La Roma batte 3-1 l’Udinese e sorpassa in classifica l’Atalanta e la Fiorentina, balzando così al 5° posto in solitaria, a soli 3 punti dalla zona-Champions. Decisivi anche questa volta i minuti finali, come contro il Lecce, con i goal questa volta di Dybala ed El Shaarawy che tra l’81’ ed il 90′ hanno spianato definitivamente la strada ai giallorossi, dopo il goal iniziale di Mancini ed il momentaneo pareggio udinese firmato Thauvin. Si mette dunque decisamente meglio ora la classifica dei ragazzi di Mourinho, con lo Special One che quest’oggi ha ritrovato anche il suo capitano Pellegrini. Un plauso va poi dato anche alla squadra di Cioffi, che per lunghi tratti della gara ha tenuto bene il campo, non sfigurando affatto nel confronto con i più quotati giallorossi.
Per la gara dell’Olimpico Mourinho conferma il 3-5-2 con la solita difesa ”titolare” (al netto ovviamente dell’assenza di Smalling), mentre sulle fasce c’è la conferma di Karsdorp e Spinazzola. In mezzo al campo torna poi finalmente Pellegrini, assistito da Paredes e Cristante, mentre davanti si va sul sicuro con la coppia Dybala-Lukaku. Per quanto riguarda invece gli ospiti, i bianconeri nella rifinitura perdono Pereyra: Cioffi sceglie anch’egli un 3-5-2 con davanti due punte vere come Thauvin e Success.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Massimi e dopo soli 40 secondi l’Udinese mostra già i denti: Bijol salta di testa in area, pallone alto. La partita si sviluppa poi sui binari dell’equilibrio, con la Roma che prova col suo giro-palla a stanare l’avversario, senza tuttavia ricavarne granchè: si lotta molto a centrocampo ed a prevalere sono le due difese. Al quarto d’ora poi arriva il primo affondo della Roma ed è su palla da fermo: Pellegrini calcia un angolo e Mancini ci mette la testa, ma manda a lato sul 2° palo. Sono pero’ le prove generali del goal, che infatti arriva solo 5 minuti dopo: stavolta è Dybala a calciare una punizione a centrocampo, Mancini invece è sempre lui, ma ora arriva per ultimo dentro l’area, pronto a colpire nuovamente di testa, la sua zuccata brucia sul tempo Bijol e si infila in rete per l’1-0 della Roma al 20′. Trascorrono due minuti e, sulle ali dell’entusiasmo, Pellegrini calcia col sinistro nel tentativo di chiudere subito la partita, ma Silvestri si oppone e respinge la botta del numero 7. La Roma ora attacca con intensità, ma dall’altra parte trova un’Udinese attentissima in copertura, che non concede praticamente nulla. Si arriva così al 38′ con Spinazzola che serve in area Pellegrini, il cui assist per Cristante viene pero’ chiuso all’ultimo dalla retroguardia friulana. Il primo tempo è tutto qui e si chiude con un tiro debole di Success, pallone a lato.
SECONDO TEMPO – Parte invece con ben altro ritmo la seconda parte di gara, pur rimanendo con gli stessi 22 in campo: Paredes su angolo trova la testa di Mancini, pallone fuori (47′); un minuto dopo Pellegrini prova il suo destro da fuori, ma Silvestri para facile; quindi al 49′ Dybala trova in area Spinazzola, ma Bijol lo chiude in angolo. L’attacco tambureggiante della Roma tuttavia non è ancora finito perchè, dal tiro dalla bandierina che ne nasce, lo stesso Pellegrini trova la testa di Lukaku ed il pallone esce fuori di pochissimo. Si sveglia poi anche la squadra di Cioffi, che capisce che deve reagire se non vuole finire nel tritacarne: al 51′ Thauvin fa partire il suo sinistro da fuori, pallone a lato; due minuti dopo poi è la volta di Walace, il cui destro velenoso viene pero’ parato da Rui Patricio. E’ il momento di maggiore spinta friulana, con la squadra di Cioffi che ora attacca a ranghi compatti, alla ricerca del pari. Ed in effetti il goal al 57′ arriva: Payero crossa con precisione col sinistro per la testa di Thauvin, bravo ad infilarsi tra N’Dicka e Spinazzola e ad incrociare sul 2° palo per l’1-1. Tutto da rifare dunque per la Roma di Mourinho, ed allora lo Special One ne cambia due: fuori Spinazzola e Pellegrini, dentro El Shaarawy ed Azmoun, per un attacco ancora più incisivo. Nell’immediato tuttavia è l’Udinese ad avere una mezza occasione con Thauvin, servito in area da Success, ma Llorente è bravo a chiudere il francese. Entra poi anche Lovric nei friulani, fuori Samardzic. La partita per il momento si mantiene comunque su un grande equilibrio, anche se si intuisce che basta davvero un niente ad incendiarla. Al 72′ ci prova allora la Roma a far partire la miccia: da Cristante a Dybala che finisce giù, il pallone arriva allora a Lukaku, che a sua volta lo gira per Azmoun, il cui tiro a tu per tu col portiere viene respinto da Silvestri, anche se il tutto viene vanificato dalla posizione di offside dell’iraniano. Non va meglio alla Roma neanche cinque minuti dopo, quando Cristante colpisce di testa su una punizione dalla trequarti di Paredes, ma la palla esce fuori di un soffio. Il cronometro ora scorre più veloce e la situazione è sempre ferma sull’1-1, così i due tecnici chiedono un altro contributo alle panchine: nella Roma scatta l’ora di Zalewski e Bove, mentre nell’Udinese fanno il loro ingresso Lucca e Kabasele. La Roma prova nel finale col suo palleggio a cercare una vittoria che sarebbe fondamentale per la sua classifica ed all’81’ le acque finalmente si smuovono: proprio Bove, uno dei nuovi entrati, serve in verticale Azmoun, pallone di prima intenzione per Lukaku, che sempre di prima ed in velocità manda in porta Dybala e per la Joya è poi un gioco da ragazzi firmare il 2-1, che è anche il suo 3° goal in campionato. E meno male che le squadre di Mourinho giocherebbero male… Entrano intanto nella disfida anche Kamara e Kristensen, uno per cercare di riaprire la gara, l’altro invece per cristallizzarla. La Roma però non è ancora sazia e così all’85’ Zalewski serve un bel pallone in area per El Shaarawy, che si divora una chiara palla-goal, calciando troppo alto. Foti intanto si becca un ”rosso” dall’arbitro, un po’ per rimanere in media… Nel finale uno Zalewski rinvigorito dalla nazionale serve un altro bel cross, stavolta per Cristante, ma il suo colpo di testa finisce alto. La gara sembra a questo punto aver detto tutto, ma la ”fame mouriniana” ormai ha contagiato anche i suoi giocatori ed al 90′ ecco arrivare anche il tris: Mancini lancia dalle retrovie per Lukaku, che fa a sportellate e poi serve Bove, che a sua volta fornisce un assist al bacio per El Shaarawy, destro a giro sul 2° palo del Faraone, in pieno stile-Elsha, e pallone in rete per il 3-1 finale. I cinque minuti di recupero concessi da Massimi servono di fatto solo a galvanizzare ulteriormente l’ego di El Shaarawy, che se ne va con una galoppata delle sue, supera due giocatori e poi cerca l’assist per Azmoun, ma la palla è troppo lunga e l’azione sfuma. Finisce così, con la Roma che sale al 5° posto, a soli 3 punti dal Napoli Campione d’Italia. E meno male che la Roma gioca male…