La Roma ritrova i 3 punti dopo due passaggi a vuoto ed espugna Firenze di misura per 2-1, col goal vittoria all’88’ di Diawara. Grazie a questo successo, i giallorossi restano dunque in scia del treno – Champions, con Juve ed Atalanta che precedono la squadra di Fonseca di appena due lunghezze. Le cose si sono messe bene per la Roma ad inizio ripresa, quando Spinazzola al volo ha battuto Dragowski. Lo stesso numero 37 giallorosso ha poi disfatto tutto appena 12 minuti dopo, entrando da protagonista involontario anche nella rete del pareggio viola, con una sfortunata autorete. Quando poi ormai la gara sembrava indirizzarsi verso un infruttuoso pareggio, ecco spuntare Diawara per il goal-vittoria dei capitolini: un goal col brivido finale, tra l’altro, visto che Calvarese iniziamente lo aveva annullato per offside, salvo poi tornare sui suoi passi dopo l’analisi del Var. Per la sfida del Franchi, Fonseca può contare sul rientro in difesa di Kumbulla, mentre sulla fascia destra del centrocampo Bruno Peres vince il ballottaggio con Karsdorp. In mezzo si rivede poi Diawara, all’esordio dal primo minuto in campionato: il guineano va a posizionarsi affianco a Veretout, con Villar che va invece in panchina. In avanti, Fonseca va sul sicuro, con Pellegrini e Mkhitaryan a supporto di Borja Mayoral. Per quanto riguarda invece i viola, Prandelli schiera il suo 3-5-2 con la novità a centrocampo di Igor, preferito sulla fascia a Biraghi, mentre davanti ci sono Ribery e Vlahovic.
PRIMO TEMPO – Al fischio di Calvarese, e nel ricordo del doppio ex Astori (a 3 anni dalla sua scomparsa…), la gara prende il via ed a rompere il ghiaccio è Diawara, che al 4′ tenta la conclusione da fuori, ma manda alto, chiudendo così una lunga azione corale della Roma. La squadra giallorossa parte forte e vuole dimostrare prima di tutto a se stessa di aver assorbito bene la sconfitta col Milan. Al 9′ Veretout crossa per Mkhitaryan, ma Dragowski capisce tutto ed esce. Ci prova poi l’armeno con una conclusione dalla distanza, ma l’ex Arsenal non trova la porta. Allo scoccare del 13′ minuto scatta poi il momento di Davide Astori: i giocatori delle due squadre smettono di giocare e parte un appauso sentito di tutti i presenti, nel ricordo del capitano della Fiorentina, che è stato anche difensore della Roma nella stagione 2014-15. Si torna poi alle vicende di campo con la squadra di casa che al 28′ costruisce la sua prima palla-goal: Igor serve in verticale Ribery, che a sua volta manda al tiro Vlahovic, il serbo calcia e Pau Lopez respinge molto bene. La squadra di Prandelli prende allora coraggio ed 8 minuti dopo ci riprova su azione di contropiede: Ribery cerca di servire dalla parte opposta Castrovilli e la Roma da quel lato è scoperta, ma Pau Lopez capisce tutto, esce bene ed anticipa tempestivamente il nazionale azzurro. In campo intanto le entrate ruvide non mancano e nel giro di pochi istanti si fanno male sia Bruno Peres e Mancini nella Roma, che Igor e Ribery tra i viola. La peggio la rimedia però Igor, che al 42′ deve infatti già lasciare dolorante il campo, al suo posto c’è Biraghi. Un primo tempo non ricchissimo di occasioni si chiude con una palla-goal per parte, proprio nei minuti finali: al 44′ Pulgar su punizione dal limite spara alto, mentre un minuto dopo Pellegrini risponde per la Roma con un destro in diagonale dalla distanza, su cui Dragowski risponde presente.
SECONDO TEMPO – Decisamente di un altro tono la seconda frazione, che si apre col vantaggio della Roma dopo soli 3 minuti: Mancini crossa molto bene in profondità per Spinazzola e l’esterno calcia al volo, rubando il tempo a Dragowski e trafiggendolo sul primo palo. Si mette poi ancora peggio per la Fiorentina al 52′, quando anche Castrovilli deve uscire dolorante dal campo: al suo posto entra Kokorin. Non è tuttavia un grandissimo periodo neanche per Mkhitaryan: lo si era già capito contro Benevento e Milan, ma la conferma la si ha anche al 54′, quando il numero 77 scivola e colpisce male, sprecando un buon assist di Veretout. La squadra di Prandelli intanto col trascorrere dei minuti inizia ad organizzarsi ed a salire di tono: al 57′ Ribery calcia in porta e ci vuole l’intervento col corpo di Mancini per fermare il tiro del francese; quindi, allo scoccare dell’ora di gioco ancora Ribery prova a dare forza e pericolosità al gioco offensivo dei toscani e stavolta arriva Spinazzola a dargli un insperato aiuto, con una goffa deviazione dentro la propria porta che vale l’1-1. Se prima buttava male alla Fiorentina, adesso invece la ruota è girata e la conferma arriva infatti pochi istanti dopo, con la notizia dell’infortunio di Veretout, autore di un movimento innaturale nel tentativo di chiudere sul cross di Ribery. La Roma perde così il suo ”tuttocampista”, nonchè l’anima guerriera del suo gioco. Fonseca inserisce allora Pedro, ma è ormai la Fiorentina ad avere in mano il centrocampo. Ai giallorossi non resta allora che la carta del contropiede e proprio su un improvviso ribaltamento di campo Borja Mayoral si ritrova inaspettamante a tu per tu con Dragowski, ma la sorpresa dev’essere evidentemente troppo grande anche per lui, ed infatti lo spagnolo non riesce a fare di meglio che sparare addosso al portiere in uscita, sprecando così una colossale palla-goal. Chi invece raramente spreca un pallone è Franck Ribery: l’ex Bayern prima si fa notare in fase di costruzione nella propria metà campo e poi va lui stesso a rifinire l’azione dalla parte opposta del campo, con un tiro insidioso che esce però fuori. Fonseca prova a ravvivare un pò il suo attacco e toglie lo spento Mkhitaryan, al suo posto c’è El Shaarawy. Tra i giallorossi il più pericoloso resta tuttavia sempre Spinazzola, che evidentemente si sente in colpa per l’autorete e vuole contribuire a riportare su i suoi compagni: Leonardo sulla sua fascia crea continuamente scompiglio e per i difensori viola arginarlo è una faccenda mica da ridere. Peccato solo che il giocatore raramente venga assistito bene dai compagni… Si arriva così ad un quarto d’ora dalla fine con le squadre inchiodate sull’1-1. Kumbulla intanto pensa bene di protestare con Calvarese per un fischio e l’arbitro lo ammonisce, peccato però che l’ex Verona fosse già diffidato… Sulla panchina viola intanto si prepara Borja Valero, esce uno stanchissimo Ribery. A dieci minuti dalla fine Pellegrini, uno dei più propositivi nella Roma, tenta la via del goal con un avvitamento di testa, ma la palla finisce alta. Per gli assalti finali Fonseca inserisce poi forze fresche: ecco allora Karsdorp ed il rientrante Smalling per Bruno Peres e Kumbulla. Pellegrini non ci sta a rassegnarsi ad un altro pareggio dopo gli ultimi risultati negativi, così il capitano tenta la sortita personale, ma Dragowski esce bene su di lui e tiene a galla la Fiorentina. Fiorentina che all’82’ ha poi anche la possibilità di vincere la partita: Vlahovic raccoglie una corta respinta e calcia da dentro l’area, trovando però sulla sua strada un Pau Lopez molto reattivo e bravo a salvare in tuffo la Roma. Sei minuti dopo è invece la Fiorentina a salvarsi per un pelo dalla capitolazione: ancora Pellegrini a dare il là all’azione, El Shaarawy cerca Mayoral a centro area, ma la difesa viola si salva all’ultimo. Tutto sembra ormai volgere verso la fine, ma nessuno in campo ha fatto i conti con la voglia di emergere di Diawara: all’88’ il guineano riceve palla dal ”solito” Spinazzola ed allarga poi sulla destra per Karsdorp, cross basso in mezzo dell’olandese e lo stesso Amadou va a chiudere il triangolo, inserendosi in verticale e battendo sul 2° palo Dragowski per l’1-2 finale. L’esultanza di Diawara viene inizialmente strozzata in gola dalla segnalazione di offside del guardalinee e dal conseguente fischio di Calvarese ma, dopo un’attenta analisi del Var, Karsdorp al momento del cross risulta in linea con Milenkovic e pertanto il goal è assolutamente regolare: Amadou può dunque finalmente esultare, sommerso dagli abbracci dei compagni. Finisce col successo della Roma. Ed ora testa al Genoa…