La Roma esce dall’Olimpico sconfitta di misura per 1-0 dal Napoli di Spalletti, grazie ad un grandissimo goal di Osimhen all’80’: il nigeriano ha saputo capitalizzare al massimo l’unico errore di giornata di Smalling, praticamente perfetto fino a quel momento ed anche dopo. Ma nel calcio si sa, spesso è l’episodio a decidere le sorti di un match, ed anche la gara di stasera non ha fatto eccezione. Perchè è vero che se ”ai punti” avrebbe certamente meritato di più la squadra partenopea, è anche vero però che senza la sbavatura di Chris a 10 minuti dalla fine ed il conseguente gesto tecnico notevole dell’attaccante azzurro, probabilmente ora staremmo invece qui a commentare un buon pareggio difensivo della Roma, capace di reggere all’onda d’urto napoletana senza neanche troppo patire. Grazie a questo successo esterno, la squadra di Spalletti resta saldamente in vetta e tiene a distanza il Milan, mentre la squadra di Mou scende al quinto gradino e ringrazia al contempo i ”cugini” della Lazio per aver fermato l’Atalanta: ora i giallorossi sono infatti a -2 dal terzo posto.
Per il posticipo serale dell’undicesima giornata, Mourinho schiera un 3-5-2 di corsa e sostanza, con Karsdorp e Spinazzola sulle fasce ed il trio Camara-Cristante-Pellegrini in mezzo, mentre davanti a cercare di creare insidie a Meret ci sono Zaniolo ed Abraham. Spalletti se la gioca invece col 4-3-3 con l’ex romanista Juan Jesus al centro al posto dell’infortunato Rrahmani, mentre sulla sinistra l’uomo di Certaldo punta su Olivera, preferito all’altro ex Mario Rui. Davanti poi le tre bocche da leone sono quelle di Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia.
PRIMO TEMPO – Al fischio di Irrati la partenza del Napoli è letteralmente bruciante: già dopo soli 25 secondi Lozano cerca Kvaratskhelia in area e la difesa della Roma riesce ad arginare con fatica; poi, dopo altri 15 secondi dal via, è Smalling a rischiare qualcosa con un salvataggio in angolo che mette un po’ in apprensione i compagni. La Roma inizia poi ad organizzarsi ed al 6′ arriva anche il primo affondo: Zaniolo va via con un’azione personale sulla destra e poi però conclude alto. Al 9′ nuova azione offensiva dei giallorossi, stavolta su azione di rimessa: Camara serve Abraham in area, ma l’inglese spreca tutto con un tiro-cross che alla fine non è nè carne, nè pesce. La battaglia a questo punto si sposta a centrocampo, con le due squadre che danno vita ad una vera guerra di logoramento, senza tuttavia che sul piano delle occasioni se ne ricavi nulla. Bisogna attendere dunque il 27′ per assistere ad un tentativo da fuori di Zielinski, sinistro secco del polacco e Rui Patricio para a terra. Il giro-palla del Napoli intanto col passare dei minuti si fa sempre più incessante, ma la squadra di Mou presidia bene le trincee e non rischia praticamente nulla. Al 35′ ci prova allora Lozano con un allungo a creare insidie, ma il pallone è di difficile gestione ed il messicano non riesce ad inquadrare la porta. Al 38′ la partita si accende all’improvviso per un contatto in area tra Rui Patricio e Ndombelè, col francese che si inserisce pericolosamente in area e con Rui che esce su di lui e prende la palla, prima di franargli inevitabilmente addosso: Irrati assegna il penalty al Napoli, nonostante la dinamica sia piuttosto chiara, ma poi, dopo aver rivisto le immagini Var, lo stesso direttore di gara correttamente torna sui suoi passi ed annulla la precedente decisione. La Roma può tirare così un bel respiro di sollievo, anche se in realtà lo Special One, dalla sua ”Mou-Cam”, come col Betis, aveva già anticipato la decisione dell’arbitro ai tifosi, ed ancora una volta peraltro Josè ci ha visto giusto… Il primo tempo si chiude con un errore di Mancini in impostazione che potrebbe costare caro ai capitolini, ma Lozano non riesce a sfruttare appieno lo svarione e si fa parare il tiro da Rui Patricio. Si va dunque all’intervallo fermi sullo 0-0, con certamente più Napoli che Roma.
SECONDO TEMPO – Il copione non cambia neanche nella seconda frazione, con Lozano che in apertura fa partire una grandissima botta dal limite, Rui Patricio però risponde da gran portiere e con i pugni alza in angolo. Al 53′ ancora Napoli, Zielinski va via palla al piede in verticale e serve poi Kvaratskhelia, tiro immediato del georgiano e Smalling si immola, salvando col corpo la porta giallorossa da una minaccia sicura. Dopo un primo quarto d’ora lanciato, il Napoli appare accusare un po’ di stanchezza, fatto sta che le due squadre si studiano, ma si mantengono sostanzialmente prudenti. Spalletti allora si gioca il primo cambio ed inserisce Elmas per Ndombelè. Proprio il macedone prova subito a lasciare il segno sulla gara, ma Smalling ancora una volta alza il muro. Poi, un minuto dopo, al 62′ ecco arrivare una ghiottissima palla-goal per gli azzurri: Osimhen libera al tiro da ottima posizione Juan Jesus, ma il brasiliano non ha certamente tra le sue skill quella del goal, ed infatti il pallone viene sbucciato malamente e la Roma si salva. Visto l’andazzo, anche Mou inizia a mettere mano ai cambi, ed ecco allora Belotti per Abraham. Il Napoli intanto continua a spingere alla ricerca del vantaggio, ma la Roma continua a difendersi con ordine e soprattutto lo fa ”da squadra”, senza rischiare granchè. La partita sembra scorrere via senza grossi sussulti, quasi che le due squadre si accontentino del pari, ed invece ai -20′, totalmente all’improvviso, il match ha due fiammate clamorose: prima Zaniolo va via sulla destra e la mette in mezzo per Pellegrini, che a sua volta manda al tiro Camara, ma Zielinski con un grande intervento si frappone e fa da muro; poi, sull’immediata ripartenza, il pallone finisce ad Osimhen e l’attaccante manda fuori di pochissimo il pallone del possibile 0-1. Si entra nell’ultimo quarto d’ora di gara con Spalletti che si gioca il suo secondo slot: entrano l’ex romanista Politano e Gaetano, fuori Lozano e Zielinski. La Roma prova invece qualche sortita offensiva, Camara ribalta l’azione e serve Zaniolo, che va via di forza e costringe Olivera all’ammonizione. Ed arriviamo così all’episodio-clou del match: Politano lancia in profondità per Osimhen, Smalling è in vantaggio su di lui, ma l’ex Manchester, tallonato da Osimhen, stavolta non aggancia pero’ il pallone ed il numero 9 del Napoli, rapace come un falco, non se lo fa ripetere due volte e da posizione defilata, con un destro ad incrociare sul 2° palo, castiga Smalling, Rui Patricio e tutta la Roma con un grandissimo goal che vale tre punti pesantissimi. A questo punto, con meno di dieci minuti da giocare, Mourinho tenta il tutto per tutto e ne cambia tre: fuori Mancini, Camara e Karsdorp per El Shaarawy, Matic e Viña. La Roma prova a creare in area tutto ciò che non è riuscita neanche lontanamente a fare nei primi 80 minuti ma, al di là della volontà, l’unica cosa concreta che ne esce è un tiraccio da fuori di Cristante, col pallone che esce abbondantemente a lato. Nel tentativo di sovvertire un destino già scritto, Mou inserisce anche Shomurodov, ma i 5 minuti di recupero concessi da Irrati non cambiano pressochè nulla, anche perchè il Napoli non ha nessunissima intenzione di mollare l’osso. L’ultimo flash della gara lo regala proprio il match-winner: Osimhen calcia da centrocampo direttamente in porta e Rui Patricio para con qualche apprensione. Finisce con la vittoria del Napoli, come d’altronde era nei pronostici: alla luce di quanto prodotto in campo, non si può dire certo che la squadra di Spalletti abbia demeritato. Tuttavia neanche la Roma, al netto dell’episodio del goal e di una gara esclusivamente difensiva, si può dire che abbia sfigurato di fronte alla corazzata azzurra…