La Roma batte il Verona all’Olimpico per 1-0 e continua così il suo inseguimento ai piazzamenti che contano, leggasi Champions per i sognatori, oppure Europa League per i più pragmatici come Ranieri. Ai giallorossi stasera è bastata una gran giocata di Soulè assistita a dovere da un guizzo di Shomurodov al quarto minuto di gioco per spuntarla sugli scaligeri. Per il resto, non è stata invece una gran partita e certamente non si è vista neanche la migliore Roma degli ultimi mesi, tuttavia anche questa volta la squadra di Ranieri ha centrato l’obiettivo, ritrovando la vittoria e raggiungendo così il 17° risultato utile consecutivo. In attesa delle gare di domani, per qualche ora i capitolini si troveranno comunque a soli due punti dal quarto posto: niente male, se si pensa poi all’avvio disastroso dei giallorossi in questo campionato.
Per la sfida pasquale dell’Olimpico Ranieri schiera il 3-4-2-1 con Çelik preferito ad Hummels in difesa, mentre sugli esterni ci sono Saelemaekers ed Angeliño. In mezzo al campo poi Cristante la spunta su Paredes, mentre in attacco Sir Claudio punta su Soulè e Baldanzi a supporto di Shomurodov. Per quanto riguarda invece i veneti, Zanetti sceglie un 3-5-2 di grande copertura, con il capitano Dawidowicz avanzato a centrocampo e con davanti la coppia Mosquera – Sarr.
PRIMO TEMPO – Pairetto apre le danze e la Roma parte subito fortissimo in avanti, con Baldanzi che dopo 45 secondi dal via è già dentro l’area avversaria, ma l’ex Empoli viene chiuso dalla difesa ed è costretto a girare al largo. Al secondo giro di lancette poi tocca all’Hellas bussare: Sarr parte sul filo del fuorigioco e sorprende tutta la difesa della Roma involandosi tutto solo, per poi sprecare tutto e calciare fuori, ma per sua fortuna arriva la segnalazione di offside ad evitargli la figuraccia. E siamo già al punto di svolta della serata, con Cristante che al 4′ la sventaglia verso destra in profondità, pescando molto bene Soulè, che si accende: l’argentino si ”beve” Valentini e poi serve con uno scavetto al centro Shomurodov, bravissimo ad infilarsi come un falco tra Ghilardi e Coppola ed a battere a rete per l’1-0 della Roma. La risposta degli scaligeri arriva al 9′ con Sarr in area che manda al tiro Ghilardi, ma il difensore spara alto. Al quarto d’ora poi ancora Soulè sugli scudi: l’ex Frosinone va via in azione personale sulla destra, per poi accentrarsi e calciare in porta, con Montipò che respinge in angolo. Dopo i primi 15 minuti di fuoco, la Roma inizia poi a controllare il gioco, facendo girare palla senza frenesia ed addormentando di fatto il match. L’unico che non sembra volersi uniformare al disegno tattico ideato da Ranieri è Mosquera: il colombiano ci prova in due occasioni, ma al 23′ il suo sinistro è alto, mentre alla mezz’ora il suo tiro è preda facile di Svilar. Il primo tempo si chiude con la Roma avanti e padrona della situazione.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con l’Hellas Verona alla ricerca del pari: al 49′ Tchatchoua serve Bernede ed il francese ci prova da fuori area, ma la sua conclusione è centrale e facile per Svilar. L’occasione più grossa tuttavia per la squadra di Zanetti arriva al 52′: Mosquera vince un corpo a corpo con Mancini (non esattamente l’ultimo arrivato…) e poi si invola e calcia dalla distanza, ma il suo destro sul 2° palo esce di pochissimo fuori. Passato lo spavento, la Roma risponde un minuto dopo con Baldanzi, che riceve da Konè e calcia col destro, ma il pallone finisce sopra l’incrocio dei pali. Paolo Zanetti intanto prova a cambiare assetto ai suoi: si passa al 3-4-2-1 con gli inserimenti di Serdar e Suslov al posto di Dawidowicz e Bernede. Ranieri, dopo alcuni minuti di studio, risponde con Pisilli e Dovbyk al posto di Baldanzi e Saelemaekers, con Soulè che va a tutta fascia. E proprio Artem Dovbyk prova subito ad incidere sulla gara: al 73′ riceve in area da Konè e si gira, per poi calciare col suo sinistro fuori di poco. Sarebbe stato davvero un bel goal. I minuti intanto scorrono senza altri particolari sussulti, la Roma ha il saldo comando delle operazioni e gli ospiti sembrano ormai rassegnati allo status quo. Per l’ultima fase di gara allora Zanetti chiama dalla panchina anche Niasse, Livramento e Frese, mentre Ranieri inserisce Rensch ed El Shaarawy. Ormai tuttavia la gara volge al termine e l’unico cenno di cronaca degli ultimi 600 secondi è solo per segnalare un brutto scontro tra Suslov e Çelik, in cui il turco accusa la peggio, per fortuna sembra senza gravi conseguenze. Pairetto assegna intanto tre minuti di recupero in una partita che scorre già da tempo senza mordente. Sarà l’extratime, sarà la voglia di rovinare la Pasqua ai romanisti, fatto sta che negli ultimi 180 secondi la squadra di Zanetti ritrova tutto l’orgoglio sopito e prova con il forcing a strappare un punto in extremis, senza comunque che dalle parti di Svilar si veda neanche l’ombra di un tiro. Finisce con la vittoria di misura dei giallorossi. Ed ora via al gran finale, con la squadra di Ranieri che da qui alla fine della stagione se la vedrà nell’ordine con Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino. Sognare la Champions è lecito, pero’…