La Roma interrompe bruscamente la sua striscia positiva di sole vittorie dall’inizio della stagione ed alla settima gara incappa invece nella sua prima sconfitta in campionato, a Verona per 3-2. E’ stata una partita strana quella del Bentegodi, con una Roma che nel primo tempo si è mostrata padrona dei propri mezzi e capace di arrivare all’intervallo in vantaggio, grazie ad un goal-capolavoro di Pellegrini su colpo di tacco. Poi però nella ripresa la musica è cambiata: l’Hellas si è infatti gettata con coraggio all’attacco e nell’arco di 5 minuti tra il 49′ ed il 54′ è riuscita a ribaltare completamente la situazione, grazie alle reti di Barak e Caprari. La squadra di Mourinho, punta nell’orgoglio, ha poi rialzato la testa col momentaneo pari, frutto di un’autorete di Ilic al 58′, ma il nuovo equilibrio è durato solo altri 5 minuti, prima del goal-vittoria dell’ex laziale (e biancoceleste di fede) Faraoni, che regala i primi punti al Verona e condanna al contempo la Roma al primo k.o. dell’anno.
Per la gara del Bentegodi Mourinho si riaffida ai suoi titolari, con la conferma però a sinistra di Calafiori, date le condizioni fisiche non al meglio di Viña. Sulla trequarti poi l’altro acciaccato di giornata è Mkhitaryan, ed allora ecco che Mou prende la palla al balzo, per sperimentare anche la coesistenza tra Abraham e Shomurodov, con l’uzbeko spostato a sinistra sulla trequarti, a fare reparto insieme a Pellegrini e Zaniolo. Per quanto riguarda invece i padroni di casa, il neo tecnico Igor Tudor se la gioca col 3-4-2-1, con Barak e Caprari ad appoggiare in avanti il ”Cholito” Simeone.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Maresca ed è il Verona a prendere subito l’iniziativa: Lazovic chiama subito all’intervento Rui Patricio, ma il tutto viene vanificato da una segnalazione di offside. Al 6′ però si fa sul serio: Simeone, spalle alla porta, si gira e calcia in diagonale e la palla esce di poco. La risposta giallorossa arriva al 16′ su calcio da fermo, con Pellegrini che pennella per la testa di Cristante ed il pallone sbatte sulla parte alta della traversa, graziando il Verona. La squadra veneta si dimostra molto aggressiva sul piano fisico, tanto che nei primi 20 minuti di gioco Mou rischia già di perdere per infortunio sia Veretout, che Abraham, ma entrambi restano stoicamente in campo, seppure malconci. Poi intorno al 25′ inizia a giocare anche la Roma: i capitolini fanno salire di tono il loro giro-palla e la gara si accende definitivamente. Al 28′ un errore in disimpegno di Karsdorp rischia però di costare carissimo ai giallorossi, ma Lazovic calcia fuori, graziando la Roma. Lo stesso difensore olandese della Roma si fa tuttavia perdonare appena 6 minuti dopo, quando serve un cross al bacio per Pellegrini, che è poi bravissimo nell’inserimento e nel tacco al volo che vale uno splendido 0-1, all’angolino della porta difesa da Montipò. Saranno state le parole ad inizio anno di Josè, sarà il senso di responsabilità che gli trasmette la fascia al braccio, fatto sta che Lorenzo Pellegrini ci sta ormai abituando a vedere da lui solo goal belli… Sulle ali dell’entusiasmo, a 6 minuti dalla fine del tempo Zaniolo cerca anche il goal del raddoppio con un bel tiro dal limite dell’area, ma il destino vuole che sulla sua traiettoria ci finisca dritto, dritto anche Tammy Abraham: conclusione, l’attaccante finisce per fare da ”muro”, neutralizzando di fatto la potenziale occasione da goal del compagno. Sotto una potente pioggia che sfocia in grandine si conclude così il primo tempo.
SECONDO TEMPO – Tudor si gioca la ripresa con Magnani al posto di Ceccherini. La seconda frazione vede da subito un Verona molto più sfrontato, a fronte di una Roma che invece si illude di poter speculare sul vantaggio di misura conquistato nei primi 45′. L’illusione tuttavia ha vita brevissima: al 49′ l’ex Caprari crossa dalla sinistra, Mancini interviene in maniera goffa, costringendo Rui Patricio ad una difficile ed imprevista respinta ravvicinata e Barak è appostato proprio lì, pronto a ribadire in rete il cortese regalo capitolino. A questo punto la Roma prova a reagire con un’azione personale di Pellegrini, ma la difesa gialloblù fa muro e si rifugia in angolo. Chi invece proprio non sa cosa sia un muro è la difesa giallorossa: Caprari fa quello che vuole dentro l’area avversaria e calcia poi all’angolino per il 2-1 dell’Hellas al 54′. La squadra di Mourinho non ci sta però a rinunciare così facilmente alla sua settima vittoria consecutiva e così, in azione di rimessa, 4 minuti dopo trova già il nuovo pari: ancora una volta protagonista Pellegrini, bravo nel cercare al centro dell’area Abraham e fortunato nel trovare invece la fortuita deviazione di Ilic, per la più classica delle autoreti. Sul 2-2 però a questo punto è il Verona che non ci sta: la squadra di Tudor sente infatti che questa può essere per lei la gara della ripartenza e non vuole sprecare l’opportunità. Ed allora ecco che al 63′ Simeone serve al limite Faraoni e l’esterno ex Inter trova il proverbiale ”tiro della domenica” e con un’autentica bordata fissa il punteggio sul 3-2 finale. A questo punto i due tecnici cercano in panchina energie fresche per un’ultima mezz’ora che si preannuncia rovente: nella Roma entrano Carles Perez, Mkhitaryan ed El Shaarawy per Veretout, Shomurodov e Zaniolo, mentre per i gialloblù scatta l’ora di Tameze e dell’ex Kalinic. Carles Perez appena entrato sembra voler spaccare il mondo, ma poi invece si smarrisce presto, dopo un’iniziale conclusione alta. Chi invece non si smarrisce affatto è Caprari, che sembra davvero indiavolato contro la società che l’ha visto crescere: al 72′ l’ex Pescara da ottima posizione ha l’opportunità per firmare il 4-2 e chiudere la pratica-Roma, ma Rui Patricio è bravissimo a tuffarsi ed a tenere in partita i suoi. Per gli ultimi assalti della Roma entrano poi in campo anche Borja Mayoral e Smalling, ma la squadra di Tudor si dimostra molto attenta in copertura e finisce così per rischiare poco o nulla. Le occasioni più nitide per cercare di agguantare un pari disperato le portano nel finale Carles Perez ed El Shaarawy, ma sulla prima Montipò respinge coi pugni, mentre sulla seconda il Faraone non inquadra la porta. Finisce dunque male per la Roma, che incappa nella sua prima sconfitta. Gli applausi stavolta sono tutti per il Verona…