Nel dopogara di Bergamo Fonseca è incredulo: non riesce a capacitarsi dell’involuzione della sua squadra nella ripresa, dopo un primo tempo di grandissimo livello: ”Non voglio cercare alibi… E’ difficile spiegare questo cambio di atteggiamento. è difficile capire cosa sia successo oggi: abbiamo fatto un primo tempo con grande intensità. Un primo tempo da guerrieri ed una ripresa da ragazzini… La squadra ha iniziato ad essere poco aggressiva, molto distante: contro l’Atalanta diventa difficile… E’ un problema di atteggiamento: le partite durano 90 minuti, ed una squadra che ha fatto quel primo tempo non può cambiare atteggiamento così… Ilicic? Non abbiamo avuto aggressività su di lui. Ha ricevuto sempre palla libero ed ha fatto come voleva. E’ difficile fermare un giocatore così senza pressione”.
L’allenatore giallorosso difende poi le sue scelte, a partire dai cambi forse un pò tardivi: ”La squadra ha fatto un buon primo tempo, io ho creduto che la squadra potesse continuare così”
Nessun paragone invece col poker incassato dal Napoli qualche settimana fa: ”Sono state partite diverse. Con l’atteggiamento del primo tempo oggi potevamo vincere. Quando si regala una partita così, è difficile vincere”.
Sul terzo goal nerazzurro poi la difesa della Roma non è certo esente da colpe anche individuali, ma Fonseca riconduce tutto ad una sola causa: ”E’ stato più facile per l’Atalanta, senza aggressività…”.
Paulo Fonseca esclude che il cambio di atteggiamento della squadra sia da attribuire al fatto di giocare uno scontro diretto: ”Vogliamo vincerle tutte, oggi eravamo qui per vincerla. Con lo stesso atteggiamento del primo tempo potevamo battere qualunque avversario, ma con questo secondo tempo è difficile, soprattutto contro un avversario forte come l’Atalanta”.
Ecco allora il compito che aspetta Fonseca già dal prossimo allenamento: ”Far capire ai giocatori che questo cambio di atteggiamento non può esserci. Per l’Atalanta nel secondo tempo è stato troppo facile… Senza aggressività non si possono vincere le partite: possiamo lavorare e pensare bene, ma senza aggressività queste gare non si vincono. Se è un problema di mentalità? Può essere”.