La Roma vince a Frosinone con un sonante 3-0 grazie al goal di Huijsen sul finire del primo tempo ed alle reti di Azmoun e Paredes nel corso della ripresa: i giallorossi tengono così il passo di chi li precede, con la squadra di DDR che resta dunque agganciata al  treno-Champions, trainato da Atalanta e Bologna (appaiate a 45 punti, anche se la Dea deve ancora giocare il suo recupero).
Al di là pero’ della vittoria rotonda messa in cassaforte dai giallorossi, dobbiamo dire che quest’oggi allo Stirpe di Frosinone si è vista in realtà una Roma molto sparagnina, molto ”risultatista”, e quindi molto Mourinhana nel suo atteggiamento tattico e mentale: pochissime concessioni al bel gioco ed invece molta sostanza sul piano difensivo, con la squadra che ha saputo essere cinica nei momenti chiave della gara.

Per la trasferta in terra ciociara De Rossi schiera un 4-2-3-1 con Svilar confermatissimo tra i pali anche in campionato, mentre sulle fasce ci sono Kristensen ed Angeliño, con Mancini-Huijsen al centro della difesa. A centrocampo poi gli incontristi sono Cristante e Paredes, con Baldanzi (alla prima da titolare), Azmoun ed El Shaarawy ad agire sulla trequarti, a supporto dell’unica vera punta Lukaku. I padroni di casa rispondono anch’essi con lo stesso modulo, con Soulè, Reinier e Gelli in appoggio a Kaio Jorge.

PRIMO TEMPO – Dopo un minuto di silenzio fatto osservare per la tragedia di Firenze, il direttore di gara Giua dà il via all’incontro ed è il Frosinone ad attaccare in avvio, costringendo fin da subito la Roma sulla difensiva. I ritmi di gioco tuttavia sono tutt’altro che trascendentali e di occasioni da rete nei primi 10 minuti non se ne vedono. Poi al quarto d’ora Lukaku prova a rompere il ghiaccio e calcia da posizione defilata, ma Turati para senza problemi. La partita si accende quindi anche sull’altro fronte ed i gialloazzurri tra il 17′ ed il 19′ cercano di portare insidie dalle fasce con Mazzitelli e Soulè, ma in entrambe le occasioni Svilar in uscita chiude tutto. Soulè ci prova poi anche da fuori area, ma il suo sinistro esce fuori di poco. L’argentino è tra i più intraprendenti in campo ed al 24′ torna nuovamente protagonista con un grandissimo tiro di sinistro sul 2° palo, sul quale pero’ Svilar risponde presente, con lo slavo che vola a respingere in calcio d’angolo. In campo ora c’è solo il Frosinone, con la Roma totalmente in balìa dell’avversario e tutta chiusa all’indietro. Alla mezz’ora Brescianini tenta la conclusione da fuori, ma manda a lato. Trascorre quindi meno di un minuto e la squadra di Di Francesco va vicinissima al goal con ben 3 occasioni ravvicinate: Gelli va via sulla sinistra e serve al centro dell’area Kaio Jorge e l’attaccante di proprietà della Juve per 3 volte riesce a calciare in porta, ma sulla prima conclusione respinge Svilar, sulla seconda è Mancini a murare, mentre sull’ultima ribattuta il tiro del brasiliano esce di poco fuori. Kaio ci riprova poi anche quattro minuti dopo, ma il suo destro stavolta si perde alto. La Roma a questo punto della gara è già assai soddisfatta di non averle prese dai ciociari, ma per i giallorossi la soddisfazione diventa anche felicità al 38′: Huijsen riceve palla nelle retrovie ed avanza indisturbato, poi dribbla anche un avversario e fa partire un grandissimo tiro dalla lunga distanza che va ad infilarsi lì dove Turati non puà arrivare, per l’1-0 della Roma. La reazione dei ciociari arriva negli ultimi minuti del primo tempo con Reinier al 42′ (pallonetto dalla distanza, palla alta) e con Soulè, che nel recupero finale ci prova con un diagonale, ma manda fuori di poco.

SECONDO TEMPO – Dopo i primi 45′ redditizi solo sul piano del risultato, De Rossi si gioca la ripresa con Pellegrini al posto di Lukaku e Llorente al posto di Mancini. Non cambia tuttavia l’inerzia della gara, che si sviluppa ancora su ritmi molto compassati, solo che almeno ora i giallorossi provano ad amministrare un po’ di più la palla. Al 54′ tuttavia l’ex Mazzitelli prova a dare un dispiacere alla società che l’ha cresciuto e con un tiro al volo dalla trequarti spaventa i capitolini, ma la sua conclusione è alta di poco. Pochi minuti dopo ci prova anche Lirola, ma Svilar para facile. Per vedere invece un tiro della Roma bisogna attendere il 62′: El Shaarawy ruba palla a Brescianini e calcia dalla distanza, ma manda alto. La ripresa tuttavia non decolla ancora ed allora dopo 5 minuti Di Francesco ne cambia tre, nel tentativo di pareggiare: fuori Lirola, Brescianini e Kaio Jorge, dentro Caso, Harroui e Cheddira. De Rossi invece si limita ad inserire Çelik per Kristensen. Il sommovimento tattico nel Frosinone paradossalmente avvantaggia la stabilità degli ospiti ed al 71′ la Roma infatti raddoppia: Cristante spara da fuori area e Turati respinge, ma lo fa difettosamente in modo corto e centrale, tanto che Azmoun prontamente ne approfitta e da due passi infila lo 0-2. Di Francesco a questo punto non sa più che pesci prendere e prova ad inserire anche Barrenechea, ma ormai è troppo tardi e quattro minuti dopo ne arriva la conferma, perchè il Var segnala una presa con la mano da parte di Okoli in area su un tiro di Baldanzi e Giua correttamente assegna alla Roma un penalty: dagli undici metri Paredes fa 0-3 spiazzando Turati. Match, partita, incontro. A questo punto DDR ne approfitta per concedere minutaggio ad Aouar ed al redivivo Smalling, che torna in campo dopo tempo immemore. Negli ultimi dieci minuti di una partita che ormai è già nella cassaforte della Roma, Cheddira prima e Harroui poi provano a segnare il goal della bandiera, ma Svilar ci tiene al suo cleen-sheet e non concede nulla. La gara si chiude al 93′ su un tentativo di Pellegrini che finisce alto: sarebbe stato troppo per un Frosinone volenteroso… La Roma di DDR si è mostrata dunque cinica al punto giusto: un buon segnale, in attesa della gara di giovedì col Feyenoord…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.