando è riuscita dagli spogliatoi, torna invece sporadicamente e anche ”soprendentemente” a farsi vedere ad un quarto d’ora dalla fine con Dybala, che ci prova col suo sinistro da buona posizione, ma sbaglia miseramente e calcia fuori sul palo più lontano. Ranieri a questo punto leva anche la Joya, dentro Soulè. Fabregas anche qui risponde con un doppio cambio, con Strefezza e Da Cunha che lasciano il loro posto a Gabrielloni e Ben Kone. La cosa paradossale di questi cambi è che le mosse di Fabregas  risulteranno molto più incisive di quelle del più quotato collega… All’80’ intanto pero’ la Roma prova a pungere sull’asse Pellegrini-Mancini, ma si alza la bandierina del fuorigioco. Si entra così negli ultimi 10′ di un match che potrebbe ancora dire tutto e il suo contrario. Ben Kone prova intanto il suo sinistro da fuori, ma manca la mira. All’83’ invece il Como va davvero vicinissimo al vantaggio: Paz calcia dalla trequarti e manda di pochissimo fuori sul 2° palo. Sono brividi per la Roma, ma sono anche adrenalina pura per i lariani, che infatti cingono ancora più d’assedio la metà campo romanista, alla ricerca del goal storico. Si entra ormai negli ultimi 4 minuti di recupero col Como a spingere e con la Roma incapace di reagire ed al 93′ succede quello che a un certo punto sembra quasi inevitabile: Cutrone dalla sinistra serve un bell’assist a Gabrielloni, che anticipa N’Dicka e infila alle spalle di Svilar l’1-0 che fa esplodere il Sinigaglia. Lo stadio a questo punto diventa una bolgia, con la Roma che si sveglia assai tardivamente alla ricerca del pari, mentre il Como non ha nessuna intenzione di vedersi annullata la festa. Si gioca di fatto fino al 97′, senza tuttavia che la squadra di Ranieri riesca a creare nulla negli ultimi 20 metri ed anzi, nell’ultima azione della partita, a recupero già esaurito, la Roma ha una rimessa laterale in zona d’attacco, ma pensa bene di batterla all’indietro, perdendo palla ed innescando così il contropiede in campo aperto del Como: Gabrielloni se ne va in totale solitudine e poi, davanti a Svilar, manda al tiro Paz per il 2-0 finale che umilia la Roma. Meritatamente…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.