Trascinata da uno strepitoso Paulo Dybala e dalla sua doppietta, la Roma ribalta il risultato col Porto, vincendo 3-2 e volando agli ottavi di finale di Europa League, con vista su un possibile derby con la Lazio. Mattatore della serata il numero 21 della Roma: Paulo ha messo in mostra tutte le sue giocate di classe sopraffina ed ha eliminato da solo il Porto, ribaltando il goal iniziale di Aghehowa e trascinandosi sulle spalle tutte la squadra, che può così proseguire nel sogno europeo. Quando Dybala è in giornata top, non ce n’è davvero per nessuno. E pensare che solo qualche mese fa a Roma c’era più di qualcuno che festeggiava per quella che sembrava essere la sua imminente partenza dalla Capitale… Da sottolineare poi la terza segnatura giallorossa a firma del giovane Pisilli, mentre il 3-2 finale è frutto di una sfortunata autorete di Rensch.
Per la gara di ritorno del playoff Ranieri schiera il 3-4-2-1 con la conferma di Çelik nei tre di difesa, mentre sulle fascia destra, con la squalifica di Saelemaekers, si rivede El Shaarawy dal primo minuto. A centrocampo poi ci sono Paredes e Konè, con Pellegrini e Dybala a supporto di Shomurodov: Dovbyk infatti, dopo la rifinitura di ieri, ha accusato un risentimento all’adduttore e Ranieri ha preferito non rischiare, lasciandolo in tribuna. Per quanto riguarda invece il Porto, Anselmi conferma il 3-4-3 della gara d’andata, ma cambia gli esterni d’attacco, inserendo ai lati di Aghehowa Pepè e Fabio Vieira, preferiti a Rodrigo Mora e Borges.
PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio di Letexier è il Porto a prendere il comando delle operazioni. Al 5′ pero’ Dybala inizia già a farsi vedere ed i portoghesi sono costretti ad usare le maniere dure per abbatterlo, con l’azione che tuttavia prosegue e con Pellegrini che di testa manda alto su invito di Çelik. All’11’ prova invece a farsi vedere in area il Porto con Pepè, ma la difesa giallorosso lo chiude subito in angolo. Al 14′ poi nuovo squillo della Roma: Pellegrini con un bel cross trova la testa di Shomurodov, ma l’uzbeko non è preciso e manda a lato. Trascorrono poi solo due minuti e lo stesso Pellegrini ruba palla ad un ingenuo Djalo’, ma poi il Porto si riorganizza e il capitano romanista viene neutralizzato. In questa fase il gioco non è particolarmente spettacolare, con le due squadre che la mettono sul piano muscolare (soprattutto il Porto…) e col gioco che, continuamente spezzettato, ne risente alquanto. Si arriva così al 24′ con Shomurodov che riceve su cross di El Shaarawy, ma l’attaccante spreca ancora. Trascorrono poi appena tre minuti e la partita cambia improvvisamente: Svilar sbaglia il rinvio e Paredes completa la frittata scivolando, col pallone che finisce ad Eustaquio, che viene poi tamponato dallo stesso Svilar, ma il Porto ormai sente aria di goal e Vieira prima tira e viene murato dalla difesa, ma poi trova il passaggio per Aghehowa, che è bravissimo a controllare a centro area ed a colpire poi con una splendida rovesciata per il vantaggio del Porto al 27′. Nell’Olimpico cala il gelo, ma Dybala non ci sta ad arrendersi e lancia subito la carica, riportando subito i suoi in attacco. Ed infatti dopo soli 8 minuti la Roma pareggia: La Joya va via centralmente in velocità e con una gran giocata triangola con Shomurodov, che gli restituisce molto bene il pallone dentro l’area e per Paulo è un gioco da ragazzi infilare con l’esterno sinistro sul 2° palo il pallone che vale l’1-1 e che rimette in corsa la Roma al 35′. Ma il Dybala-Show non è mica finito, perchè 4′ dopo la scena si ripete analoga con Konè che gli ridà il pallone, stavolta pero’ in posizione laterale, ma per Dybala non cambia nulla: sinistro mortifero ad incrociare sul primo palo e Porto annichilito nel giro di 240 secondi. Anselmi perde il controllo e Letexier lo ammonisce. Dybala invece continua ad avere il piede caldissimo, così in chiusura di primo tempo la Joya serve su punizione un altro pallone invitante per Mancini, ma Diogo Costa respinge su di lui e para anche il tap-in di N’Dicka. Il primo tempo si chiude con Aghehowa che viene chiuso in area da Mancini e con la Roma che può così andare negli spogliatoi avanti di un goal.
SECONDO TEMPO – La ripresa si mette ancora meglio per la Roma già dopo 5 minuti: Eustaquio risponde ad una provocazione di Paredes e gli rifila un pugno, con l’ex Empoli che frana a terra, con la conseguenza che Letexier viene richiamato al Var ed a quel punto non può che cacciare anzitempo il portoghese, consegnando anche un giallo all’argentino. Roma dunque avanti di un goal ed in superiorità numerica per tutto il secondo tempo: bene allora approfittarne, ed infatti Angeliño trova Dybala in area ed il tiro della Joya diventa in realtà un assist per Shomurodov, che pero’ spreca ancora, mandando alto da due passi. Ma la Joya non è ancora appagata, così un minuto dopo manda al tiro anche Angeliño, col pallone che esce di poco sul secondo palo. Anselmi capisce che deve cambiare qualcosa, così si gioca la carta- Borges, fuori Pepè. La mossa tattica non fredda tuttavia le smanie di un Dybala indiavolato, ed infatti al 59′ la Joya sforna un altro assist delizioso per Shomurodov, che stavolta segna, se non fosse per la sua posizione di offside. Si resta dunque sul 2-1 e Dybala ci riprova altri 4 minuti dopo su invito di Angeliño, ma stavolta la mira dell’argentino è imprecisa e la palla è alta. Anselmi a questo punto ne cambia un altro ed inserisce Rodrigo Mora per Otavio, spingendo ulteriormente all’attacco i suoi. Ed in effetti il messaggio dell’allenatore sembra arrivare ai biancoblù che, pur sotto di un uomo, portano il loro giro palla nella metà campo romanista. Al 69′ arriva anche l’episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro: Diogo Costa rinvìa in profondità per Aghehowa e l’attaccante vince un rimpallo con N’Dicka e poi se lo ”beve” in velocità, puntando la porta e calciando poi sul palo, con Svilar ormai fuori causa. In questa fase della gara dobbiamo ammettere che la superiorità della Roma si vede pochino… Il legno colpito dall’attaccante di origini nigeriane tuttavia risveglia quanto meno l’orgoglio romanista, con la squadra di Ranieri che riprende a palleggiare e con Konè che cerca anche fortuna dalla distanza, ma la palla è alta. Per il gran finale poi entrano Pisilli e Soulè, mentre Anselmi prova il tutto per tutto con gli inserimenti di Tomàs Perez, Namaso e Gomes. La scelta giusta pero’ è quella di Sir Claudio, perchè proprio Pisilli all’83’ infila in rete il goal del 3-1 su cross di Angeliño, dopo l’ennesima idea di Dybala. A questo punto anche Paulo può prendersi la sua dose abbondante di applausi e lasciare spazio a Baldanzi, mentre Rensch rileva El Shaarawy. Ormai si attende solo il fischio finale ed Angeliño a porta vuota si divora il quarto goal su assist di Rensch (88′). Letexier assegna cinque minuti di extratime e Ranieri concede un po’ di spazio anche ad Abdulhamid, ma prima di tornarsene in Portogallo la squadra del Drago ha ancora un po’ di veleno nella coda ed infatti al 96′, a tempo già scaduto, Borges la crossa dalla destra e Rensch nel tentativo di anticipare Aghehowa la infila alle spalle di Svilar, mandando su tutte le furie Ranieri, che nel dopogara le canterà pesanti ai suoi ragazzi. Finisce così 3-2 e la Roma domani saprà se troverà agli ottavi la Lazio o l’Athletic Bilbao…