Grande vittoria della Roma per 2-0 sull’Eintracht di Francoforte nell’ultima giornata della formula campionato dell’Europa League. Ai giallorossi contro gli ostici (ma già qualificati) tedeschi serviva una vittoria per poter volare ai playoff senza guardare ai risultati delle altre gare e così è stato: la squadra capitolina è andata in vantaggio sul finire del primo tempo grazie ad un autogoal propiziato da Angeliño, per poi raddoppiare e chiudere definitivamente la questione al 69′, grazie a Shomurodov, appena entrato. Con questo importante e decisivo successo i giallorossi hanno raggiunto il 15° posto in classifica, di conseguenza domani nel sorteggio di Nyon la squadra di Ranieri sarà testa di serie e verrà sorteggiata contro una tra Ferencvaros e Porto.
Per la gara da dentro o fuori dell’Olimpico Ranieri va sul sicuro e sceglie il 3-5-2 con la difesa titolare, mentre sulle fasce tornano Saelemaekers ed Angeliño, con in mezzo al campo la fisicità di Paredes e Konè e le geometrie di Pellegrini. Davanti poi c’è il tandem Dybala-Dovbyk. Per quanto riguarda i tedeschi, Toppmöller disegna il suo 3-4-2-1 mobile con Bahoya e Chaïbi a supporto di Ekitike, mentre sulla fasce destra di centrocampo c’è Kristensen, ex non rimpianto dei giallorossi.
PRIMO TEMPO – Lo sloveno Obrenovic apre le danze ed è la Roma ad affrontare col piglio giusto il match, con i giallorossi che nei primi tre minuti di gara mandano già due palloni in area. Al 5′ poi inizia a giocare anche l’Eintracht ed ecco subito arrivare un ”giallo” per Saelemaekers dopo un fallo su Bahoya. Al 10′ arriva anche il primo tiro in porta della gara e, evidentemente è una specie di spoiler della serata, lo realizza Angeliño: lo spagnolo si avvita di testa, ma manda alto sul 2° palo. Trascorrono tre minuti e la Roma sale ancora di tono, andando ad un passo dal vantaggio: Pellegrini aggancia un bel pallone in area ed Angeliño (ancora lui…!) arriva subito a rimorchio, cross immediato dell’esterno al centro dell’area per Dovbyk, che pero’ è decisamente in serata-no, ed infatti l’ucraino si divora l’1-0, sprecando alto da ottima posizione. La Roma pero’ non demorde, continua a spingere e Saelemaekers ci prova dalla distanza, ma il suo destro esce fuori sul 2° palo (16′). La risposta dell’Eintracht non si fa attendere e Chaïbi ci prova anche lui dalla distanza, ma il tiro del franco-algerino finisce abbondantemente alto. Ora pero’ a centrocampo gioca solo la squadra ospite e l’ex Bologna Theate lancia in profondità Ekitike, ma Svilar ha capito tutto ed in uscita anticipa l’attaccante. Al 21′ arriva poi la più grossa occasione per i ragazzi di Francoforte: Bahoya crossa dalla trequarti sinistra per la testa a centro area di Larsson e Svilar deve fare una gran parata di istinto per sventare la minaccia e salvarsi in calcio d’angolo. La Roma riesce a spezzare il predominio territoriale dei biancorossoneri solo al 27′, con un break di Dybala che frutta ai capitolini un interessantissimo calcio di punizione da dentro la lunetta dell’area: peccato pero’ che poi la Joya calci troppo alto, vanificando l’ottima opportunità. Paulo prova poi a rifarsi al 36′: il suo cross su angolo trova la testa di Mancini e Trapp resta a guardare impotente, ma la palla va a sbattere sul palo, prima che poi lo stesso Trapp rimedi allontanando in angolo. Il goal è pero’ ormai nell’aria ed al 44′ si materializza così: Pellegrini apre sulla destra per Mancini, che la crossa sul 2° palo per l’accorrente Angeliño, che tira in porta, Trapp la respinge ed il pallone schizza addosso a Tuta, che finisce per farlo carambolare definitivamente in porta, per l’1-0 meritato della Roma. L’arbitro assegna intanto due minuti di recupero, ma l’attenzione di tutti è sugli spalti, visto che la Nord per festeggiare il goal inizia a fare un evitabilissimo lancio di petardi e fumogeni in direzione del settore ospiti, pieno zeppo di tifosi dell’Eintracht: uno di questi fumogeni arriva proprio in mezzo alle persone, scatenando la reazione degli ultrà tedeschi, che iniziano a rendere pan per focaccia agli ultrà romanisti, contribuendo così ad alzare il livello della tensione. E a questo punto è forse un bene che le squadre vadano negli spogliatoi, per permettere di far freddare un po’ gli animi…
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre subito con un’occasionissima per l’Eintracht: Theate serve in area Ekitike ed il francese elude l’uscita di Svilar, ma poi si sbilancia col corpo e perde l’attimo buono, permettendo così a Svilar di tornare sul pallone e chiudere tutto. La Roma risponde dall’altra parte con un bell’invito di Konè per Dovbyk, ma Artem stasera non c’è e si vede… Francoforte vuole uscire indenne dall’Olimpico, così inizia a impostare il suo palleggio a centrocampo, senza tuttavia riuscire a creare granchè negli ultimi 30 metri. Ranieri allo scoccare dell’ora comunque ne cambia due: dentro Soulè e Cristante per un acciaccato Saelemaekers e Paredes. Sull’altro fronte invece Toppmöller risponde con Dahoud, Uzun e Nkounkou. In mezzo a tutti questi avvicendamenti, Dybala al 63′ serve in profondità Dovbyk, ma anche qui l’attaccante temporeggia troppo ed alla fine fa cilecca, tanto da costringere Ranieri a levarlo al 67′, dentro Shomurodov. Ed i cambi di Sir Claudio si rivelano subito azzeccati: Soulè si libera di Theate con una palombella di tacco e poi con grande precisione serve al centro in campo aperto proprio Shomurodov, che la controlla di testa e si invola e poi sembra in realtà chiuso da Tuta, ma l’uzbeko riesce comunque a tirare ed a battere Trapp con un tiro lento ma preciso che vale il 2-0 al 69′. Eldor va poi ad esultare sotto la Sud: siamo così sicuri che un giocatore così debba andare via? Per gli ultimi 20 minuti Toppmöller inserisce Matanovic per Ekitike: è il segno della resa, anche se per la verità nell’immediato Soulè ridà qualche bagliore di speranza agli ospiti perdendo banalmente un pallone e permettendo così ad Uzun di calciare da fuori: alto, per fortuna della Roma. La partita comunque ormai non ha davvero più nulla da dire, così negli ultimi dieci minuti i due tecnici ne approfittano per far rifiatare Dybala, Pellegrini e Chaïbi, dentro Pisilli, Çelik e Is. Finisce con la vittoria della Roma, che può così proseguire nel suo sogno europeo, insieme all’Einteacht, che peraltro è già qualificato agli ottavi. Ora pero’, come ha detto Ranieri nel dopogara, testa al Napoli…