La Roma pareggia in casa per 1-1 con l’Ajax nel ritorno dei quarti di Europa League grazie al goal scacciapensieri di Edin Dzeko e vola così in semifinale, dove troverà il temibile Manchester United di Solskjaer. A distanza dunque di 3 anni dalla storica semifinale di Champions col Liverpool, ecco un altro importante traguardo europeo per i capitolini ed ecco un’altra squadra inglese all’orizzonte, quel Manchester che già in passato ha saputo lasciare segni indelebili nei ricordi dei tifosi romanisti. Alla fine i giallorossi hanno raggiunto il loro scopo, reggere agli assalti degli olandesi e capitalizzare al massimo il vantaggio minimo raggiunto nella gara di Amsterdam dalla squadra di Fonseca. Tuttavia questi 180 minuti contro i lancieri sono stati davvero sofferti, con la squadra di Ten Hag che ha fatto pesare tutta la sua qualità e con la Roma che si è invece aggrappata alla tenacia ed anche ad un pizzico di fortuna per poter avere la meglio sugli olandesi e poter così proseguire nel cammino europeo, che ora si fa a dir poco interessante. Per la sfida dell’Olimpico Fonseca conferma Pau Lopez tra i pali, con davanti il trio composto da Mancini, Cristante ed Ibañez. A centrocampo a destra torna Karsdorp a destra, mentre sulla sinistra c’è il diciottenne Calafiori a cercare di non far rimpiangere troppo Spinazzola, mentre in mezzo c’è la coppia Veretout-Diawara. Davanti torna poi titolare Mkhitaryan, con l’armeno che va a fare reparto con Pellegrini, a supporto di Edin Dzeko. Sull’altro fronte, Ten Hag conferma il 4-3-3 dell’andata, ma stavolta tra i pali c’è il ritorno di Stekelenburg, vecchia conoscenza romanista, mentre sulla destra di difesa c’è Klaiber. Non cambia invece nulla davanti, col trio Antony-Tadic-David Neres a cercare di rendere complicata la serata a Pau Lopez.
PRIMO TEMPO – Nonostante gli intenti bellicosi di Paulo Fonseca nel prepartita, al fischio d’inizio di Taylor è l’Ajax a prendere immediatamente le redini della gara, con la Roma che si prepara prontamente ad alzare le barricate. Al 5′ però il primo squillo arriva dalla squadra capitolina: Pellegrini va via in azione di rimessa, punta la porta e, dopo essersi liberato benissimo, calcia debolmente tra le braccia di Stekelenburg. Peccato che nell’occasione il capitano non abbia visto l’arrivo a sinistra di Dzeko, ma d’altronde sarebbe bastato anche semplicemente calciare con più cattiveria in porta, per creare grattacapi ai biancorossi… La Roma sembra aver approcciato nel modo giusto la gara, ed infatti all’8′ la squadra di Fonseca confeziona un’altra nitida palla-goal: Calafiori serve Dzeko, che ”pesca” tra le linee Veretout ed il francese infila in rete il pallone dell’1-0, ma l’arbitro prontamente interviene ed annulla il tutto, per l’offside di partenza dell’ex viola. Po torna a farsi vedere in avanti l’Ajax, e da questo momento in poi praticamente non smetterà più, fino al fischio finale di Taylor: su corner al 9′ sbuca la testa di Tagliafico, ma il pallone finisce alto. La pressione dei lancieri sale intanto col trascorrere dei minuti e la Roma inizia a subire a livello psicologico, al punto di complicarsi da sola la vita, come più volte successo in questa stagione: al 13′ Pau Lopez sbaglia clamorosamente una comoda impostazione coi piedi e favorisce così il recupero di Antony, palla immediata per Klaassen nel cuore dell’area e per fortuna delle coronarie giallorosse Diawara ci mette la gamba e fa da muro, salvando la Roma da un harakiri incomprensibile ed assurdo. Un minuto dopo Pellegrini prova allora a riportare su il baricentro e l’orgoglio dei suoi, ma il numero 7 riesce a metà nell’intento, perchè il suo tiro dalla distanza finisce centrale, facile per Stekelenburg. Nonostante la buona volontà del suo capitano, per la Roma il pericolo resta comunque sempre dietro l’angolo, anche perchè è lei stessa a crearselo dal nulla: da un altro pallone gestito malissimo in mezzo al campo ne nasce infatti l’ennesima ripartenza dell’Ajax, con Klaiber che trova Tadic e con Pau Lopez che para al 20′. Un minuto dopo ancora Roma in affanno ed ancora olandesi insidiosi: Antony serve Klaassen e Mancini chiude tutto, rifugiandosi in calcio d’angolo. Arriva intanto un primo cambio nelle file ospiti: Klaiber lascia il posto a Schuurs. In campo non cambia tuttavia nulla sul piano tattico, nè tantomeno per quanto riguarda il gioco, con la squadra di Ten Hag costantemente a dirigere le operazioni, alla ricerca dei goal-qualificazione, mentre la Roma stringe i denti e si difende da squadra, con determinazione e la giusta cattiveria agonistica. Al 36′ ancora Ajax pericoloso, Tadic riceve dalla sinistra e calcia da dentro l’area, Pau Lopez para ancora. Il primo tempo di chiude sullo 0-0 di partenza ma con un dato allarmante per la Roma: è quello del possesso palla, che vede uscire vincitrici gli ospiti con un larghissimo 74%, contro lo scarso 26% dei giallorossi.
SECONDO TEMPO – Ten Hag non ci sta ad uscire dalla competizione senza colpo ferire, così rientra in campo con Brobbey al posto di Antony. Nessun cambio invece per la Roma e nessun cambio di rotta neanche sul piano del gioco, con l’Ajax a farla sempre da padrone. Dai e dai però, a forza di spingere il ponte levatoio ad un certo punto viene giù, ed è quanto accade infatti al 49′: Schuurs lancia dalle retrovie e Brobbey si infila come un fulmine in verticale, beffando Cristante, che esattamente un fulmine invece non lo è, e battendo Pau Lopez in uscita con un bel pallonetto che vale lo 0-1. La Roma incassa il colpo e prova a ripartire con gli eroi di Amsterdam, ma se Ibañez è bravo nel guadagnare un’ottima punizione dal limite al termine di una penetrazione offensiva, lo stesso non si può dire per Pellegrini, che stavolta su palla da fermo non riesce invece a trovare la porta e calcia alto. E’ comunque solo un tentativo sparuto quello dei giallorossi, perchè ora è l’Ajax a ”vedere” la qualificazione. Alvarez ci prova dal limite, ma manda alto. Poi, al 56′, ecco arrivare un’altro episodio spartiacque: Brobbey calcia una gran botta, Pau Lopez respinge e Tadic sulla ribattuta firma il raddoppio dell’Ajax che getta la Roma nella disperazione. Disperazione ed anche rabbia, perchè tutta l’azione ha origine da una brutta entrata di Tagliafico su Mkhitaryan, non ravvisata dall’arbitro. Ma nel calcio del 2021 esiste per fortuna anche la tecnologia del Var, ed allora proprio quest’ultimo chiama Taylor ad esaminare le immagini, il direttore di gara torna sui suoi passi ed annulla correttamente la rete, rendendo giustizia alla Roma. L’episodio favorevole restituisce alla squadra di Fonseca quella serenità che sembrava invece essersi dissolta dopo il goal di Brobbey. Detto ciò, la Roma lascia comunque che a guidare le operazioni sia sempre la squadra di Ten Hag, anche se il mancato raddoppio di fatto ha tolto un po’ di pepe alle giocate degli ospiti. Al 69′ Tadic calcia una punizione dalla trequarti e ”pesca” Klaassen, ma l’olandese non trova la porta. Per gli ultimi venti minuti entra negli ospiti anche Kuduz, ma ormai il destino ha svoltato e la Dea Bendata sembra voler sorridere alla Roma. Ed infatti al 71′ la squadra di Fonseca pareggia: i giallorossi escono palla al piede da una situazione difensiva con Cristante, palla in verticale per Mkhitaryan ed apertura ”di prima” dell’armeno sulla sinistra per la corsa di Calafiori, grande galoppata del giovane talento romanista, che manda ”per fratte” Maduro e la crossa poi in mezzo per Dzeko, Gravenberch prova ad intervenire, ma finisce invece per ”aggiustare” involontariamente il pallone proprio ad Edin, che a quel punto deve solo spingere in rete sul suo palo il pallone dell’1-1. La rete dà ancora più tranquillità alla Roma ed al tempo stesso accresce la frustrazione dell’Ajax, incapace di tramutare in goal l’enorme mole di possesso palla che tuttora detiene. Si entra così negli ultimi 10 minuti regolamentari e Fonseca si prepara allora per le barricate finali: escono Dzeko ed un acciaccato Calafiori, al loro posto entrano un grintosissimo Borja Mayoral e Villar. Ten Hag invece si gioca il tutto per tutto ed inserisce Traorè ed Idrissi per David Neres e Schuurs. All’87’ poi Fonseca decide di risparmiare gli ultimi sforzi anche a Mkhitaryan, al suo posto c’è Pedro. La gara nel finale si accende in casa romanista per una segnalazione di Taylor, che fischia una brutta entrata di Tagliafico su Mancini, negando pero’ nella circostanza il ”vantaggio” alla squadra di Fonseca, che nel frattempo con 2 passaggi era arrivata in zona-goal. Poi al 90′ Pellegrini su punizione trova la testa di Cristante, ma la palla si spegne a lato. Si entra così negli ultimi 5 infuocatissimi minuti di recupero, con l’Ajax che le prova tutte per non uscire dalla competizione e con la Roma che invece vive attimi lunghissimi di autentica sofferenza anche se poi, alla fine dei conti, l’unico vero tiro lo porta Kuduz al 95′ dalla distanza, peraltro senza trovare la porta. Finisce con una rete per parte, ma per la Roma basta e avanza per accedere alle semifinali ed esultare. Una cosa è certa: contro i Red Devils servirà decisamente una Roma ben più coraggiosa di quella vista nei 180′ con l’Ajax. Per stasera invece, va benissimo così…