La Roma 2.0 di De Rossi proprio non va: i giallorossi, alla prima in casa e davanti al pubblico amico dell’Olimpico, incappano infatti in una vera e propria debacle: 2-1 il punteggio finale in favore dell’Empoli, capace di espugnare Roma per la prima volta nella sua storia, grazie ai goal di Gyasi e Colombo. Del redivivo Shomurodov l’unico goal del finora miserrimo inizio di campionato della Roma, e la cosa desta preoccupazione, se pensiamo che l’uzbeko teoricamente fino a stasera era da considerare totalmente ai margini del progetto tattico di DDR e della Roma tutta. Ed invece è stato proprio l’ex Cagliari e Spezia a lanciare la rincorsa della Roma, dopo il clamoroso (ma neanche troppo…) doppio vantaggio dei toscani, tuttavia non è bastato ed è finita com’era giusto che fosse, col primo k.o. dei capitolini in una stagione che è iniziata come peggio non si poteva.
Per la prima all’Olimpico De Rossi disegna il suo 4-3-3 confermando Çelik ed Angeliño sulle fasce, mentre in mezzo si rivede Paredes, dopo la squalifica. Davanti poi c’è il debutto stagionale dal primo minuto per il ritrovato Dybala, che va a fare reparto con Dovbyk e Soulè. Dall’altra parte, D’Aversa se la gioca con coraggio con uno sprezzante 3-4-2-1, con l’ex Solbakken e Fazzini a supporto del centravanti-boa Colombo.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini di Zufferli ed è la Roma a prendere di petto il match con una partenza lanciata: nei primissimi minuti ecco subito Pellegrini e Dovbyk al tiro, ma il capitano non inquadra la porta, mentre sull’ucraino c’è la deviazione in angolo di un difensore. L’Empoli non sta pero’ a guardare e mostra tutta la sua bellicosità al 7′ con Fazzini, palla a lato. I toscani poi vanno anche vicinissimi al vantaggio con Gyasi, che sugli sviluppi di un corner la schiaccia di testa da due passi, ma per fortuna della Roma la mira dell’ex Spezia non è delle più precise. La Roma prova allora al piccolissimo trotto a prendere in mano il centrocampo, ma appena la squadra di DDR perde palla, sono dolori veri: al 20′, in un contropiede da tre contro tre, Fazzini calcia, Svilar respinge come puo’ e Colombo sul tap-in colpisce la traversa, facendo tremare i capitolini. Ci prova poi anche Henderson dal limite, ma manda alto. La partita a questo punto entra in una fase di intasamento a centrocampo e per vedere un’altra palla-goal bisogna attendere addirittura il 42′: Dybala la crossa per Pellegrini, che ci mette la testa, ma Vasquez respinge in angolo. Prima del duplice fischio si sveglia anche Soulè: l’ex Frosinone va via in dribbling dentro l’area e poi calcia, ma Vasquez fa buona guardia. Quando poi il primo tempo sembra ormai già scritto, ecco che al 45′ Gyasi gioca un brutto scherzo ai capitolini: Pezzella la crossa dalla sinistra, Colombo a centro area la prolunga sul 2° palo per l’italo-ghanese, che la colpisce sporchissima ad incrociare per lo 0-1. Libero Pezzella al momento del cross, indisturbato Colombo per la sponda, totalmente free Gyasi sull’altro palo: i meccanismi difensivi della Roma vanno decisamente rivisti, ed anche alla svelta… Si va così all’intervallo con la Roma sotto di un goal, in casa contro l’Empoli.
SECONDO TEMPO – De Rossi si gioca la ripresa con un cambio di modulo: dentro Zalewski per Çelik, col conseguente passaggio al 3-5-2 e con Soulè a tutta fascia, mentre Angeliño scala al centro. Anche in questo secondo avvio la partenza dei giallorossi è incoraggiante e sugli sviluppi di un angolo Pellegrini colpisce l’incrocio dei pali, poi sull’immediata ribattuta Mancini di testa colpisce un altro legno, prima che Vasquez rimedi alla situazione. La Roma inizia ad innervosirsi ed allora D’Aversa coglie la palla al balzo ed inserisce Esposito per Solbakken, nel tentativo di alzare la pericolosità offensiva. Ed in effetti la mossa funziona, perchè al primo pallone toccato l’ex Inter entra in area e Paredes come un pivello lo stende: è calcio di rigore e dagli undici metri Colombo non sbaglia, 0-2 e gara ancora più in salita per la Roma allo scoccare dell’ora di gioco. A questo punto Capitan Futuro cambia ancora: fuori Cristante e Paredes e dentro Le Fèe e l’ex Empoli Baldanzi. Dybala intanto prova a dare un senso alla sua permanenza in giallorosso e sfodera il suo sinistro, ma la difesa empolese si rifugia in corner. Dalla bandierina sbuca poi la testa del Mancio, ma Vasquez para. Paulo ci riprova allora tre minuti dopo, ma stavolta è Viti a metterci una pezza. La Roma ormai ha alzato i giri del motore ed al 71′ è Le Fèe a calciare alto, dopo una respinta di Vasquez. I minuti pero’ ormai scorrono inesorabili contro le speranze della Roma ed allora a 13′ dalla fine De Rossi si gioca a sorpresa la carta-Shomurodov al posto di Soulè e proprio l’uzbeko tre minuti dopo rimette in carreggiata la Roma: Baldanzi la crossa dalla destra per la testa di Eldor, che fa 1-2 a 10′ dalla fine. La Roma spinge fortissimo alla ricerca del pari e due minuti dopo lo stesso Shomurodov va vicinissimo alla sua impresa personale, sempre di testa, stavolta pero’ su cross di Zalewski, ma Vasquez respinge in angolo, prima di salvare anche su Dovbyk sugli sviluppi dello stesso corner. Il forcing forsennato della Roma crea scompiglio dentro l’area dell’Empoli e lo stesso Dovbyk con un colpo di tacco cerca il goal in mischia, ma la difesa empolese si salva. Per resistere agli assalti capitolini D’Aversa si affida allora nel finale a Stojanovic ed Ekong, ed in effetti nei 6 minuti di recupero la Roma spinge fino allo sfinimento, tuttavia i toscani concedono pochissimo, ed allora serve il genio di Dybala: la Joya ci prova al 94′ a sfoderare un colpo di suoi, ma la palla va ad incocciare sul palo (il terzo della sfortunata serata romanista), poi Shomurodov si fa fermare da Vasquez. La squadra giallorossa, totalmente votata all’attacco, inevitabilmente perde solidità dietro, tanto che al 96′ rischia tantissimo: Ekong in area manda al tiro Esposito e Svilar tiene in partita la Roma con una grandissima respinta in uscita. Lo stesso Svilar poi cerca di trasformarsi anche in un’improbabile goleador sul fischio finale, con una sortita offensiva su calcio d’angolo, ma il colpo di testa del belga non trova la porta. Ad avercene pero’ di giocatori con questo carattere… La mancanza di personalità è invece il reale problema di questa squadra: alla gara contro la Juventus il compito di smentire questa tesi…