La Roma di Mourinho dimostra di saper voltare presto pagina dopo il malrovescio nel derby e ritrova dunque il sorriso in Conference League con un 3-0 agevole al Zorja Luhans’k che proietta i giallorossi da soli in testa al girone. Di El Shaarawy, Smalling ed Abraham le tre reti romaniste, col Faraone a rompere subito gli indugi al primo tiro in porta in apertura di gara e con gli altri due goal che hanno invece chiuso definitivamente i giochi tra il 66′ ed il 68′.
Per la sfida alla Slavutic Arena di Zaporizzja, Mourinho cambia diversi protagonisti rispetto alle ultime uscite: la difesa è totalmente inedita, con Ibañez spostato a destra e Kumbulla-Smalling coppia centrale, mentre a sinistra c’è un’altra conferma per Calafiori. In mediana poi si rivede Darboe, al debutto stagionale, mentre sulla trequarti ci sono Carles Perez, Pellegrini ed El Shaarawy, con Shomurodov punta di riferimento. Per quanto riguarda invece lo Zorja, Skrypnik conferma il suo 4-3-3 con davanti Kabaiev, Gromov e l’iraniano Sayyadmanesh.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio del portoghese Godinho ed al primo affondo la Roma è già avanti: è il 7′, Darboe decide di far vedere subito a Mourinho di che pasta è fatto e serve una grandissima palla filtrante ed in verticale per El Shaarawy, che si fa trovare pronto all’appuntamento, dribbling al portiere e palla in rete per il vantaggio dei giallorossi. Il goal a freddo taglia le gambe allo Zorja e la Roma dal canto suo non dimostra poi di volersi sforzare troppo alla ricerca della goleada: ne esce una gara su ritmi assai blandi, in cui alla squadra di Mou basta fare davvero il minimo sindacale per portare a casa i 3 punti. Al 17′ ci prova Gromov a scuotere i suoi ed a dare qualche pensiero alla Roma, ma la sua conclusione dal limite diventa poco più che un passaggio per Rui Patricio. Nella Roma invece il più voglioso di segnare ed il più intraprendente è ancora El Shaarawy: il Faraone ci prova al 22′ con un bel tiro a giro, ma Matsapura respinge in tuffo; la scena si ripete poi simile 6 minuti più tardi, col portiere ucraino ancora una volta reattivo nello sventare la minaccia faraonica. Poco prima della mezz’ora prova poi ad accendersi Pellegrini: il numero 7 giallorosso prima manda al tiro Shomurodov, ma Matsapura si salva in angolo; quindi, proprio direttamente dal corner che ne nasce, Lorenzo prova con una parabola velenosa dalla bandierina a beffare il portiere avversario, ma la palla finisce alta. Senza altri grossi sussulti, il primo tempo si chiude su una giocata individuale del solito El Shaarawy: l’ex fantasista del Milan ci prova dal limite dell’area con uno dei suoi tiri carichi di effetto, ma la palla finisce alta.

SECONDO TEMPO – La seconda frazione parte esattamente con lo stesso copione, col Faraone giallorosso ancora protagonista: stavolta Matsapura riesce all’ultimo a chiuderlo in uscita ed a spazzare via il pallone. Visto che sull’altro fronte invece Rui Patricio finora è praticamente uno spettatore non pagante, al 54′ ci pensa allora Smalling a mettergli un po’ di apprensione con un retropassaggio rischiosissimo ai confini dell’autorete, ma il portiere della Roma si dimostra reattivo e col petto interviene ed evita patatrac. L’episodio ringalluzzisce però i padroni di casa e Sayyadmanesh prova con un cross velenoso a creare insidie, ma nessun compagno coglie l’opportunità ed il pallone sfila via. Al 57′ poi il baby-professore Darboe torna a dare lezioni in mezzo al campo: il gambiano serve un pallone delizioso in profondità a Carles Perez, ma lo spagnolo si dimostra tuttavia meno freddo di El Shaarawy nel primo tempo, ed infatti Matsapura può respingere e tenere a galla i suoi. Scoccata l’ora di gara e col punteggio ancora potenzialmente aperto, Mourinho chiama dalla panchina Abraham e Zaniolo e fa riposare Shomurodov e Carles Perez. Rimane invece ancora saldamente in campo Ebrima Darboe e Mou fa bene a dare fiducia al ragazzo: al 64′ proprio Darboe va via con una bella azione personale, dribbling e tiro di sinistro e Matsapura para. Peccato, il goal sarebbe stato il giusto premio ad una signora prestazione. Ci prova poi anche Tammy Abraham a scrivere il proprio nome sul tabellino, l’inglese si inserisce molto bene sul primo palo e calcia da posizione defilata, trovando il palo. Ormai però il raddoppio romanista è nell’aria: trascorrono infatti solo due minuti ed al 66′, su calcio d’angolo, Cristante prolunga in mezzo il pallone di Pellegrini e Smalling è lì, pronto a centro area a colpire di testa per lo 0-2. La Roma a questo punto gonfia il petto e due minuti dopo puntuale arriva anche il tris: Zaniolo e Pellegrini confezionano insieme un bel fraseggio in velocità, un difensore ucraino prova a mettersi in mezzo, ma finisce in realtà per aiutare la Roma, con un rimpallo che innesca Abraham e per l’ex Chelsea è un gioco da ragazzi mettere dentro il suo 2° centro in due gare di Conference. Per dare nuova linfa agli ultimi 20 minuti di una partita che non ha più storia, Mou fa allora entrare Diawara, Villar e Borja Mayoral, mentre Skrypnik butta nella mischia Zahedi e Lunov. Ed i nuovi protagonisti provano a dare un senso al loro ingresso: Villar impegna da fuori Matsapura, mentre Zahedi tenta su punizione di trovare il goal della bandiera, ma la palla finisce alta di poco. Ci prova anche Mayoral a mettersi in luce agli occhi di Mou nel finale, ma lo spagnolo prima viene murato dalla difesa avversaria e poi sul secondo tentativo spara alto. A partita ormai archiviata ed a tempo ampiamente scaduto, i padroni di casa hanno poi l’occasione per bucare Rui Patricio, ma il portoghese non ci sta a vedere sfumare il suo cleen sheet e, con l’aiuto di Calafiori, sbroglia la matassa e chiude ufficialmente il match. Finisce 3-0 per la Roma, con i giallorossi che volano a quota 6 nel girone, primi da soli. Lo Zorja Luhans’k obiettivamente è poca cosa, all’Empoli la prova del 9 per verificare il riscatto della Roma…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.