La prima Roma del campionato parte maluccio e non va oltre lo zero a zero iniziale contro il Cagliari di Nicola: davvero troppo piccola per essere vera, la squadra giallorossa ha messo in mostra tutti i suoi limiti offensivi, difensivi e di tenuta caratteriale, rendendo ancora più palese quanto questa squadra abbia bisogno di un giocatore come Dybala, in campo stasera solo per gli ultimi venti minuti abbondanti finali. Dall’altra parte invece nulla da dire al Cagliari, che ha iniziato nel migliore dei modi il suo campionato, sfoderando una prestazione di testa e di gambe davvero importante.

Per l’esordio all’Unipol Domus, De Rossi sceglie il 4-3-3 con Çelik ed Angeliño terzini, mentre in mezzo al campo, con Paredes squalificato, ci sono Pellegrini e Le Fèe ai lati di Cristante. Davanti poi rimane fuori Dybala, al centro delle note vicende di mercato: in campo ci sono allora i nuovi acquisti Soulè a destra e Dovbyk al centro, con Zalewski usatp sicuro a sinistra. Per gli isolani invece Nicola sceglie il 3-5-2, con davanti il tandem composto da Piccoli e Luvumbo.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Marinelli e che per la Roma di De Rossi non sarà una passeggiata di salute lo si intuisce subito, perchè dopo soli 54 secondi dal via Piccoli la spizza di testa in profondità per Luvumbo, che si ritrova a tu per tu con Svilar e serve tutta la bravura del belga per neutralizzare in uscita il tiro dell’angolano. Passano poi solo tre minuti ed è Wieteska di testa a mandare alto di poco. La squadra di DDR appare in difficoltà sul giro palla dei rossoblù, bravi a cambiare spesso il gioco da una parte e dall’altra. Al 23′ i padroni di casa tornano a pungere con un tiro-cross velenoso di Azzi, ma Svilar fa ancora buona guardia. Il primo ”squillo” della Roma, se così vogliamo chiamarlo, arriva invece solo alla mezz’ora e senza nessun merito da parte dei giallorossi: Luperto effettua un retropassaggio verso Scuffet e l’ex Udinese sbaglia il controllo, col pallone che rotola rapidamente verso la sguarnita linea di porta, ma l’inatteso vantaggio della Roma viene vanificato dal pronto recupero dello stesso portiere avversario. La Roma prova poi ad approfittare del momento di confusione dei padroni di casa con Soulè e Pellegrini, ma entrambi sbattono contro l’attento pacchetto difensivo rossoblù. Il primo tempo si accende poi nel finale: al 41′ Marin calcia da fuori e Svilar respinge, poi sul capovolgimento immediato di fronte Zalewski la crossa in area per la testa di Dovbyk, che pero’ non trova la porta. E’ il primo ed unico lampo della Roma, che allo scadere della prima frazione torna poi a soffrire: Piccoli ci prova da fuori e manda a lato.

SECONDO TEMPO – L’inizio della ripresa mette in scena invece tutto un altro film: al 48′ Soulè calcia  e costringe Scuffet ad un’impegnativa respinta in angolo, poi un minuto dopo è Zalewski a spaventare il Cagliari con un destro a giro, ma la palla è alta. Ora la Roma è più determinata e prova col suo giro-palla a stanare gli avversari, tuttavia i ragazzi di De Rossi sono anche molto imprecisi nei fondamentali e la squadra di Nicola ringrazia. Al 55′ tuttavia i giallorossi vanno vicinissimi all’1-0: Zalewski crossa dalla sinistra, Dovbyk a centro area fa velo e Pellegrini irrompe e calcia, ma Scuffet para prontamente. Ora è la Roma a fare possesso in mezzo al campo, con il Cagliari che agisce invece di rimessa e Piccoli ci prova da fuori al 58′, ma manda a lato. Un minuto dopo  ancora isolani all’attacco, Luvumbo serve in area Marin, ma l’ex Empoli in acrobazia conclude fuori. De Rossi si gioca intanto il suo primo cambio della stagione: fuori Le Fèe e dentro Baldanzi, nel tentativo di alzare il tasso offensivo. In campo pero’ nel frattempo il più pericoloso dei capitolini è Cristante, che si fa vedere di testa su palla da fermo, ma non trova la porta. Non va meglio poi neanche sul piano difensivo, con Mancini e Ndicka che soffrono le ripartenze e la velocità dei rossoblù. Si arriva così, senza grossi sussulti e con un grande equilibrio, al minuto 69, in cui DDR si convince ad inserire Dybala, fuori Zalewski. Nicola pero’ non sta a guardare e si gioca la doppia carta Adopo-Pavoletti. In campo intanto continua a spingere di più il Cagliari sull’asse Marin-Deiola, ma Svilar in uscita chiude ogni loro velleità. Si entra intanto nell’ultimo quarto d’ora di gara e Mancini prova la sortita offensiva, ma il suo destro sfila fuori sul 2° palo. All’80’ poi si accende anche la Joya e serve un bel cross morbido al centro per Dovbyk, che colpisce una clamorosa traversa, con Scuffet fuori causa, poi Angelino sul tap-in manda definitivamente fuori. Come in una perfetta gara allo specchio, trascorre appena un minuto ed è il Cagliari a rispondere con un’altra traversa: Marin fa partire una bordata da fuori e Svilar la tocca quel tanto che basta a mandare il pallone sul montante alto, poi Piccoli imita anche lui Angeliño e conclude fuori dallo specchio. La partita sembra destinata ormai al pari, ma all’82’ uno scossone irrompe sul match: la Roma si trova in ripartenza con una situazione di tre contro due e Dovbyk calcia in porta col sinistro, Scuffet respinge il tiro dell’ucraino, ma non puo’ nulla sulla respinta sotto misura di Pellegrini, che infila in rete l’1-0. Il tutto viene pero’ reso subito vano per la posizione di offside del capitano romanista. Nel finale la Roma continua a spingere, ma lo fa senza convinzione e soprattutto senza ritmo. De Rossi e Nicola pescano dalle loro panchine Abraham, El Shaarawy e Lapadula, nel tentativo di trovare la stoccata da 3 punti, ma per gli ultimi ”brividi” bisogna attendere il recupero: al 92′ Pavoletti si divora il possibile vantaggio del Cagliari con un destro strozzato sul primo palo, palo (palla fuori), mentre proprio ”sulla sirena”, al 94′ El Shaarawy calcia sulla sinistra ma manda a lato. Finisce con un pari, ed in fondo è giusto così…

Articolo precedenteLa Roma chiude con un k.o: ad Empoli decisivo Niang al 93′
Articolo successivoDebacle-Roma, storica vittoria dell’Empoli all’Olimpico
Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.