Finisce a reti bianche il confronto tra Roma e Napoli, due delle squadre più prolifiche e più pericolose in zona offensiva di tutta la serie A. Non stasera pero’, con le difese a farla da padroni in una gara per lunghi tratti bloccata, e tuttavia capace ugualmente di dare grande intensità, nonostante le non tantissime occasioni da rete da ambo le parti. Il pareggio serviva poco al Napoli, desideroso di continuare nel suo filotto fatto tutto di vittorie, ma serviva ancora meno poi alla Roma, bisognosa invece di un immediato riscatto, dopo la umiliante batosta rimediata giovedì sera in quel di Bodø. Ed invece, come spesso accade, il risultato meno desiderato è quello che invece poi si realizza, anche perchè, dobbiamo dirlo, sia Mou che ”Spallettone” quest’oggi hanno sì provato a vincerla, ma hanno anche seguito pedissequamente il dettame tattico del ”primo, non prenderle”…
Per la gara dell’Olimpico Mou torna a schierare i suoi titolarissimi, con Karsdorp e Viña sulle fasce, mentre al centro torna la coppia consolidata composta da Ibañez e Mancini. A centrocampo poi riecco la premiata ditta Cristante-Veretout, con Zaniolo che recupera dall’infortunio e torna titolare sulla trequarti insieme a Pellegrini e Mkhitaryan, alle spalle di Tammy Abraham. A fare notizia poi è l’esclusione dalla panchina di diversi protagonisti in negativo di giovedì scorso: vanno infatti dritti in tribuna Reynolds, Kumbulla, Villar, Borja Mayoral e Diawara, sostituiti da altrettanti giovani della Primavera. Sull’altro fronte, Spalletti va sul sicuro, con davanti il trio composto da Politano, Osimhen ed Insigne. Manca invece in difesa il grande ex Manolas, al suo posto c’è Rrahmani.
PRIMO TEMPO – Al pronti, via di Massa è la Roma a partire sull’acceleratore: troppo bruciante l’ultima apparizione, o per meglio dire ”sparizione”, in coppa, per cui meglio gettarsi subito in avanti e cercare di dimenticare… Già al 2′ Pellegrini lancia in verticale Abraham, ma l’attaccante inglese non controlla e l’occasione sfuma. Al 7′ nuovo squillo della Roma, Karsdorp serve un bel pallone a Pellegrini, che calcia, trovando però una deviazione in calcio d’angolo da parte della difesa partenopea. Dal corner sbuca poi la testa di Zaniolo, ma il pallone esce abbondantemente fuori. Al 14′ arriva la replica del Napoli, con Osimhen che riceve in area e calcia, trovando però il muro di Mancini. La partita è tambureggiante e così Mourinho dopo 19 minuti prende già il suo primo giallo per aver oltrepassato l’area tecnica. Il Napoli usufruisce intanto di un calcio di punizione, sul pallone va Politano, che calcia a giro sul 2° palo, ma la palla è fuori. C’è poi un problema muscolare per Abraham e Shomurodov sembra già sul punto di entrare per rilevare l’ex Chelsea, ma Tammy rimane invece ancora in campo e pochi istanti dopo va anche vicinissimo al goal del vantaggio, col pallone che esce a lato su un passaggio illuminante di Cristante. Tra gli azzurri Zielinski non riesce ad incidere sul match come vorrebbe e così finisce allora per farsi notare per delle scaramucce con Ibañez, ma l’incendio viene spento sul nascere. Chi invece ha voglia e corsa da vendere è Osimhen: il nigeriano arriva per ben due volte al tiro tra il 36′ ed il 40′, ma in entrambe le occasioni interviene la segnalazione di offside a vanificare il tutto. Il Napoli comincia sul finire del tempo a prendere sempre più in mano le redini della gara ed Insigne al 42′ rientra e calcia col destro, ma la palla finisce alta. Allo scadere poi ancora Lorenzo il Magnifico ci prova da fuori, ma stavolta è Rui Patricio a dirgli di no. Il primo tempo si chiude con Osimhen che scalcia da terra Mancini: è anche questo il sintomo della frustrazione di un Napoli che non riesce a sfondare come vorrebbe.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione si apre con la capolista all’attacco, alla ricerca del goal sblocca-gara: Insigne cerca con una bella palla Politano, ma l’ex romanista non ci arriva. Il muro difensivo giallorosso regge poi anche qualche minuto dopo su Osimhen, nel cuore dell’area. Si fa intanto male Anguissa, dopo uno scontro con Viña, per fortuna senza gravi conseguenze. Allo scoccare dell’ora di gioco arriva poi una grandissima occasione per la squadra di Spalletti: Fabian Ruiz cerca di servire Osimhen al centro dell’area ed i due centrali della Roma, per anticipare l’attaccante, per poco non combinano un patatrac, col pallone che va a sbattere sul palo a portiere battuto, con Ibañez e Mancini che finiscono anch’essi violentemente contro il legno, e con Karsdorp che all’ultimo anticipa il tap-in risolutivo di Mario Rui. Ma non è finita, perchè dal corner che ne nasce sbuca poi anche la testa di Osimhen ed il pallone sbatte sulla traversa. Roma dunque discretamente fortunata in questa doppia circostanza. Per non fare allora la proverbiale ”fine del sorcio”, la Roma capisce che è meglio gettare il cuore oltre l’ostacolo e la squadra di Mourinho torna dunque a mordere in avanti: ci prova Mkhitaryan, ma il suo tiro fa solo il solletico ad Ospina. Non si può dire invece lo stesso per Pellegrini, che al 66′ calcia al volo su invito di Karsdorp, ma il pallone finisce alto. Peccato, perchè per un goal così sarebbe venuto già tutto lo stadio. Entra intanto El Shaarawy per dare nuova linfa all’attacco romanista, mentre Spalletti risponde con Elmas e Lozano, per gli ultimi 20 minuti di passione. Al 72′ grandissima palla-goal per i giallorossi: Pellegrini pennella su punizione per la testa di Mancini, che colpisce sul 2° palo, ma non trova la porta. La partita a questo punto è sempre più rovente, ormai ogni protezione tattica è saltata, ma a Mourinho saltano anche un po’ i nervi, fatto sta che a 9′ dalla fine lo Special One prende il suo secondo cartellino e deve assistere al gran finale da fuori. Entra intanto anche Mertens per cercare quel goal che sembra non voler arrivare. All’84’ poi la Roma prova a vestirsi da Babbo Natale anticipato con Mancini e Rui Patricio che pasticciano in un ripiegamento difensivo, ma Osimhen non riesce ad approfittarne. Con quasi un’ora di ritardo fa poi finalmente il suo ingresso Shomurodov e due minuti dopo arriva una doccia gelata per la Roma, con Osimhen che salta di testa ed infila in rete, ma il fuorigioco dell’attaccante è nettissimo e Massa correttamente annulla. Al 90′ ci prova infine Veretout a ribaltare completamente lo scenario, con un fendente velenoso direttamente dal calcio d’angolo, ma Ospina anticipa l’accorrente Mancini ed evita al Napoli una sconfitta che sarebbe stata a questo punto più che beffarda. La partita si chiude dopo 7′ lunghi e battagliati minuti di recupero. Finisce 0-0, ma il pubblico di sicuro non si è annoiato…