Nella settimana più nera e complicata, con l’esonero di De Rossi, l’arrivo di Juric, le dimissioni della Souloukou e la contestazione della Curva Sud, la Roma inaspettatamente rinasce: i giallorossi infatti escono dalla serata surreale dell’Olimpico con la prima agognata vittoria di questo campionato iniziato male e proseguito tra mille polemiche. Stasera pero’ il campo ha finalmente parlato chiaro e con una voce squillante: 3-0 all’Udinese che fino a ieri era la capolista in solitaria del nostro campionato. Una vittoria larga e convincente firmata Dovbyk-Dybala-Baldanzi contro un’Udinese meno incisiva del solito, che tuttavia ha trovato la strada in salita anche grazie alla squadra di Juric: Ivan è stato infatti capace in soli quatro giorni di mettere su un’undici quadrato, aggressivo e compatto. Insomma, comunque la si pensi sull’esonero di De Rossi, non si può non notare con piacere che l’inserimento dell’ex tecnico del Toro è iniziato davvero bene, in attesa ovviamente di vedere altre conferme nelle prossime settimane. Eh sì, perchè per la Roma non era affatto facile vincere quest’oggi, visto il clima velenoso che aleggia su Trigoria, con la Sud sul piede di guerra e che per protesta è entrata solo alla mezz’ora, dopo 29 minuti di silenzio surreale. Tuttavia la squadra di Juric ce l’ha fatta e, nonostante il tifo contro ed i fischi abbondanti ricevuti, è uscita dalle sabbie mobili ed ha finalmente vinto la sua prima gara.

Per la sua prima Roma Juric disegna il 3-4-2-1 con Angeliño confermato tra i centrali, mentre le fasce sono di competenza di El Shaarawy e Çelik. In mezzo al campo poi conferma importante per Pisilli, al fianco di Cristante, mentre davanti ci sono Pellegrini e Dybala a supporto del centravanti-faro Dovbyk. Sull’altro fronte, Runjaic se la gioca a specchio, con Brenner e Thauvin dietro a Lucca.

PRIMO TEMPO – Dopo un minuto di silenzio per commemorare Toto’ Schillaci, eroe delle Notti Magiche, la gara prende il via agli ordini di Feliciani, ma c’è un’aria pesantissima sull’Olimpico, con la Sud vuota e con sonanti fischi alla lettura della formazione giallorossa: gli unici a risparmiarsi le bordate sono Pisilli, El Shaarawy, Dybala e Dovbyk. I giocatori più ”beccati” dal tifo sono Pellegrini, Mancini e Cristante, mentre invece gli unici cori che si levano sono per De Rossi. Poi finalmente la parola passa al campo e già al 2° giro di lancette El Shaarawy si ritrova un bel pallone in area, ma la difesa bianconera prontamente si chiude. La Roma appare in avvio timida ed impaurita, mentre nella Sud vuota si legge chiaro uno striscione di condanna verso la Società. Dovbyk prova poi a riportare l’attenzione sul rettangolo verde con un tiro su invito di Angeliño, ma Okoye para in due tempi. Al quarto d’ora è poi El Shaarawy a trovare la testa di Mancini, ma la palla esce di poco. La risposta dell’Udinese non si fa attendere: un minuto dopo Thauvin crossa, Svilar la smanaccia in modo impreciso ed Ehizibue si ritrova sul piede il pallone del possibile vantaggio che affosserebbe definitivamente la Roma, ma per fortuna dei giallorossi l’esterno non è un cecchino in area di rigore e finisce così per ciabattare fuori, sprecando un’incredibile occasione. Goal mangiato, goal subìto, il vecchio adagio del pallone funziona ancora: al 19′ El Shaarawy serve un bel pallone in area a Dovbyk, che calcia in diagonale e col suo sinistro trafigge Okoye sul palo più lontano. E’ il primo goal del gigante ucraìno qui all’Olimpico. La risposta del tifo romanista è un coro per De Rossi. Una volta avanti, la Roma continua a far girare palla, con l’Udinese che resta a guardare. Poco prima della mezz’ora poi una sbavatura di Kabasele potrebbe costare carissima a Runjaic, con Dovbyk che calcia subito dal cuore dell’area, ma senza trovare la mira giusta. Entra intanto anche il settore più caldo del tifo romanista, al grido di ”Mercenari” e di ”Tifiamo solo la maglia”. Çelik intanto manda fuori al volo su cross di Angeliño, mentre Pellegrini si prende una razione extra di fischi dopo una sua conclusione sbagliata. Nel finale del primo tempo è la squadra friulana a far girare palla, tuttavia le occasioni sono tutte di parte casalinga: Dybala da posizione laterale manda alto (41′), mentre El Shaarawy allo scadere conclude dalla distanza una lunga azione di squadra, ma Okoye para senza problemi. Si va così all’intervallo con i soliti fischi ed i soliti cori per il Grande Assente, DDR.

SECONDO TEMPO – Runjaic vede che la sua creatura quest’oggi non gira come dovrebbe e così si gioca la ripresa con Davis al posto di Lucca. La Roma pero’ non ha nessunissima intenzione di far tornare in campo l’avversaria, così al terzo giro di lancette Dovbyk recupera palla e la gioca subito in area per Dybala, che viene toccato da Bijol: è calcio di rigore e dagli undici metri la Joya trasforma con potenza e precisione, è 2-0. Il raddoppio non placa la contestazione della Sud, che continua imperterrita, tuttavia è anche vero il contrario: i fischi ed i cori ostili non fermano la voglia di rinascita della Roma, che va vicina anche al terzo goal con Cristante, fermato per due volte da dentro l’area da Okoye. Lentamente inizia poi ad uscire anche l’Udinese: prima Davis ci prova in spaccata, poi è Brenner a tentare la conclusione da fuori, pallone alto in entrambi i casi. Al 58′ ancora friulani all’attacco: Kamara scende sulla sinistra, Thauvin fa da raccordo ed Ekkelenkamp spara alto. La Roma a questo punto prova a gestire e Juric effettua il suo primo cambio, fuori l’applaudito Pisilli e dentro il fischiato Paredes. Davis intanto prova a giocare di fisico ed in solitaria, ma all’ultimo viene chiuso dalla difesa romanista. Per dare la scossa agli ospiti poi entrano anche Lovric e Zemura ed in effetti al 66′ gli ospiti confezionano una grossissima palla-goal: in contropiede Davis serve Brenner, che a sua volta rova Thauvin, tiro dell’ex Marsiglia e Svilar ci mette del suo, volando e salvando la propria porta con l’aiuto del palo. Per gli ultimi 20 minuti poi Juric leva Pellegrini e punta su Baldanzi, con l’ex Empoli  che ringrazia subito il suo nuovo allenatore col goal del 3-0 finale: Tommaso va all’uno-due in velocità con Dovbyk, il pallone torna a Baldanzi, che poi batte Okoye al 70′. Nel finale Runjaic si affida anche a Tourè e Solavilla, ma ormai c’è ben poco da fare, i tentativi di Thauvin e Brenner non fanno che il solletico a Svilar, ed anzi è semmai la squadra di Juric ad andare vicina al poker con Dovbyk, che per la verità la rete la gonfia anche con un bello ”scavetto”, ma l’attaccante parte da una posizione di chiaro offside. Nel finale entrano poi anche Hermoso, Konè e Soulè, con l’ex Juve che prova anche lui ad entrare tra i marcatori, ma senza fortuna. Dall’altra parte invece, prima del fischio finale, Tourè va via di forza in area, ma poi calcia malamente a lato. Finisce col 3-0 sonante della Roma, anche se il clima al fischio finale sa più di una sconfitta, con il tradizionale ”Grazie Roma” che viene messa quasi in sottofondo, mentre a rimbombare sono i fischi della Sud ai propri giocatori, mentre si sente fortissimo il coro per De Rossi…

 

Articolo precedenteLa Roma si perde nel finale, a Genova è 1-1
Articolo successivoLa vittoria sfuma ancora nel finale, col Bilbao è 1-1
Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.