La Roma batte 2-0 la Fiorentina grazie ad una bella doppietta di Dybala e, così facendo, tiene il ritmo delle prime della classe, con la Roma che accorcia anche il divario in classifica rispetto a Milan e Juve. Ancora una volta protagonista indiscusso Paulo Dybala, in arte la Joya: dopo aver portato la Roma ai quarti di Coppa Italia in settimana, l’ex rosanero continua a dare soddisfazioni a Mou ed ai compagni: stavolta la Joya ha segnato un goal per tempo, portando finalmente in dote ai giallorossi quell’esplosività offensiva che mancava.
Per la gara dell’Olimpico Mourinho deve fare a meno di Ibañez in difesa e di Zaniolo in attacco: nessun problema per lo Special One, con Kumbulla dietro e proprio Dybala che torna titolare dal primo minuto davanti, insieme ad Abraham. A centrocampo c’è poi la conferma di Bove, con Pellegrini a guidare le operazioni e con Cristante che la spunta su Matic. Nella Fiorentina Italiano se la gioca invece con un propositivo 4-2-3-1, con Ikonè, Bonaventura e e Kouamè sulla trequarti, a supporto di Jovic.
PRIMO TEMPO – Il direttore di gara Giua apre le danze e la partita si sviluppa fin da subito su un piano di grande equilibrio a centrocampo. Al 14′ Zalewski prova a rompere gli indugi, entra in area dalla sinistra e calcia col destro, Terracciano respinge coi pugni. Zalewski però non demorde ed al 20′ serve un bel cross in area per Celik, il turco avrebbe la possibilità anche di tirare, ma ahilui è partito già mentalmente con l’idea di giocarla all’indietro per Abraham, peccato però che le sue intenzioni siano così palesi da favorire il recupero dei difensori viola, in anticipo su Tammy. Prova poi a farsi vedere al tiro anche la squadra di Italiano: Amrabat tenta la botta da fuori area, Rui Patricio para in due tempi (22′). Col trascorrere dei minuti i toscani salgono sempre di più col loro pressing, costringendo la Roma sempre più sulla difensiva. Al 24′ però arriva la prima svolta della gara: Dodo’, già ammonito, entra con irruenza sullo sgusciante Zalewski e Giua è costretto a cacciarlo anzitempo dal campo per somma di gialli. Roma dunque in superiorità numerica con più di 65 minuti da giocare. I giallorossi provano a farsi pericolosi su palla inattiva, ma Smalling calcia abbondantemente alto sugli sviluppi di una punizione di Dybala. Alla mezzora Italiano inizia a mettere mano alla sua squadra: fuori Duncan e dentro Venuti. In campo intanto l’equilibrio tattico resiste, nonostante il mismatch numerico in favore della Roma: ecco allora per la Fiorentina al 32′ una bella giocata individuale di Ikonè in contropiede, col francese che va via in verticale e punta con decisione la porta, ma all’ultimo Kumbulla lo chiude in angolo; trascorrono appena tre minuti ed è invece la Roma ad avere una palla-goal, Cristante con un bel lancio pesca Pellegrini, il cui sinistro al volo non trova la porta. Al 40′ scatta l’operazione-goal in casa romanista, con Abraham e Dybala che vengono visti confabulare: neanche il tempo di capirci qualcosa che Celik lancia in profondità proprio per Abraham e Tammy con la spalla la gira all’indietro per l’accorrente Dybala, gran sinistro al volo della Joya e palla nel sacco alle spalle di Terracciano, con la partecipazione involontaria di Milenkovic, che prova a frapporsi sul tiro di Paulo: 1-0 per la Roma e gara dunque in discesa per la squadra di Mou. Si può dire che il piano orchestrato da Tammy e Paulo ha funzionato alla perfezione… Si va dunque all’intervallo con i giallorossi avanti di una rete e con un uomo in più, anzi due, visto che Paulo Dybala indossa la casacca capitolina.
SECONDO TEMPO – Italiano prova a giocarsela fino in fondo, ed allora al nuovo pronti-via ecco altri due cambi: escono Jovic ed Ikonè, dentro Barak e Gonzalez. Non cambia invece la Roma, a cui il canovaccio tattico del match va benissimo così: la squadra di Mou è ben contenta infatti di poter lasciare l’iniziativa all’avversario, per poi andare a colpire mortalmente appena i viola abbassano poco poco la guardia. La partenza dei toscani comunque è buona: su corner degli ospiti un generoso Abraham in copertura difensiva anticipa anche Rui Patricio e per poco non combina una frittata, ma il pallone sfila sul fondo. Dal nuovo corner che ne nasce poi Milenkovic ci mette la testa, ma la palla finisce alta. Per non correre ulteriori rischi la Roma prova allora a chiudere la gara al 50′: Dybala ruba palla sulla trequarti e manda in porta Celik, ma il suo tiro viene sventato da un attento Terracciano. Al terzino ex Lille va però decisamente peggio quattro minuti dopo, quando con un suo disimpegno errato rischia di rovinare tutto, innescando il contropiede viola, ma Gonzalez non sfrutta a dovere l’occasione e non trova di meglio che servire Bonaventura, murato poi dalla difesa giallorossa. Lo stesso Gonzalez, forse innervosito dall’occasione vanificata, innesca poi un piccolo parapiglia anche con Kumbulla e Giua si vede costretto ad ammonire entrambi. La Fiorentina intanto cerca col suo giro-palla di stanare l’avversaria, ma la Roma è fin troppo sorniona e non cade nel tranello, anzi: gioca proprio al gatto col topo, attirando nella propria attenta rete difensiva la squadra di Italiano, per poi ripartire mortalmente con rapidi capovolgimenti. Al 61′ proprio i capitolini vanno vicinissimi al raddoppio con Abraham, che si ritrova incredibilmente solo davanti a Terracciano, ma Tammy inciampa proprio sul più bello e quando poi riesce a tirare ormai Terracciano è pronto a salvarsi in angolo. Al 66′ scatta poi l’ora dei cambi romanisti: fuori un acciaccato Zalewski ed un generosissimo Bove, dentro Spinazzola e Matic. Con la Fiorentina a cercare uno sterile possesso palla e con la Roma saldamente in controllo, lo Special One poi si permette di togliere anche Pellegrini, dentro Tahirovic. I minuti intanto scorrono senza che la Roma rischi assolutamente nulla dietro, nonostante il pallone continui a transitare spesso sui piedi dei viola. Sul piano delle occasioni è invece la Roma a darsi più da fare: ai -9 su calcio d’angolo Dybala trova la testa di Kumbulla, ma il pallone finisce alto. E’ però il preludio al raddoppio della Roma, che chiude definitivamente una gara mai realmente in discussione: all’82’ Cristante lancia da centrocampo in profondità per Abraham, che scappa via, cross perfetto al centro per Dybala e 2-0 della Joya. Tutto molto semplice, tutto molto bello: il calcio non per forza deve avere strane alchimie tattiche per risultare efficace, e Mou questo lo sa meglio di chiunque altro. Sotto di due reti, Italiano negli ultimi minuti si affida alla classe di Castrovilli, mentre nella Roma la coppia Dybala-Abraham ha già fatto ampiamente il suo dovere: ecco allora che Solbakken può fare il suo debutto, con l’ex Bodø Glimt che va a fare reparto in attacco con Belotti. La partita ormai non ha più niente da dire, la Roma allora abbassa la guardia e per la Fiorentina arrivano proprio in extremis le sue occasioni migliori: al 90′ su angolo di Biraghi Milenkovic ci mette la testa e Celik con la testa la sfiora e la mette in angolo. Dal nuovo tiro dalla bandierina poi sbuca Kouamè, ma Rui Patricio respinge e salva la propria imbattibilità.