La Roma di Mourinho supera di misura il Torino per 1-0 grazie al goal decisivo di Abraham al 32′. Per il resto, c’è da dire che sul piano del gioco i giallorossi hanno invece prestato spesso il fianco al palleggio dei granata, non disputando certamente la miglior prestazione dell’anno. Va pero’ anche detto che, pur ponendosi in una posizione di subalternità contro la squadra di Juric sul piano del possesso palla, proprio la ritrovata tenuta difensiva è invece una delle note positive della giornata giallorossa: al di là di qualche tentativo, il Torino infatti non è riuscito praticamente mai ad impensierire sul serio Rui Patricio, e questo anche e soprattutto grazie all’atteggiamento da squadra unita di tutta la Roma. Abbiamo visto persino un giocatore come Zaniolo andare a chiudere in un paio di circostanze come se fosse l’ultimo terzino sulla faccia della terra. Insomma, il ripiegamento di El Shaarawy contro il Genoa ha fatto scuola, e Mourinho naturalmente non può che godersi questa ritrovata difesa ”di” squadra e ”da” squadra.
Per la gara dell’Olimpico Mourinho cambia ancora e vara il 3-5-2 con Smalling come perno difensivo, mentre a centrocampo El Shaarawy è confermatissimo come esterno di sinistra. In mezzo poi largo a Pellegrini, Darboe e Mkhitaryan, con davanti il tandem delle meraviglie Zaniolo-Abraham. Sull’altro fronte Juric se la gioca a specchio, con un centrocampo di grande sostanza e tecnica, mente davanti a pungere ci sono Brekalo e Belotti.
PRIMO TEMPO – Al fischio di Chiffi è la Roma in avvìo a dare l’impressione di voler ”fare” la partita, ma si tratta appunto solo di un’impressione, perchè ben presto emerge chiaro come quella che si apre davanti è una partita che si svilupperà invece tutta sui binari della lotta a centrocampo e dell’equilibrio. La prima occasione arriva al 10′ e se la procura Praet: l’ex doriano calcia da fuori e Rui Patricio para a terra. Al quarto d’ora una brutta notizia per la Roma: Pellegrini accusa un problema muscolare ed è costretto ad uscire, al suo posto c’è Carles Perez. Non cambia invece nulla sul piano del gioco, che si mantiene sempre molto ”maschio” e spezzettato. A risentirne naturalmente è lo spettacolo. Bisogna attendere allora il 20′ per vedere la seconda palla goal della giornata, ed è ancora di marca granata, firmata Praet: Singo crossa dalla destra ed il belga stavolta si butta di testa a tuffo, ma Rui Patricio para ancora. Ci prova poi anche Pobega 4 minuti dopo, ma la sua conclusione è alta. C’è certamente più Torino, che Roma in questo momento in campo, con la squadra di Mou che si limita a tenere a bada il palleggio avversario. Prova a farsi vedere anche Vojvoda, sul cui cross la Roma si rifugia in angolo. Sugli sviluppi del corner poi tocca al Gallo calciare in porta, ma Rui Patricio la mette nuovamente in angolo. La Roma fa una gran fatica ad uscire dalla propria metà campo, tutto lascia pensare che il forcing del Toro di lì a poco farà crollare il fortino giallorosso, ed invece succede l’imprevedibile: Mkhitaryan, fino a quel momento praticamente spettatore non pagante, si accende improvvisamente su una ripartenza e con una gran palla filtrante in verticale serve Abraham, bravo poi a colpire a rete per l’1-0 della Roma al 32′. La Roma dimostra appieno tutta la sua letalità anche 4 minuti dopo, quando Zaniolo serve El Shaarawy e Buongiorno lo tira giù in area: è calcio di rigore e Chiffi prontamente indica il dischetto, con la Roma che può già virtualmente chiudere la partita. C’è però un grosso ”ma”: prima dell’esecuzione del penalty (con Veretout assente, sul dischetto va Abraham), c’è però da attendere la convalida del Var, e questa convalida tarda ad arrivare, facendo innervosire tanto Milinkovic-Savic, quanto lo stesso Abraham, con l’inglese che per stemperare la tensione si mette a giochicchiare col pallone. Alla fine, dopo quasi 5 minuti di attesa snervante, Chiffi comunica l’annullamento del rigore, per un fuorigioco antecedente di Abraham. L’episodio scuote la gara, che negli ultimi minuti del primo tempo si fa vibrante: prima è la Roma a mordere sulla combinazione El Shaarawy-Carles Perez, ma il Torino si rifugia in angolo. Poi dal corner lo stesso Perez trova la testa imperiosa di Abraham, a cui fa da specchio il bel salvataggio di Milinkovic-Savic. Nei 6 minuti di recupero assegnati da Chiffi poi è il Torino a farsi vedere prima con Lukic e poi con Belotti, ma la Roma non rischia granchè.
SECONDO TEMPO – Juric si gioca i secondi 45′ con Zima al posto di Djidji. Per il resto, solito copione in campo, col Torino a fare la partita e la Roma a fare da muro, sia metaforicamente, che fisicamente, respingendo col corpo i tentativi dei granata. Al 55′ ci prova Brekalo a far partire una bordata da fuori, ma Rui Patricio para in due tempi. La squadra di Juric ci prova ad attaccare a pieno organico, alla ricerca del pari, ma la squadra di Mou si difende con ordine e determinazione, lasciando di fatto le briciole ai piemontesi. Al 65′ poi i capitolini tornano a farsi vedere in avanti, Zaniolo è bravissimo nell’andare a recuperare un pallone ai difensori avversari e nel tirare di prima intenzione, ma sulla sua strada capita El Shaarawy a fare da muro involontario ed il Torino la sfanga. Due minuti dopo il Faraone prova a farsi perdonare, ma la sua conclusione è alta. Ora la Roma riesce a tenere di gran lunga meglio il campo rispetto alla prima frazione. Poco prima dell’ultimo quarto d’ora di gara Zaniolo va via in verticale, punta l’area avversaria e viene steso, ma per Chiffi non c’è nulla e lascia giocare, tra le proteste dell’Olimpico. Al minuto 77 Juric si gioca il tutto per tutto: dalla panchina pesca Baselli, Pjaca e Zaza per Buongiorno, Praet e Vojvoda. Come se non bastasse, due minuti dopo anche Belotti alza bandiera bianca ed al suo posto entra l’ex romanista Sanabria. Si entra così negli ultimi caldi minuti di una partita sempre sul filo. A 6 minuti dalla fine Abraham manda in porta Zaniolo, ma il tiro del Golden Boy è fuori. E’ l’ultimo lampo offensivo dei padroni di casa, prima del forcing finale dei granata: all’89’ Zaza raccoglie un pallone vagante in area e cerca l’acrobazia, ma non trova la porta; nei 3 minuti finali di recupero il Toro usufruisce poi di due calci di punizione, ed in entrambi sale all’attacco anche il portiere, ma le due potenziali occasioni non portano di fatto a nulla, perchè la Roma si dimostra solida ed impenetrabile. Finisce con la vittoria della Roma, con i giallorossi che tengono il passo delle prime e guadagnano punti su Milan, Lazio e Juve.