Da ko ad ok il passo è brevissimo: basta invertire il senso di marcia, ed è esattamente quanto fatto dalla Roma di Fonseca, capace di passare dallo svantaggio del primo tempo alla vittoria in rimonta per 2-1 in trasferta, in casa dello Young Boys. Il rigore iniziale di Nsame sembrava condannare i giallorossi ad una sconfitta certa, ma poi nel secondo tempo Fonseca ha inserito i pezzi da 90 e la Roma è riuscita a risalire la china ed a portare a casa 3 punti importantissimi, grazie ad i goal di Bruno Peres e di Kumbulla, all’esordio assoluto in Europa.
PRIMO TEMPO – Per la prima giornata dei gironi di Europa League, Fonseca vara un ampio turnover: ecco allora il ritorno tra i pali di Pau Lopez, con una difesa a 3 vecchio-nuova, con Kumbulla accanto ai veterani Fazio e Juan Jesus. Sulla fascia destra poi si rivede Karsdorp, con Bruno Peres dirottato a sinistra. In mezzo al campo chance dal primo minuto per Villar accanto a Cristante, mentre davanti a mordere ci sono Pedro e Carles Perez, a supporto di Borja Mayoral, all’esordio da titolare. Sull’altro fronte, Seoane se la gioca col 3-4-3, con davanti il trio Fassnacht, Nsame e Ngamaleu.
La prima iniziativa è dei padroni di casa con Rieder, che al 6′ calcia da fuori e manda alto. I campioni di Svizzera fanno del giro-palla il loro punto di forza, così alla Roma non resta che l’arma del contropiede: Karsdorp parte in posizione regolare e si ritrova davanti a Von Ballmoos, ma l’arbitro ravvede un offside (che non c’è…) e ferma tutto. La gara fatica un po’ ad entrare nel vivo ed allora al 13′ ci pensa Cristante ad accenderla definitivamente: l’ex atalantino colpisce in area Rieder ed il direttore di gara indica il dischetto del rigore. Dagli 11 metri Nsame trasforma, con un tiro angolatissimo che vale l’1-0 al 14′. La Roma è come imballata, i capitolini faticano a venire a capo degli avversari e finiscono così puntualmente nel tritacarne predisposto dai padroni di casa, con i gialloneri puntualmente in possesso di palla ed i giallorossi a rincorrerli sterilmente. E quando al 25′ persino Pedro, uomo-faro in queste prime gare, spara malamente alto dal limite, si capisce che per la squadra di Fonseca non tiri una bella aria… Al 35′ il lungo predominio territoriale svizzero porta Ngamaleu a servire verso il centro un assist d’oro per Nsame, ma Fazio rispolvera le sue qualità e con una grande chiusura tempestiva chiude tutto ed evita alla Roma la definitiva disfatta. Un minuto dopo poi Nsame ci prova col sinistro da fuori, ma la palla termina alta. Poi al 41′ si sveglia Carles Perez: lo spagnolo se ne va via in velocità alla sua maniera e poi però calcia a lato. Non sarà moltissimo, ma tanto basta alla Roma per capire che non è venuta a Berna per una gita di piacere: gli ultimi 4 minuti del primo tempo vedono ora finalmente in campo una squadra fiera, tonica e determinata. Peccato solo che l’orologio giochi contro di lei… Si va così all’intervallo con la Roma sotto di un goal, ma con la consapevolezza che bisogna ripartire esattamente come si è finito, con la stessa testa e la stessa corsa.
SECONDO TEMPO – Fonseca decide di giocarsi la ripresa con Spinazzola, con l’ex atalantino che rileva Karsdorp e Bruno Peres che torna sulla sua fascia di competenza. La seconda frazione si apre col brivido: Sierro calcia una punizione dalla trequarti e Cristante di testa colpisce all’indietro, rischiando però così di combinare un secondo patatrac, col pallone che esce (di poco…) in angolo. Dal tiro d’angolo poi svetta Bürgy, ma Pau Lopez para facile. Nonostante i propositi di Fonseca, l’inerzia della gara si mantiene stabile, con lo Young Boys che va subito ad aggredire sui portatori di palla giallorossi, rendendo loro dura la vita. Al 57′ la squadra di Seoane torna a farsi pericolosa in avanti con Hefti, ma Pau Lopez è bravo in uscita bassa a chiudere su di lui.
Poco prima dello scoccare dell’ora di gioco allora Fonseca torna a pescare in panchina, alla ricerca di nuove soluzioni per uscire dall’impasse: ecco che si calano gli assi, con gli ingressi di Dzeko, Mkhitaryan e Veretout al posto di Borja Mayoral, Pedro e Villar. La Roma inizia ora finalmente a giocare costantemente all’attacco, ed allora Seoane vara le contromosse ed inserisce Elia e Mambimbi, nel tentativo di tenere alti i suoi. A prevalere sono però le scelte di Fonseca, col neoentrato Dzeko che al 69′ serve un bel pallone verticale a Bruno Peres e col brasiliano che infila Von Ballmoos e firma l’1-1. A questo punto il match diventa piuttosto una gara di scacchi, con i due allenatori che dalle panchine misurano col bilancino ogni possibile mossa. Nella disfida entrano quindi anche Aebischer per lo Young Boys e Pellegrini per la Roma. A 20′ dalla fine i gialloneri tornano a farsi pericolosi su calcio d’angolo con un colpo di testa velenoso di Bürgy che esce di poco fuori. Ma è ormai il canto del cigno per la squadra di casa, al 74′ infatti la Roma completa la rimonta e mette il muso avanti: Mkhitaryan crossa al bacio dalla destra e Kumbulla si inserisce e ci mette la testa con una bella torsione da attaccante d’area, 1-2 e Roma che torna a sorridere. Negli ultimi 10′ l’allenatore dello Young Boys le tenta tutte per pareggiare ed inserisce Siebatcheu e Gaudino, l’occasione più nitida arriva all’86’ con Elia, che aggancia molto bene e calcia a botta sicura, ma Pau Lopez respinge alla grande e ritrova un pò della sua sicurezza. Al 90′ poi ci prova anche Aebischer da fuori, ma lo spagnolo para ancora. Finisce con la vittoria di misura della Roma una gara iniziata malissimo dai giallorossi, ma che la squadra di Fonseca ha poi saputo raddrizzare con calma e lucidità, grazie anche agli inserimenti ”pesanti” della ripresa. Ed ora, testa al Milan…