La Roma pareggia 1-1 a Monza contro gli ottimi biancorossi di Palladino e frena così nella sua corsa-Champions: la squadra di Mou va avanti con El Shaarawy al 24′, ma la situazione rosea per gli ospiti dura solo un quarto d’ora, perchè poi al 39′ arriva il pari di Caldirola a frenare gli entusiasmi capitolini. Alla fine ne esce una partita combattuta e gradevole sotto il piano dell’intensità, con le squadre che si sono fronteggiate a viso aperto, senza tuttavia che nessuna delle due sia riuscita a prevalere in modo deciso sull’altra. Pari dunque sostanzialmente giusto, buon per la Roma che anche il Milan non abbia saputo centrare il bottino pieno in casa contro la Cremonese. E sabato all’Olimpico arriva l’Inter dell’ex laziale Inzaghi…
Per la gara in terra brianzola Mou in sede di formazione deve ancora una volta fare di necessità virtù, viste le numerosissime assenze: ecco allora un 3-4-2-1 di emergenza con Cristante ”versione-Fonseca”, mentre a centrocampo ci sono Çelik e Zalewski sulle fasce, con Bove-Pellegrini al centro. Davanti poi spazio sulla trequarti a El Shaarawy e Solbakken, con Abraham terminale offensivo. Sull’altro fronte i biancorossi se la giocano ”a specchio”, con Colpani e l’ex Caprari a cercare di innescare il centravanti Mota.
PRIMO TEMPO – Al fischio di Chiffi è il Monza a sorprendere tutti con una partenza-sprint che spaventa la Roma: già dopo soli 38 secondi dal via infatti Çelik sbaglia un comodo appoggio ed innesca Mota, bravo a puntare subito la porta ed a calciare, ma il suo connazionale Rui Patricio respinge prontamente in angolo. Al 4′ è Caprari a pungere dentro l’area, con Cristante che è costretto a ”murare” il tiro dell’ex Pescara nuovamente in corner. Ma non è finita qui, perchè dalla bandierina Colpani trova Carlos Augusto ed il brasiliano da due passi conclude a lato. La Roma inizia a mostrare i primi segni del risveglio all’8′: Abraham va via di forza sulla destra e la crossa in mezzo per Solbakken, bravo a coordinarsi al volo ed a calciare, ma il tiro del norvegese finisce comoda preda di Di Gregorio. La Roma piano, piano inizia a salire di intensità ed a prendere sempre più in mano il gioco a centrocampo, anche se le occasioni migliori per la squadra dello Special One arrivano su palla da fermo: Pellegrini su punizione trova la testa di Cristante, ma Di Gregorio risponde con reattività, a differenza di Ibañez e Solbakken, che invece cincischiano e quasi si ostacolano tra loro al momento del tap-in, con la conseguenza che a beneficiarne sono poi i ragazzi di Galliani. Al 20′ poi nuova punizione in favore dei giallorossi, stavolta sul cross di Pellegrini è Ibañez a farsi trovare pronto, ma il colpo di testa del brasiliano è facile preda di Di Gregorio. Non va meglio neanche a Zalewski, che rientra dalla sinistra e tira, trovando anch’egli Di Gregorio pronto alla parata. Proprio l’estremo difensore dei padroni di casa tuttavia la combina grossissima al 24′: Di Gregorio si fa infatti soffiare il pallone dai piedi da parte di Abraham, che è poi lucido nel trovare El Shaarawy il quale, col portiere fuori dai pali, tira in porta una prima volta, ma un salvataggio sulla linea di Pablo Marì salva inizialmente i brianzoli, solo che poi la palla torna sul piede del Faraone, e stavolta non c’è nessuno a frapporsi al tiro dell’ex Milan. Roma dunque in vantaggio. La risposta dei padroni di casa arriva alla mezz’ora: Mota ci prova dal limite con un destro secco, ma il pallone esce di pochissimo sul 2° palo. Sulle due panchine intanto cominciano un po’ di borbottìi per la gestione molto ”all’inglese” da parte di Chiffi, peccato però che il direttore di gara non apprezzi commenti esterni, ecco subito un ”giallo” per Mourinho e Palladino. L’ultimo lampo dei romanisti nei primi 45′ arriva ancora su gioco fermo col solito Ibañez che di testa impegna il portiere e lo costringe ad una non semplice respinta. La gara sembra destinata ad arrivare a metà percorso con la Roma avanti di un goal, se non fosse che a 6′ dall’intervallo Rovella su punizione sventaglia e trova libero dalla parte opposta Carlos Augusto, sinistro al volo dell’esterno e goal dell’1-1.
SECONDO TEMPO – Contro la Roma Palladino se la vuole giocare a viso aperto anche nella ripresa: ecco allora al nuovo pronti-via Birindelli al posto di Colpani, con l’ottimo Ciurria che di conseguenza sale e va a posizionarsi sulla trequarti. Nessun cambio invece per la Roma, d’altra parte il quadro clinico di casa-Trigoria non concede spazio a interpretazioni varie. Al secondo giro di lancette Pessina accende Carlos Augusto, il cui sinistro viene però sventato da Rui Patricio con un bel tuffo in angolo. Ora il Monza prende sempre più coraggio ed alla Roma non resta che controllare la situazione al meglio delle proprie forze. Per quanto riguarda invece il piano offensivo, l’unica strada maestra qui sembra essere quella delle palle da fermo: al 57′ Pellegrini tenta direttamente la conclusione a rete, ma la palla esce di poco alta. Allo scoccare dell’ora di gioco ecco poi i cambi di Mourinho: dentro Spinazzola e Camara per Zalewski ed un opaco Solbakken, con Pellegrini che di conseguenza avanza il suo raggio d’azione. Proprio ”Spina”, appena entrato, verticalizza subito per El Shaarawy, ma Caldirola tempestivamente alza il muro. Cambia poi anche Palladino: dentro Valoti e l’ex romanista Machin. La partita vive di continui strappi ed accelerazioni da ambo le parti, alla fine a pagare il conto è El Shaarawy, che si accascia al suolo: Mourinho è costretto al cambio forzato, dentro il redivivo Volpato. Si entra intanto negli ultimi 20 minuti di una partita mai noiosa e che tuttavia continua a non sfornare grossissime palle-goal. Su una ripartenza improvvisa dei padroni di casa poi Mota innesca Carlos Augusto in area, ma stavolta l’esterno svirgola malamente. Per quanto riguarda invece la Roma, i giallorossi provano nel finale a cingere d’assedio la trequarti avversaria, tuttavia la squadra di Mou si smarrisce quando la palla diventa bollente e l’unica mezza occasione in questa fase arriva da Abraham, che peraltro se la costruisce da solo: Tammy palleggia infatti dentro l’area avversaria e poi fa partire un tiro, ma Di Gregorio para facile. Entrano intanto anche Tahirovic nella Roma e l’accoppiata Marlon-Gytkjaer per il Monza nel tentativo di pescare il proverbiale jolly dal mazzo, ma per le occasioni più clamorose, ancora una volta, come col Milan, bisogna attendere i minuti di recupero: al 93′ Ibañez si avvita in area e schiaccia di testa, costringendo Di Gregorio ad una grandissima parata. Tre minuti dopo la palla-goal clamorosa è invece lombarda con Carlos Augusto che si ritrova a tu per tu con Rui Patricio in area, ma Rui in uscita riesce a fermare l’esterno e salva così il risultato, che non sarà una vittoria, ma muove almeno la classifica romanista. Tra queste due fiammate clamorose, da segnalare al 95′ l’espulsione per doppio giallo di Çelik: Mourinho non la prende affatto bene ed abbandona la panchina senza vedere l’ultimo minuto di gioco. Finisce 1-1 tra Monza e Roma: tra 72 ore all’Olimpico però arriva l’Inter e Mourinho anche oggi ha perso altri due giocatori…