La Roma cala il poker al Cagliari grazie ad una doppietta di Dybala ed ai goal di Pellegrini in apertura e di Huijsen allo scoccare dell’ora di gioco: con questo perentorio 4-0 la squadra giallorossa balza così al 5° posto, ad un solo punto dalla zona-Champions e dall’Atalanta, anche se la Dea ha giocato una partita di meno. Niente male dunque questo avvio di De Rossi, almeno sul piano dei risultati, con 9 punti su 9 raccolti tra Verona, Salernitana e Cagliari: con queste tre vittorie da subentrato DDR raggiunge anche Burgess nella storia della Roma ed eguaglia un record che durava da 95 anni. Da sabato pero’ la musica in casa romanista cambierà, visto che all’Olimpico arriva l’Inter capolista, e lì allora servirà ben altro per uscirne indenni…
Per la gara dell’Olimpico, De Rossi conferma il suo 4-3-3 con Mancini-Llorente centrali, mentre sulle fasce ci sono Karsdorp a destra ed il neogiallorosso Angeliño. La cerniera di centrocampo invece è composta da Cristante, Pellegrini e Paredes, mentre davanti ci sono Dybala, Lukaku ed El Shaarawy. Sull’altro fronte, il grande ex Ranieri se la gioca col 3-5-2 con davanti il tandem composto da Petagna e Lapadula.
PRIMO TEMPO – La ventitreesima giornata dell’Olimpico si apre con un sentito minuto di silenzio per la scomparsa di Giacomino Losi, per tutti ”Core de Roma”, storico capitano dei giallorossi nella vittoriosa Coppa delle Fiere del 1961. Al fischio di Marcenaro poi prende via il match e le cose si mettono subito benissimo per i giallorossi: al primo tiro d’angolo, Dybala la crossa per Paredes, che la spizza e Petagna la allontana, ma la palla rimane lì e Pellegrini come un falco è lestissimo nel calciare in rete da due passi il goal del vantaggio romanista già al 2° giro di lancette. La risposta degli isolani è affidata a Dossena, che ci prova subito sull’azione successiva, ma il suo colpo di testa finisce a lato. Al 9′ poi inizia a farsi vedere anche Angeliño: lo spagnolo scende sulla sinistra e dalla trequarti fa partire un traversone sul 2° palo, sul quale arriva Cristante, ma l’ex atalantino al volo colpisce il palo. Al quarto d’ora tocca poi ad El Shaarawy calciare in porta su cross di Karsdorp, ma la palla è fuori. Ci prova poi anche Angeliño dalla distanza, ma Scuffet para. Sul ribaltamento di fronte immediato tocca poi anche a Rui Patricio sporcare i guanti su un colpo di testa di Petagna. E’ comunque la Roma ad avere saldamente in mano le redini del gioco, ed infatti al 23′ ecco che arriva anche il raddoppio della squadra di DDR: Cristante sventaglia sulla sinistra per El Shaarawy, che a sua volta serve al centro Pellegrini, tocco del capitano giallorosso per Lukaku, che fa velo e lascia al liberissimo Dybala, 2-0 e partita già in cassaforte. Il Cagliari stavolta non abbozza nessuna reazione, anche perchè la Roma è in grande ritmo ed è difficile starle dietro, figuriamoci provare anche a stuzzicarla. Di conseguenza, sono invece i giallorossi che spadroneggiano, alla ricerca del tris: Dybala ci prova da fuori, ma manda a lato (37′); quattro minuti dopo invece Lukaku gonfia anche la rete, ma è in offside e Marcenaro correttamente annulla. Negli ultimi minuti del primo tempo poi esce invece il Cagliari: prima ci prova Lapadula, ma Rui Patricio respinge in tuffo (43′), poi lo stesso ex Lecce finisce giù in area dopo un contatto con Llorente e Marcenaro assegna il penalty ai sardi: il Var tuttavia fa tornare sui suoi passi il direttore di gara, in effetti nell’occasione è l’attaccante a pestare il piede di Llorente e non il contrario. Si va dunque negli spogliatoi con la Roma saldamente avanti di due reti.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con un Cagliari che sembra decisamente più determinato nel voler rientrare in partita: Azzi ci prova al 47′ da fuori, ma manda a lato. Quando pero’ la partita potrebbe iniziare a prendere una piega spiacevole per i capitolini, ecco che al 50′ arriva l’episodio che invece spegne i bollori degli isolani: Cristante colpisce di testa in area e la palla finisce su un braccio di Petagna, Marcenaro assegna il rigore e Dybala al 51′ fa 3-0, spiazzando Scuffet. A questo punto, con la vittoria già assodata, De Rossi si concede alcuni cambi: dentro Zalewski, Huijsen e Bove per El Shaarawy, Llorente e Pellegrini, ai quali si aggiunge a breve distanza anche Kristensen, che subentra ad Angeliño (a proposito, buon debutto il suo). Neanche il tempo di riassestarsi, che proprio Huijsen, in campo da cinque minuti, svetta su calcio d’angolo e fa 4-0. E’ il primo goal in giallorosso per il giovanissimo talento olandese. A questo punto, perso per perso, Ranieri le prova tutte ed inserisce Viola, Gaetano e Luvumbo, nel tentativo di svegliare il gioco offensivo dei rossoblù, ma nell’immediato ad andare vicina al goal è ancora la Roma al 57′: Kristensen in verticale pesca Dybala, ma la Joya stavolta è insolitamente imprecisa el il Cagliari evita così il pokerissimo. Sull’altro fronte intanto Luvumbo prova a dare un senso al suo ingresso e fa partire una gran botta, ma Rui Patricio è attento e respinge. Lukaku intanto continua la sua ricerca del goal, mentre De Rossi concede l’esordio romanista a Baldanzi, fuori Dybala. Big Rom cerca la sua gloria personale anche al 78′, ma stavolta è Scuffet a dirgli di no. La Roma va invece nuovamente in goal all’87’ con Bove, dopo una bella intuizione di Karsdorp, ma il tutto viene annullato da una segnalazione di offside. Prima del fischio finale di Marcenaro, Gaetano prova a scrivere anche il suo nome sul tabellino del match, ma il tiro dell’ex Cremonese termina alto. Il poker giallorosso è già storia, ora testa all’Inter…