Finisce 2-2 l’esordio in campionato della Roma, fermata sul pari casalingo dalla sorniona Salernitana di Paulo Sousa: non è bastato infatti un grande Belotti, ai suoi primi goal in serie A con la Roma, perchè dall’altra parte uno strepitoso Candreva ha tenuto su i campani con una bella doppietta, rinfrescando a tutti i suoi trascorsi laziali. Per come si è sviluppata la partita, con la Roma rimontata, sorpassata e capace di agguantare il pari finale solo all’82’, verrebbe da dire che il pareggio è il risultato più giusto, tuttavia pensiamo invece che la partita di oggi la Roma l’avrebbe dovuta fare sua, perchè nei primi 45 minuti la supremazia di gioco e territoriale dei giallorossi è stata più che evidente, diremmo quasi lampante. Ed ecco che allora i rimpianti per i due punti buttati arrivano, eccome…
Per la prima giornata Mourinho e Foti sono entrambi squalificati, in panchina la società giallorossa fa sedere Bruno Conti, anche se formalmente il tecnico è Rapetti. La difesa è quella titolare, mentre a centrocampo ci sono Spinazzola ed il nuovo acquisto Kristensen sugli esterni, con l’altro nuovo Aouar e Bove ad agire ai fianchi di Cristante, mentre davanti il tandem di riferimento è composto da El Shaarawy e Belotti. Sull’altro fronte Sousa se la gioca col 3-4-2-1 con gli ex Roma Gyomber e Fazio in difesa, mentre sulla trequarti ci sono Kastanos e Candreva, a supporto di Botheim riferimento avanzato.
PRIMO TEMPO – Dopo un minuto di silenzio per commemorare Mazzone, indimenticato ”Magara” e cuore giallorosso, a cui la Sud non ha fatto mancare il suo affetto ed il suo ricordo, Feliciani ha dato dunque il via al campionato di Roma e Salernitana ed al 6′ il primo tentativo di squillo è degli ospiti, con Kastanos che spara altissimo da fuori col suo sinistro. La risposta della Roma è letale: Cristante serve con un grandissimo lancio Belotti, che controlla col destro ed infila poi in rete col sinistro al 7′. L’esultanza del Gallo tuttavia viene soffocata dalla decisione del Var, che annulla per un fuorigioco millimetrico il vantaggio romanista. La squadra capitolina pero’ non si demoralizza e continua a martellare incessantemente la retroguardia granata: al 16′ Spinazzola la mette in mezzo, Ochoa la allontana e dall’altra parte Kristensen la riscodella verso il centro, ma il messicano interviene nuovamente e chiude tutto. Un minuto dopo però neanche Ochoa può nulla, tantomeno il Var: ancora Cristante al cross ed ancora Belotti rapace in area, stavolta il Gallo supera in dribbling Gyomber e col sinistro infila in porta il goal dell’1-0. Il monologo assoluto della Roma continua poi con Mancini (pallone alto, 21′) e con Aouar, che su punizione manda in confusione Gyomber, con l’ex Catania che per poco non segna una goffa autorete. Lo stesso Aouar alla mezz’ora serve poi anche un assist a Bove, ma la palla finisce alta. L’ex Lione è particolarmente ispirato e due minuti dopo dall’angolo trova anche la testa di Smalling, Ochoa fa però il paratone della domenica e Mancini col ginocchio non riesce a a ribadire prontamente in rete il goal del meritatissimo raddoppio romanista. Si salva dunque per un pelo la Salernitana. Goal mangiato, goal subìto, il veccho adagio del Pallone si sa che non perdona: al primo tiro in porta gli ospiti vanno a segno con Candreva, bravo ad eludere l’intervento di Smalling ed a battere Rui Patricio per l’1-1 al 36′.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre ancora peggio per la Roma, con lo stesso Candreva a fare nuovamente il guastafeste: al 49′ l’ex Lazio fa partire un grandissimo sinistro a giro da posizione molto defilata sulla destra, col pallone che va ad infilarsi sul 2° palo per l’incredibile sorpasso della Salernitana. La Roma stavolta accusa il colpo e fa fatica a riprendere in mano le redini della gara. La Salernitana invece cerca naturalmente di speculare al massimo sullo sbandamento dei padroni di casa. Al 60′ poi anche Feliciani ci mette del suo per frenare la voglia di rivalsa dei capitolini: Belotti viene agganciato in area da Coulibaly, ma il direttore di gara fa giocare ed il Var rimane silente, per la frustrazione del Gallo e di tutti i romanisti. Per dare una scossa al match, al 65′ Mourinho dalla tribuna ordina il rimescolamento delle carte: fuori Spinazzola, Kristensen, Bove e Smalling, dentro Zalewski, Karsdorp ed i nuovi acquisti Renato Sanches e Paredes. Paulo Sousa dal canto suo opta invece per un solo cambio, ma dal significato chiaro: fuori Mazzocchi e dentro Dia. La mossa spregiudicata dell’ex tecnico della Fiorentina di fatto pero’ apre la strada al ritorno della Roma, quando mancano ormai 20 minuti alla fine: proprio uno degli ultimi arrivati, Renato Sanches, con la sua grinta suona la carica: al 77′ il portoghese serve un bel pallone ad El Shaarawy ed il Faraone colpisce un palo clamoroso. Ora la Salernitana soffre pesantemente la freschezza dei nuovi e soprattutto l’orgoglio ritrovato dei capitolini, così a 12′ dalla fine Sousa ordina altri due cambi: entrano Legowski e Sambia per Maggiore e Kastanos. Ormai pero’ la Roma è tornata prepotentemente in sella ed all’82’ Paredes dall’angolo trova la testa di Belotti, bravo ad incornare per il 2-2. I minuti ormai scorrono inesorabili, Sousa corre ai ripari inserendo Mamadou Coulibaly, mentre Mourinho tenta il tutto per tutto con la freschezza del debuttante Pagano. Si entra così negli ultimi 6 minuti di recupero con El Shaarawy che va via con una galoppata delle sue, il Faraone cerca poi Belotti, ma il Gallo ha già dato tutto e non riesce ad arrivare sul pallone. El Shaarawy ci riprova poi con un cross al 96′, Karsdorp la rimette in mezzo, ma la difesa granata si salva in angolo e sugli sviluppi dell’ultimo corner della partita Renato Sanches tenta il tiro ”sulla sirena”, ma la palla finisce di poco alta. Finisce così, col rammarico per la mancata vittoria, ma anche con la consapevolezza che questo gruppo può fare grandi cose…