La prima Roma di De Rossi rialza la testa e batte il Verona 2-1, rilanciandosi nella corsa alle posizioni che contano: di Lukaku e Pellegrini i goal giallorossi che nei primi 25 minuti hanno steso gli scaligeri, poi nella ripresa un eurogoal di Florunsho ha rilanciato le ambizioni dell’Hellas, facendo emergere al contempo anche tutte le paure e le fragilità in casa-Roma. Ma alla fine la vittoria è arrivata e DDR potrà ora programmare il lavoro delle prossime settimane con meno pressione e con più serenità.
Dopo la settimana burrascosa in casa giallorossa con l’esonero di Mourinho e il contemporaneo arrivo di De Rossi sulla panchina della Roma, i capitolini ripartono dunque dal Verona e l’ex Capitan Futuro per questa sua seconda ”prima volta” all’Olimpico si affida al 4-3-3: in difesa ci sono Huijsen e Llorente al centro, con Karsdorp e Spinazzola sulle fasce, mentre in mezzo al campo il terzetto è composto da Bove, Paredes e Pellegrini. Davanti poi a cercare di fare male ai gialloblù ecco Lukaku, Dybala ed El Shaarawy. Per quanto riguarda invece la squadra scaligera, Baroni se la gioca a viso aperto col 4-2-3-1, con Mbola, Suslov e Saponara a supporto del gigante Djuric.
PRIMO TEMPO – Sacchi dà il via alle ostilità ed all’8′ la Roma confeziona la prima palla goal sull’asse Bove-Karsdorp-Lukaku, col tiro finale di Big Rom respinto dalla difesa veronese. Gli ospiti non stanno a guardare ed al 17′ arriva anche la loro occasione: Suslov avanza centralmente e calcia dalla distanza, Rui Patricio para. L’equilibrio del match si spezza al 19′: in azione di contropiede El Shaarawy va via sulla sinistra, entra in area e la crossa poi al centro per l’accorrente Lukaku, che fa 1-0 all’angolino. Il Verona prova a reagire impostando il suo giro-palla, ma a spegnerne subito il furore arriva il raddoppio della Roma al 25′: stavolta è Lukaku a crossarla dalla destra per El Shaarawy ed il Faraone la tocca al volo per Pellegrini, che con una sassata sotto la traversa fa 2-0. Si fa intanto male Spinazzola e De Rossi al 28′ ricorre alla sua prima sostituzione da tecnico della Roma, dentro Kristensen, con l’ex Atalanta che esce tra i fischi. La Roma gioca in scioltezza in questa fase ed alla mezz’ora Huijsen va anche vicino al tris, con un’incursione dalla sinistra che manda il pallone di poco a lato sul 2° palo. E non va meglio neanche ad El Shaarawy, che quattro minuti dopo manca anch’egli il goal del 3-0, sprecando alto un bel pallone da buona posizione. Il primo tempo è tutto qui, negli ultimi minuti il Verona prova a combinare qualcosa, ma manca di sostanza. Si va dunque all’intervallo con la Roma avanti di due reti.
SECONDO TEMPO – Baroni si gioca subito la ripresa con Bonazzoli al posto di Mboula, nessun cambio invece nella Roma, con la squadra di De Rossi che prende subito in mano il pallino del gioco, cristallizzando il risultato e ricevendo l’apprezzamento dell’Olimpico, che lo invoca con un lungo coro, dopo aver invece solidarizzato con Mourinho con vari cori e striscioni nel corso del primo tempo. La ripresa inizia a scuotersi al 56′: Suslov la crossa dalla trequarti e Folorunsho di testa la infila alle spalle di Rui Patricio, ma Sacchi annulla subito tutto, perchè nell’azione l’attaccante di origine nigeriana si è appoggiato fallosamente a Karsdorp. Si resta dunque sul 2-0 e De Rossi leva Dybala, non al meglio, dentro Zalewski. Con l’uscita della Joya si abbassa pero’ ulteriormente il ritmo del palleggio romanista e la partita ne risente: da una parte i giallorossi sembrano appagati, mentre dall’altra parte l’Hellas non sembra credere troppo all’impresa. A smuovere un po’ lo status quo allora arriva al 64′ un altro episodio: Djuric dentro l’area la manda con la testa sul braccio di Llorente e Sacchi, con l’aiuto del Var, decide per il calcio di rigore. La Roma inizia già a vedere gli spettri, ma Djuric dagli 11 metri li allontana subito, sparando in curva il penalty. L’episodio scuote almeno dal torpore la Roma, che al 71′ torna a farsi vedere in avanti: in azione di contropiede, Lukaku crova El Shaarawy, ma il Faraone manda alto, con la complicità anche della difesa avversaria. Nell’ultimo quarto d’ora poi gioca solo il Verona: al 75′ Bonazzoli calcia da fuori, ma manda abbondantemente a lato; trascorre pero’ solo un minuto ed Folorunsho parte da centrocampo, ne salta due in dribbling e poi dalla distanza fa partire un siluro ad effetto che inganna Rui Patricio e che va ad infilarsi in rete per il 2-1. E’ un eurogoal, ma è anche l’episodio che apre definitivamente la strada agli spettri romanisti: Baroni se la gioca fino in fondo ed inserisce anhe Henry e Cruz. Ci prova anche Dawidowicz a 10′ dalla fine, ma il difensore manda alto. Belotti entra per El Shaarawy e prova subito a rignhiare davanti, ma il suo tiro da posizione defilata termina alto (84′). E’ pero’ la classica eccezione alla regola che vede invece il Verona spingere forte alla ricerca del 2-2, con la Roma che ora ha tremendamente paura. Al 90′ Rui Patricio è costretto ad uscire alla disperata su Serdar ed a rifugiarsi in angolo. Dal corner poi sbuca la testa di Henry, ma Rui para ancora e preserva la vittoria della Roma. Finisce 2-1 per i giallorossi, con la squadra di De Rossi che va sotto la curva ad esultare, ricevendo pero’ un’accoglienza freddina dal settore più caldo del tifo giallorosso, mentre ”Grazie Roma” la cantano in pochini…