La Roma tira fuori gli artigli ed il carattere e riesce così a conquistare una vittoria importantissima per il prosieguo del suo campionato, in rimonta per 2-1 sul campo del Cagliari. Dopo il pari di domenica col Napoli, un nuovo e decisivo passo in avanti della squadra di Mourinho sulla strada del riequilibrio psicoemotivo, dopo la sciagurata notte norvegese in Conference League. Eppure, anche in terra sarda le cose sembravano essersi messe maluccio, col goal rossoblù di Pavoletti in apertura del secondo tempo e con la squadra di Mazzarri che ha avuto anche un paio di grosse occasioni per raddoppiare e chiudere la faccenda. Ed invece, con tenacia, impegno e grande carattere, la Roma ha stretto i denti, si è rimboccata le maniche e poi ha affondato il colpo, andando a segno tra il 71′ ed il 78′ con Ibañez e con Capitan Pellegrini e ribaltando così totalmente l’esito del match. Grazie a questo successo esterno, la Roma mantiene il quarto posto in classifica e tiene anche a debita distanza la Juventus, sconfitta in casa dal Sassuolo.
Per la trasferta in terra isolana, Mourinho (o per meglio dire Sacramento, vista la squalifica dello Special One) manda in campo i titolarissimi, con davanti Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan a cercare di innescare Abraham. Sull’altro fronte, Mazzarri se la gioca con un 3-5-2 molto coperto, con i soli Joao Pedro e Pavoletti in avanti a sobbarcarsi tutto il lavoro offensivo.
PRIMO TEMPO – Al fischio di via di Pezzuto è la Roma a prendere l’iniziativa. Il primo guizzo tuttavia è di marca rossoblù ed arriva all’8′: Marin lancia per l’inserimento di Bellanova, il cui destro da posizione defilata va a colpire la traversa della porta difesa da Rui Patricio. La squadra ospite prova poi a rispondere al quarto d’ora con Cristante che, su azione d’angolo, di testa manda alto. Due minuti dopo ancora Roma, un rimpallo favorisce Zaniolo, che viene pero’ murato da Carboni. I ritmi di gara in questa fase tuttavia non sono affatto sostenuti ed il Cagliari riesce così a difendersi con ordine, senza rischiare granchè. Al 25′ poi i giallorossi tornano a farsi pericolosi in avanti su palla da fermo: Pellegrini calcia, Zaniolo fa da sponda e Cristante di testa conclude alto. Si arriva così alla mezz’ora di gara con la Roma al piccolo trotto, nel tentativo blando di creare insidie all’attenta retroguardia isolana. Al 33′ poi altra occasione per i giallorossi, Karsdorp crossa sul 2° palo per Abraham, che va a svettare, ma viene ostacolato all’ultimo da Ceppitelli, bravo a rifugiarsi in angolo. La Roma inizia ora a salire d’intensità e due minuti dopo ecco una nuova palla-goal: stavolta è Viña a crossare insidioso in mezzo, Cragno esce e respinge addosso all’accorrente Abraham, ma all’inglese non riesce la ”fotografia”, il pallone non entra ed il Cagliari si salva. Ci prova poi anche Zaniolo a mettere in mezzo un altro pallone velenoso, ma Cragno in presa alta chiude tutto. Il primo tempo si chiude con una percusssione di Likogiannis sulla sinistra per il Cagliari (con Veretout che chiude in corner, rischiando qualcosa) e con una conclusione in pieno recupero di Zaniolo per la Roma, con il talento giallorosso che ci prova dalla distanza (sinistro che si spegne a lato).
SECONDO TEMPO – Dalla tribuna Mourinho ordina: fuori Mkhitaryan e dentro El Shaarawy, Sacramento in panchina esegue. Si fa intanto male Abraham, che riceve un colpo da Ceppitelli. Nulla di grave per fortuna per l’attaccante. Il primo affondo della ripresa è dei padroni di casa, con Joao Pedro che cerca l’inserimento di Pavoletti, ma Rui Patricio capisce tutto ed esce ad anticipare l’ex attaccante del Napoli. Leonardo di rifà però con gli interessi al 52′: Marin crossa dalla sinistra, Viña fa buco, Bellanova invece fa sponda e Pavoletti è lì, da attaccante rapace d’area, pronto a colpire per il vantaggio del Cagliari. La Roma accusa il colpo e quattro minuti dopo la squadra di Mazzarri ha anche la palla del 2-0: Punizione di Likogiannis per Joao Pedro, con Rui Patricio che salva sul 1° palo sul tiro del brasiliano, tenendo a galla i suoi. Nella Roma prova intanto a mettersi in luce El Shaarawy: il Faraone ci prova in acrobazia al 56′, ma la palla esce a lato. Entra intanto in campo anche il primo 2003 della storia romanista: è Felix Afena Gyan, direttamente dalla Primavera giallorossa, che lo ha scovato in Ghana. Proprio Gyan si dimostra fin dalle prime battute assai intraprendente e dalla corsa sciolta: una buona notizia per Mou. In campo intanto c’è però una gara da recuperare ed il Cagliari non ha nessuna voglia di farsi rimontare. Al 59′ poi Pavoletti si ritrova tutto solo con un rigore in movimento da calciare, ma Rui Patricio salva ancora la Roma sul tiro dell’attaccante. Lo stesso Pavoletti per farsi perdonare l’errore va poi a fare anche il difensore sul debuttante Gyan, ben appostato a centro area. In questa fase la Roma sale di tono e di ritmo, perchè realizza che non c’è più un minuto da perdere se vuole recuperare dallo svantaggio. Ecco allora arrivare un colpo di testa di Zaniolo (fuori) e poi al 67′ una grande occasione con Pellegrini, che su cross di Karsdorp calcia sulla traversa, col pallone che scende poi sulla riga e non entra. Ci prova anche Mancini, ma la palla è ancora fuori di poco. Quando poi la Roma sembra ormai sul punto di cingere d’assedio la porta di Cragno, ecco che a 20′ dalla fine la squadra di Mazzarri ha invece l’opportunità per chiudere definitivamente i conti coi giallorossi: il solito indomabile Pavoletti ci prova di testa a tuffo sul 1° palo e Rui Patricio, in grande giornata, salva ancora la porta con un grandissimo intervento che tiene in partita la Roma. Goal sbagliato, goal subìto, un minuto dopo la squadra capitolina pareggia: Pellegrini calcia dall’angolo ed Ibañez la schiaccia di testa per l’1-1 che rimette tutto in gioco al 71′. Galvanizzata dalla rete, la Roma a questo punto ci crede e dopo 7 minuti perfeziona il sorpasso: Pellegrini calcia una grandissima punizione dal limite dell’area ed il pallone passa sopra la traversa e va ad infilarsi lì dove Cragno non può arrivare. E’ il tripudio della Roma, con Lorenzo che per festeggiare si leva anche la maglietta sotto il settore ospiti. Per gli ultimi dieci minuti, Mazzarri si affida a Oliva ed all’ex laziale Keita Baldè, nel tentativo di riacchiappare almeno un punto. Sacramento invece manda in campo Calafiori per Zaniolo: è il segnale che è l’ora delle barricate. I padroni di casa ci provano nel finale con Marin e con Zappa, ma Rui Patricio chiude ogni varco ed al 96′, nell’ultimo minuto di recupero concesso da Pezzuto, lo stesso Rui Patricio scrive definitivamente la parola fine, uscendo su Joao Pedro e facendo tirare un bel sospiro di sollievo ai tifosi romanisti. Ed ora testa al Milan, domenica si fa sul serio…