Finisce 1-1 tra Servette e Roma per la quinta giornata di Europa League: i giallorossi vanno in vantaggio con Lukaku al 21′, ma poi in apertura di ripresa Bedia fa abbassare la cresta ai capitolini col goal del pari che di fatto condanna con molta probabilità la Roma ai playoff contro una ripescata della Champions League. A onor del vero, non sarebbe cambiato molto per la squadra di Mourinho neanche in caso di successo a Ginevra, visto il contemporaneo successo in extremis dello Slavia sul campo dello Sheriff, tuttavia le troppe occasioni fallite dai giallorossi soprattutto nel secondo tempo e la mancanza di carattere in alcuni elementi hanno comunque contribuito a togliere il sorriso a Mou molto più di quanto non abbia fatto Bedia col suo goal. La Roma insomma questa sera aveva tutte le carte in regola per portarsi a casa il bottino pieno, ma così non è stato, ed alla fine quello che conta è sempre il punteggio finale…
Per la trasferta ginevrina Mou conferma il 3-5-2 con Svilar solito portiere di Coppa, mentre in difesa lo Special One risparmia Mancini ed arretra Cristante, con Bove a prendere il posto di Bryan e con Aouar dall’inizio al posto di Pellegrini. Sulle fasce ci sono poi Çelik ed El Shaarawy, mentre davanti si va sul sicuro con la coppia Lukaku-Dybala. Per quanto riguarda invece il Servette, Weiler disegna un 4-4-2 compatto, con davanti la coppia formata da Bedia e Kutesa.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio del polacco Stefanski ed è il Servette a dirigere le operazioni: al 6′ arriva anche la prima conclusione dei granata, Kutesa calcia da fuori, ma manda abbondantemente alto. Un minuto dopo ancora Servette: Tsunemoto spara in diagonale dalla distanza, Svilar si salva mandando a lato di poco. La Roma in avvio fatica a contenere l’avversario, che infatti puntuale si ripresenta al tiro: ci prova Cognat da fuori area, ma non trova la porta (10′); due minuti dopo ancora un altro attacco dei padroni di casa: Bolla la gira in porta da dentro il cuore dell’area e Svilar in due tempi chiude tutto. Al 13′ inizia finalmente a giocare anche la Roma, Çelik la crossa per Bove, che calcia al volo, ma senza trovare la porta. Al 21′ poi arriva anche il vantaggio dei giallorossi: Llorente va via in percussione offensiva, arriva centralmente dentro l’area e serve poi magistralmente Lukaku, il cui sinistro sul 2° palo non perdona per l’1-0 della Roma. Il Servette a questo punto accusa un po’ il colpo ed allora la Roma prova a spingere ulteriormente sull’acceleratore, alla ricerca del raddoppio: El Shaarawy manda in porta Lukaku, il cui tiro pero’ esce alto di poco. Dall’altra parte l’unico sussulto granata è invece affidato ad un tentativo troppo pretenzioso di Cognat, pallone alto. Ormai comunque è la Roma a fare la partita ed al 35′ la squadra dello Special One va anche vicinissima allo 0-2: Dybala apre le danze ed Aouar manda al cross El Shaarawy, ma sull’invito del Faraone nè la Joya, nè Big Rom riescono a farsi trovare pronti e l’occasione sfuma. Il finale del primo tempo è invece tutto di marca svizzera: prima Bolla rientra sul destro e si fa parare il tiro da Svilar (43′), poi proprio allo scadere Kutesa fa partire un grandissimo tiro a giro e Svilar è bravissimo nel volare sotto il ”sette” e nel salvare la Roma. Si va così all’intervallo con la Roma avanti di un goal.
SECONDO TEMPO – L’equilibrio che premia i giallorossi dura tuttavia pochissimo, perchè al primo affondo il Servette pareggia: Stevanovic la crossa dalla destra, Cristante si fa scavalcare dal pallone e Bedia è rapace nel fiondarsi sul pallone e nel calciare in porta col destro per il goal dell’1-1 al 50′. La Roma a questo punto abbozza subito una contro replica sull’asse El Shaarawy-Çelik, ma il pallone del Faraone è troppo lungo ed il Servette si salva. Dopo quasi un’ora di calcio non indimenticabile, Mourinho toglie Aouar ed inserisce Pellegrini, mentre da Tiraspol arriva la notizia del momentaneo vantaggio dei padroni di casa sullo Slavia: il destino sembra dunque essere benevolo verso la Roma, ma è solo un’illusione temporanea, perchè al 63′ Dybala riceve un inaspettato regalo da Rouiller, ma poi da due passi spreca tutto, mandando alto. Weiler intanto inizia comunque a sentire puzza di bruciato ed al 68′ ne cambia due: fuori Bolla e Kutesa, dentro Antunes e Guillemenot. Non ci sono invece altri cambi nella Roma, che ora attacca in maniera serrata: al 72′ Lukaku manda in porta Dybala, ma la Joya stasera non è particolarmente ispirata e Frick di conseguenza ci fa bella figura, parandogli il tiro. La Roma intanto continua ad attaccare col suo giro-palla, anche se l’entusiasmo scema un po’ quando arriva la notizia del pari dello Slavia. A questo punto ai giallorossi serve in modo ancora più impellente una vittoria e Mou per riuscire nel suo intento si affida a Renato Sanches ed a Belotti. L’occasione per riportare la Roma avanti arriva all’87’ sul piede del suo capitano Pellegrini, ma Lorenzo, dopo aver ricevuto un bel pallone da Lukaku, lo spreca malamente, svirgolando a lato da ottima posizione. Si entra così negli ultimi 6 minuti finali di recupero e N’Dicka pensa bene di complicare ulteriormente la vita a Mourinho, rimediando un’ammonizione che per lui, già diffidato ,,vuol dire squalifica certa contro lo Sheriff. A rendere la serata ancora più amara poi, puntuale come una sentenza, ecco arrivare al 95′ il goal-beffa dello Slavia, su rigore, in casa dello Sheriff… La classifica recita ora chiarissimo che la Roma è matematicamente qualificata per la fase successiva dell’Europa League, ma indica anche chiarissimamente che, salvo clamorosi ribaltoni, la squadra di Mou sarà appunto costretta agli spareggi…