La Roma ha appena vinto di misura sul Sassuolo grazie ad una gemma di Pellegrini (che del Sassuolo tra le altre cose è stato anche un ex) ed il suo allenatore, nonchè ex compagno, Daniele De Rossi nella conferenza del postgara non vede l’ora di tessere gli elogi di Lorenzo il Magnifico: ”Non mi posso proprio lamentare di lui, è il capitano della Roma e non è una cosa facile, soprattutto quando poi si è romani e romanisti. Io lo dico per esperienza, perchè ci sono passato: adesso tutti mi fanno le feste, ma quando giocavo invece non era esattamente sempre così, perchè da capitano, quando le cose vanno male, sei il primo ad essere bersagliato… Voi oggi dite che Pellegrini è in un grandissimo momento di forma atletica ed io ho paura, perchè la settimana scorsa dicevate la stessa cosa di Dybala e poi si è fatto male… Lorenzo è un giocatore di grandissima qualità tecnica, ma è anche uno che corre 11-12 chilometri a partita, è un giocatore che anche quando non segna fa assist, e poi è uno che fa anche la fase difensiva… Non potrei essere più contento di lui! L’ho visto bambino, poi l’ho visto crescere ed oggi da allenatore me lo ritrovo capitano: ad oggi è perfetto!”.
Il tecnico giallorosso poi commenta la vittoria odierna: ”Non è la mia vittoria più importante, tutto è importante, perchè non è mai facile fare questo filotto di risultati positivi… Anche nella mia carriera di calciatore ho fatto belle galoppate come quando facemmo il record delle 11 vittorie consecutive, ed anche lì non è che furono tutte partite stra-dominate, ma ci furono anche partite molto difficili e decise da un episodio, come per esempio quella di oggi… E poi comunque ci sono anche gli avversari: Il Sassuolo ha alcuni giocatori molto forti, al di là della classifica che in questo momento non le sorride. Stavano ben chiusi e ci aspettavano, per poi ripartire un po’ troppe volte, e questo anche per colpa nostra…Questa pero’ è una vittoria importante e meritata, che ci permette di andare alla sosta con tranquillità: se invece oggi non avessimo vinto, la sosta sarebbe stata ben diversa…”
Sugli infortunati di giornata, questo invece il quadro clinico tracciato da De Rossi: ”Per Spinazzola bisogna vedere bene il muscolo come sta: al momento dell’infortunio non mi sembrava disperato, ma a volte la prima sensazione non è quella definitiva… Dybala? Ha una piccola lesione, ma dovrebbe rientrare abbastanza velocemente… Facciamo gli scongiuri… Dopo la sosta dovrebbe esserci”.
A proposito dell’assenza di Dybala, quest’oggi DDR ha puntato dall’inizio su Aouar, piuttosto che optare per Baldanzi: ”Baldanzi è uno degli interpreti che più assomiglia a Dybala, quella di Aouar pero’ non è stata una scelta puramente tecnica, perchè Houssem in questo periodo mi ha fatto vedere grandi miglioramenti non solo tecnici e fisici, ma anche sul piano caratteriale, di quanto riconosce quello che gli chiedo e che facciamo in campo. Tommaso invece aveva già giocato 90 minuti tre giorni fa ed è uscito anche con un alluce molto gonfio… Per cui la mia scelta è stato un po’ un mix di tutto quanto… Non penso comunque che questa scelta c’entri col nostro primo tempo moscio… A fine primo tempo comunque ho parlato con la squadra: sapevamo che ci avrebbero aspettato e che si sarebbero chiusi bene ed a volte chiedi pazienza, noi pero’ di pazienza ne abbiamo avuta troppa, e facendo così poi il possesso palla diventa sterile. Se hai spazio devi andare, sennò poi non hai mai verticalità. Nell’intervallo ho detto una cosa ai miei giocatori che non diro’ mai più: gli ho detto: ”Per favore, perdiamo! Voglio perdere, ma almeno giochiamo! Facciamo qualcosa!”. L’atmosfera era un po’ soporifera e dovevamo fare un cambio di passo, poi c’è stata la grande giocata di un giocatore incredibile…”
La chiusura della conferenza di De Rossi è sugli aspetti da migliorare nei prossimi mesi: ”Beh, sicuramente dobbiamo continuare a spingere: mi piace la ricerca del possesso palla col terzo uomo, ma dobbiamo trasformare il possesso, farlo diventare verticale e farlo diventare fastidioso per gli avversari. Con i recuperi di Smalling e Renato Sanches tutto questo sarà più facile”.
Ora arriva la sosta del campionato, e DDR non è troppo dispiaciuto della cosa: ”Quando sei a mille dici sempre che la sosta ”non ci voleva”, invece stavolta la sosta ci dà una mano, ci fa rifiatare. Io poi non ho un’esperienza decennale da allenatore, sono entrato qui il 16 gennaio e questi mesi poi sono stati un bel frullatore per me, perchè la serie A è un livello alto e poi perchè per me questo qui è un posto diverso dagli altri… Ha significato tanto ed ho dovuto fare tante cose… Per fortuna ho un gruppo di giocatori sempre disponibili e la Società mi ha sostenuto in qualunque richiesta”