E’ la serata del riscatto della Roma: i giallorossi battono 3-1 lo Young Boys e conquistano la certezza del primo posto nel passaggio alla fase successiva dell’Europa League, relegando così la trasferta di Sofia di giovedì prossimo ad una serata di totale relax per la squadra di Fonseca. Dopo la mazzata di domenica rimediata dal Napoli, non era facile per i giallorossi rialzarsi subito e riprendere a marciare come se nulla fosse, ed invece la Roma in questi giorni si è guardata negli occhi ed ha fatto fronte comune per uscire in fretta dal momento di difficoltà. D’accordo, non basta una vittoria contro i non eccelsi svizzeri per dimenticare del tutto lo scivolone napoletano, tuttavia i segnali sono chiari e starà alla squadra capitolina confermarli poi già da domenica contro il Sassuolo. Per la gara di coppa Fonseca cambia ancora il suo 11 titolare, con Pau Lopez che torna tra i pali, mentre in difesa tra gli infortunati recupera solo Ibañez, col brasiliano che va a fare reparto con Cristante e Juan Jesus. A centrocampo poi sulla destra la spunta Bruno Peres, col diciottenne Calafiori a sinistra ed in mezzo la coppia di registi Villar-Diawara. In avanti poi largo al trio spagnolo, con Carles Perez e Pedro ad agire alle spalle di Borja Mayoral. I gialloneri di Seoane se la giocano invece col 4-3-3, con Fassnacht e Ngamaleu a svariare in avanti, a supporto di Nsame.
PRIMO TEMPO – La partita prende il via al fischio del croato Jovic e giù al primo minuto Calafiori si fa subito vedere col suo sinistro da fuori, ma la palla esce di pochissimo sul 2° palo. Si fanno poi male in uno scontro aereo Villar e Nsame, per fortuna però i due hanno letteralmente la testa dura e dopo poco possono riprendere a giocare. All’8′ Bruno Peres comincia a farsi vedere direttamente da calcio di punizione: il brasiliano calcia molto bene sopra la barriera, ma Von Ballmoos respinge in angolo e salva lo Young Boys da una precoce capitolazione. Al 14′ Pedro sfodera un grandissimo lancio per Carles Perez, che aggancia benissimo in area e calcia con l’esterno sinistro, ma la palla esce di pochissimo. La pressione della Roma è costante, così lo Young Boys va in difficoltà e due minuti dopo perde palla a beneficio di Villar, che è bravissimo a trovare Mayoral per una pronta ripartenza, l’attaccante serve poi Pedro, il cui sinistro sul 1° palo chiama alla respinta in due tempi Von Ballmoos. La pressione dei padroni di casa porta al tiro nell’azione successiva anche Borja Mayoral, che ci prova dalla distanza, ma Von Ballmoos para ancora, stavolta con un intervento a terra. Per evitare di fare la fine del topo quando gioca col gatto, lo Young Boys tenta al 26′ di uscire dal proprio guscio, ma Fassnacht è in posizione di offside sul lancio di Nsame e l’arbitro correttamente ferma tutto. Sul cambio di fronte che ne nasce poi Pedro arriva in zona-goal, ma si fa anticipare all’ultimo da Lefort e Von Ballmoos ha vita facile nell’intervenire. La Roma sembra tranquillamente padrona della situazione, ma a volte la troppa sicurezza crea danni, ed infatti al 34′, al primo vero tiro in porta, lo Young Boys passa inaspettatamente in vantaggio: Nsame riceve un lancio dalle retrovie, entra in area, dribbla come un pivello Cristante e col sinistro batte a rete per lo 0-1. Mirante in uscita tocca il pallone, ma non può fare nulla per evitare la rete. E’ la spietatezza del calcio, ma tant’è: lo Young Boys a questo punto prova ad amministrare il pallone, nel tentativo di arrivare indenne all’intervallo. La Roma dal canto suo si riporta invece con determinazione in avanti. Al 43′ Calafiori va all’uno-due con Mayoral e poi calcia in porta, ma Von Ballmoos para. Il forcing giallorosso si intensifica negli ultimissimi minuti del primo tempo ed al 44′ Mayoral manda per aria i progetti di gloria degli svizzeri: è un’azione tutta spagnola con Carles Perez che va via centralmente con una penetrazione, Pedro calcia dalla sinistra, Von Ballmoos respinge come può e Borja Mayoral è lì appostato da centravanti d’area, pronto all’inzuccata del tap-in che vale l’1-1 e che ridà serenità alla Roma.
SECONDO TEMPO – Fonseca va sul sicuro e decide di giocarsi la ripresa senza Ibañez, appena rientrato dall’infortunio: al suo posto entra Spinazzola, con l’ex atalantino che va a fare il centrale difensivo, mentre Calafiori rimane saldo a sinistra. Esce anche Pedro, dentro Mkhitaryan. Proprio ”Miki” al 55′ si mette in mostra con una gran botta di sinistro, ma Von Ballmoos vola e respinge la conclusione dell’armeno. Arriva intanto anche il primo cambio per gli ospiti, esce Rieder ed entra Sierro. Al 58′ poi la gara svolta nuovamente: Carles Perez calcia una punizione dalla trequarti, lo Young Boys prova a rimettere la palla fuori dalla zona calda, ma la squadra di Seoane non ha fatto i conti con Calafiori, che al terzo tentativo personale (ed alla terza da titolare…) fa centro, e che centro…: il giovane e promettentissimo esterno sinistro della Roma fa partire una cannonata col mancino da fuori area ed il pallone schizza sotto il ”sette”, imparabile per Von Ballmoos, e probabilmente anche per chiunque altro. Roma 2, Young Boys 1, il verdetto del campo torna a piacere a Fonseca, che era stato chiaro con i suoi alla vigilia: il tecnico voleva fortemente la vittoria ed il primo posto nel girone, e la squadra sul campo risponde bene. A questo punto del match, con mezz’ora da giocare ed il punteggio che sorride, Fonseca decide di dare un pò di minutaggio a Dzeko e Pellegrini, escono Mayoral e Villar. Quindi, dopo un tentativo dalla distanza di Carles Perez e parato dal portiere, scatta l’ora anche di Fazio, che rileva Cristante. Se i cambi della Roma servono più che altro per far rifiatare qualcuno, gli avvicendamenti in casa Young Boys servono invece per cercare di rientrare nel match: ecco allora in campo Gaudino ed Elia per Aebischer e Garcia. A mettersi tuttavia in mostra nell’immediato è ancora la squadra di casa, con Carles Perez che va via con un bello spunto e calcia, ma la difesa giallonera si rifugia in corner. Non contento degli effetti raggiunti, Seoane nell’ultimo quarto d’ora inserisce anche Mambimbi e Siebatcheu per potenziare l’attacco ed all’80’ proprio Mambimbi va via in area e calcia col sinistro, ma la palla è alta. Ci pensa la Roma allora a far vedere agli avversari come si segna: all’81’ Dzeko sventaglia sulla destra e pesca Bruno Peres, il brasiliano va all’uno-due col quasi omonimo Perez prima di crossare in mezzo, la difesa svizzera prova ad allontanare e Dzeko è lì, nel cuore dell’area, pronto a battere al volo per il 3-1 che chiude definitivamente la partita. Gli ultimi minuti servono ormai solo a fare un pò di accademia, ma al focoso Camara tutto questo evidentemente non interessa, fatto sta che all’82’ rifila un pugno di reazione a Mkhitaryan e finisce anzitempo negli spogliatoi per rosso diretto, con Diawara che tenta (vanamente…) di calmare il compagno di nazionale. Finisce con la Roma che chiude in carrozza, forte dei 2 goal di vantaggio e della superiorità numerica in campo. Ed ora testa al Sassuolo…