La Roma cade a sorpresa 2-1 in casa con la Cremonese ed è eliminata dalla Coppa Italia, mentre i grigiorossi volano in una storica semifinale, dove troveranno la Fiorentina. Brutta serata per i giallorossi, poco lucidi in fase di conclusione ed anche sfortunati sul piano difensivo, fiaccati dal momentaneo 0-2 frutto di un’autorete di Celik. Di Belotti il goal della speranza tardiva.
Per i quarti contro la Cremonese Mou sceglie il 3-4-2-1 e vara un mini turnover, con Kumbulla al posto di Smalling e con Tahirovic titolare in mezzo al campo al fianco di Cristante, mentre sulle fasce ci sono Celik ed El Shaarawy. Davanti, a dare una mano al ”Gallo” Belotti, ci sono Pellegrini e Volpato. Panchina dunque per Abraham, non al meglio. Sull’altro fronte, la Cremonese dell’ex laziale Ballardini se la gioca a viso aperto, col 3-4-3: in porta c’è Sarr, preferito a Carnesecchi, mentre davanti, a cercare di spaventare i capitolini, ecco il tridente composto dall’ex Feyenoord Dessers, dall’ex Afena-Gyan e da Tsadjout.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini di Fabbri ed è la Cremonese ad impostare il proprio possesso palla a centrocampo. Per vedere però qualcosa di concreto sul piano offensivo bisogna attendere la Roma al 13′: Tahirovic raccoglie un cross dalla trequarti destra e si ritrova nel cuore dell’area davanti a Sarr, lo svedese calcia al volo, ma non angola molto e Sarr può così respingere coi piedi in angolo. Trascorrono sei minuti e Pellegrini prova la conclusione da fuori, ma Sarr para ancora, stavolta con facilità. Nonostante questi flash estemporanei, nel complesso dei primi 20 – 25 minuti è comunque la squadra di ”Balla” a fare gioco con fraseggi molto organizzati. Poi inizia timidamente ad uscire in modo organico anche la squadra di Mou, ma Kumbulla pensa bene di rovinare tutto: l’ex Verona al 26′ si addormenta sul pallone e si fa beffare da Dessers, che è poi lestissimo ad involarsi in verticale ed a cercare il contatto in area con Rui Patricio in uscita: Fabbri non ha dubbi e indica perentorio il dischetto del rigore, tra le proteste dello stesso Rui, che certo non poteva smaterializzarsi in quel frangente, ma Fabbri in tutta risposta gli sventola il ”giallo”. Dagli 11 metri va lo stesso Dessers e firma il sorprendente vantaggio della Cremonese al 28′. Il belga esulta, ma Mancini non la prende bene e ne nasce un grande parapiglia, dal quale Fabbri esce con altri due gialli per i protagonisti citati. Al 33′ nuovo tentativo d’attacco della Roma: Pellegrini su punizione trova la testa di Belotti, ma Sarr para ancora. Nonostante il protagonismo del portiere grigiorosso, non si può tuttavia certo dire che la Roma cinga d’assedio i lombardi, anzi: la squadra dello Special One fatica invece tantissimo a rincorrere gli avversari ed a contenerli; inoltre, quando ha la possibilità di impostare, la squadra capitolina sbaglia puntualmente anche la misura dei passaggi, facilitando il compito degli ospiti. Tra un’imprecisione e l’altra si arriva così al 45′ con la Roma sotto di una rete, meritatamente.
SECONDO TEMPO – Mou decide di fare sul serio ed inserisce Smalling, Zalewski, Matic e Dybala per Kumbulla, Mancini, Volpato e Cristante. Due sostituzioni anche per i grigiorossi, Ballardini inserisce due pezzi forti come Okereke e Valeri. Proprio il laterale prova subito a farsi vedere, ma spara alto. Neanche il tempo di organizzarsi tatticamente, che al 49′ la partita svolta ancora, sempre però in sfavore della Roma: l’altro nuovo entrato, Okereke, dà subito un senso alla sua serata mettendo in mezzo un pallone innocuo per Tsadjout, Celik però non si fa gli affari propri e, nel tentativo di ostacolare l’attaccante, finisce per deviare la traiettoria, infilando involontariamente alle spalle di Rui il pallone del raggelante 0-2. Nonostante lo sbigottimento, la Roma stavolta reagisce: Zalewski trova El Shaarawy, il cui tiro viene però deviato da Pickel in corner. Entra intanto anche Abraham, per una Roma a trazione super-offensiva. Tutto questo sulla carta, perchè poi in campo c’è invece una bella Cremonese, che si fa vedere anche al tiro dalla distanza con Ghiglione, Rui Patricio para. I padroni di casa per cercare di rientrare in partita si affidano molto ai calci piazzati: allo scoccare dell’ora di gara Pellegrini su punizione trova la testa di Ibanez, ma la palla è fuori. Quattro minuti dopo ancora Roma: Celik la crossa per Pellegrini ed il numero 7 va in acrobazia, ma Sarr vola e si salva ancora in angolo con un altro grande intervento. L’intensità della spinta romanista non si ferma, Zalewski con un traversone trova la testa di Belotti, ma la palla non entra. Ballardini ricorre ad energie fresche e, dopo aver inserito il neo acquisto Benassi, butta dentro anche Ciofani al posto del generosissimo Tsadjout. Non cambia invece l’inerzia del match, con la Roma costantemente alla ricerca del goal dell’1-2: Dybala ci prova battendo a sorpresa una punizione e l’idea della Joya è anche buona, infatti il tiro spiazza Sarr, ma una deviazione della difesa tiene a galla la Cremonese. Il forcing giallorosso porta poi Belotti a giocare di sponda per Smalling, che calcia un ”rigore in movimento”, ma la palla esce ancora. I minuti ormai scorrono rapidi e gli attacchi della Roma continuano incessanti, anche se con poca lucidità. L’occasione per segnare davvero arriva però al 77′, con Matic che ”pesca” in area Abraham, ma lì dove non può arrivare Sarr arriva clamorosamente il palo. Sul ”legno” dell’Olimpico si infrangono gran parte delle speranze romaniste, tanto che tre minuti dopo è invece la Cremonese a sfiorare un incredibile tris con Benassi che ci prova col tacco, Rui Patricio para. In questo finale Pellegrini ci mette tutto il cuore che ha, ma al tiro il capitano giallorosso si dimostra poco incisivo. Ormai la Roma attacca unicamente a testa bassa, solo che così si espone al contropiede lombardo: all’84’ Rui Patricio deve sventare in tuffo una botta di Ghiglione; quindi, è Okereke in azione personale a cercare il tris, ma la palla è fuori. Il quarto uomo ormai mostra già il recupero e Dybala si iscrive anche lui alla fiera delle occasioni, con una conclusione al 91′ che finisce alta da buona posizione. Quando poi tutto ormai sembra perduto, al 94′ Abraham e Belotti confezionano il goal dell’1-2 finale, col ”Gallo” che fa partire un destro imparabile sul 2° palo. Il riavvicinamento tardivo tuttavia aumenta solo la frustrazione in casa giallorossa, con l’Olimpico che a fine gara reclama anche un rigore che però non c’è. Ci sarebbe invece poco dopo un calcio di punizione dal limite per fallo su Zalewski, ma Fabbri anche in questa circostanza si dimostra inflessibile, peraltro non sempre a ragion veduta. Finisce con la vittoria della Cremonese e l’eliminazione inattesa della Roma: nella settimana della ”grana” Zaniolo, non esattamente il miglior viatico per guardare oltre…