La Roma di Fonseca stavolta convince anche in Europa League: i giallorossi rifilano infatti un sonoro e rotondo 5-0 al Cluj, conquistando in solitaria il primato nel girone A della coppa. Notizia nella notizia, si è sbloccato anche Borja Mayoral: lo spagnolo ha realizzato infatti una doppietta, dimostrando una certa freddezza in zona goal, fondamentale per un attaccante come lui. Di Mkhitaryan, Ibañez e Pedro le altre marcature che hanno scandito la goleada romanista, di fronte ad un Cluj inebetito ed incapace di creare seri pericoli in avanti. Per la sfida dell’Olimpico Fonseca conferma il solito turnover infrasettimanale, con Pau Lopez tra i pali ed una difesa composta da Fazio, Ibañez e Kumbulla, con Smalling inizialmente a riposo e Mancini che è squalificato. A centrocampo poi Bruno Peres si riprende la fascia destra, mentre al centro a riposare è Pellegrini, con Cristante in campo al fianco di Veretout. Sulla trequarti invece si riposa Pedro, con Villar che va a fare reparto con Mkhitaryan dietro a Borja Mayoral, con lo spagnolo che fa invece rifiatare Dzeko. Sull’altro fronte, Petrescu schiera i suoi col 4-2-3-1, con Rondon, Itu e Deac ad agire alle spalle di Debeljuh.
PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio di Jug la Roma è già in vantaggio: Spinazzola va via con una grandissima giocata sulla sinistra e crossa in mezzo per la testa di Mkhitaryan, l’armeno colpisce a centro area, Balgradean non è perfetto nell’intervento ed è già 1-0 dopo neanche 60 secondi di gioco. La risposta del Cluj è però fulminea: al 6′ Djokovic calcia un rasoterra insidioso sul 2° palo e Pau Lopez la sfiora quel tanto che basta per mantenere la Roma avanti di un goal. Il tentativo rumeno rimane comunque un unicum, perchè col passare dei minuti è la Roma a prendere in mano saldamente il gioco ed a proporre trame offensive nella metà campo avversaria. Al 18′ Bruno Peres riceve palla ed ha spazio davanti a sè, il brasiliano cerca il lancio per Veretout, ma l’occasione sfuma. Due minuti dopo un errore di Cristante in copertura potrebbe invece complicare la vita ai ragazzi di Fonseca, con Itu che va al tiro, ma svirgola, ostacolato dallo stesso Cristante, che prova a rimediare alla sua leggerezza iniziale. Poi un’altro pasticcio difensivo della Roma potrebbe nuovamente costare caro, ma il tiro conseguente di Rondon viene sventato in tuffo da Pau Lopez. Se gli attaccanti rumeni sono magnanimi con gli errori dei difensori romanisti, lo stesso non si può invece dire per i giocatori di Fonseca, che amplificano invece magnificamente le lacune avversarie: su un cross di Veretout, la difesa del Cluj pasticcia, rischiando l’autogoal e salvandosi in angolo. Dal corner che ne nasce poi sbuca la testa di Ibañez e la Roma si porta sul 2-0 al 24′: non perfetto neanche in questa occasione l’intervento approssimativo di Balgradean, con la palla che viene toccata dall’estremo difensore, per poi finire comunque in rete, come con Mkhitaryan. Il doppio svantaggio fa naufragare miseramente la squadra di Petrescu, apparsa nettamente inferiore ai giallorossi sul piano tecnico ed anche su quello tattico. Ecco che allora al 34′ si apre una prateria per Bruno Peres: il brasiliano va via con una bellissima azione e serve Mkhitaryan, che a sua volta libera al tiro Veretout, il francese calcia addosso a Balgradean in uscita, ma risbuca nuovamente Bruno Peres, bravo a servire di testa un assist perfetto a Borja Mayoral, che gira in rete il 3-0, che è anche la sua prima rete in giallorosso. Il primo tempo si chiude con una tentativo ravvicinato di Ibañez (palla di poco fuori) e con un diagonale di sinistro di Djokovic, che prova allo scadere a riaprire la gara per gli ospiti, ma il suo tiro sfila a lato. Il primo tempo si chiude così con un netto 3-0 per la Roma, il che vuol dire che Fonseca nella ripresa può dedicarsi tranquillamente ad esperimenti tattici, avendo ormai la vittoria già in tasca.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre dunque con vari cambi da entrambe le parti: nel Cluj c’è spazio per Paun e Pereira, mentre Fonseca lascia negli spogliatoi Mkhitaryan, Veretout e Spinazzola, concedendo spazio a Pellegrini, Pedro e Juan Jesus. Proprio il neoentrato Pellegrini prova subito a mettere la sua firma sul match con una conclusione da lontano, ma la palla è fuori. Si gioca però ormai su ritmi bassissimi: il Cluj è già con la testa sul volo di ritorno, mentre per la Roma conta invece ora salvare la gamba, in vista della prossima gara di campionato col Genoa. A proposito di gambe, chi non riesce a salvarle del tutto è Bruno Peres, che viene tranciato da dietro da Pereira, per fortuna senza grosse conseguenze per l’ex granata, che torna poi in campo. Allo scoccare dell’ora di gioco, e con la partita ormai virtualmente morta, Fonseca decide di far riposare anche Ibañez, concedendo un pò di minutaggio a Smalling. Sul piano del gioco non si vede intanto praticamente nulla, con la Roma intenta nel fare una ”melina” produttiva e con gli ospiti in attesa solo del fischio finale. Chi cerca invece di emergere in questa fase è Borja Mayoral: lo spagnolo ha voglia di goal e di visibilità, così prima viene chiuso dalla difesa rumena e poi al 66′ prova col suo sinistro da posizione defilata, ma non trova la porta e spara alto. Poi al 72′ la gara torna ad accendersi quasi dal nulla: Pereira crossa dalla sinistra e pesca Carnat a due passi da Pau Lopez, ma lo spagnolo è reattivo sul tiro ravvicinato e la porta della Roma rimane inviolata. E’ tuttavia il classico fuoco di paglia, perchè per il resto la Roma conduce con assoluta scioltezza e con grande tranquillità la gara in porto. Fonseca si prende anche il lusso di far debuttare il diciottenne Tommaso Milanese, all’esordio assoluto con la Roma. Proprio il deb al 78′ va anche al tiro, ma il suo tentativo viene ribattuto e Balgradean può intervenire senza problemi. Sull’altro fronte ci prova intanto con una punizione da lontanissimo Manea, ma Pau Lopez para facile. Quando invece è la Roma ad attaccare, fa decisamente più male alla balbettante difesa ospite: all’84’ Borja Mayoral riceve sul 2° palo e col destro di controbalzo fa 4-0, segnando anche la sua prima doppietta. La festa romanista si completa definitivamente 4 minuti più tardi, quando il diciottenne Milanese serve Pedro, che è poi bravissimo a puntare la porta ed a battere a rete per la ”manita” giallorossa. Set, game, match: questa Roma non si ferma più, adesso sotto col Genoa…