Ennesima figuraccia della Roma, che esce un’altra volta sconfitta in casa, questa volta dall’ottimo Bologna di Italiano: 3-2 il punteggio finale in favore degli ospiti, con la squadra di Juric che ha rincorso per tutti i 90 minuti gli avversari, più tonici fisicamente e più tranquilli sul piano psicologico. Saranno giorni di grande riflessione in casa giallorossa, con la Società che una mezz’ora dopo il fischio finale ha comunicato ufficialmente l’esonero di Ivan Juric, in attesa di scoprire che sarà il nuovo allenatore dei capitolini…
Per la dodicesima giornata contro il Bologna Juric deve fare a meno all’ultimo di Pellegrini e Zalewski, non al meglio: il tecnico croato vara il suo 3-4-2-1 con Angeliño ancora adattato nei tre, mentre al centro rientra N’Dicka. Sulle fascia sinistra a centrocampo c’è la conferma di El Shaarawy, mentre Cristante torna nel suo ruolo, al fianco di Konè. Davanti poi ci sono Soulè e Pisilli a supporto di Dovbyk. Nel Bologna Italiano schiera invece il 4-2-3-1 con l’ex romanista Skorupski tra i pali e l’ex laziale De Silvestri in difesa, mentre la fase offensiva è affidata al trio di trequartisti Orsolini-Odgaard-Ndoye, che agiscono dietro al centravanti Castro.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini di Manganiello e che il clima per la Roma non sia dei migliori lo si capisce da subito, con i cori e gli striscioni di contestazione per Juric e per i giocatori giallorossi. La Roma tuttavia sembra iniziare col piglio giusto e nei primi cinque minuti appare determinata nel voler indirizzare dalla sua parte il match. Dall’altra parte pero’ c’è un Bologna molto ordinato che concede pochissimo agli avversari e che, quando ne ha l’opportunità, va anche all’attacco: il primo tiro della gara è proprio dei felsinei: Miranda ci prova all’8′ dalla distanza col suo sinistro, Svilar para senza problemi. A prevalere comunque in questa fase è l’equilibrio, con le due squadre che lottano a centrocampo senza correre troppi rischi. Al 16′ arriva anche il primo tiro della Roma: Dovbyk apre il varco a Pisilli, che si inserisce e calcia, Skorupski para. Col trascorrere dei minuti pero’ la squadra di Italiano inizia a guadagnare metri in mezzo al campo: prima Pobega viene ostacolato al momento del tiro e Svilar può intervenire facile, poi al 20′ Orsolini va via sulla destra e fa quindi partire un tiro-cross velenosissimo sul 2° palo, con la sfera che attraversa tutto lo specchio per poi finire fuori di un soffio, con Ndoye che in scivolata non riesce a trovare la deviazione vincente. Lo stesso numero 11 rossoblù nello slancio va a sbattere contro il palo della porta romanista, rimanendo a terra dolorante, tanto che Italiano è costretto a sostituirlo, dentro Karlsson. Il Bologna intanto continua a guadagnare angoli e proprio su uno di questi arriva il goal del vantaggio ospite: sul cross di Orsolini Castro si fa trovare sul 2° palo e, in mezzo ad un marasma di maglie, riesce a vincere una carambola ed a trovare la deviazione vincente per lo 0-1 al 25′. La risposta della Roma arriva dopo cinque minuti con Konè che scende sulla sinistra e la crossa in mezzo per Soulè, che colpisce una clamorosa traversa a portiere battuto. E’ il miglior momento della Roma nel primo tempo, al 33′ Angeliño su punizione trova poi la testa di Mancini, ma Skorupski para in tuffo. Nell’ultimo quarto d’ora la squadra di Italiano per non correre ulteriori rischi blinda il gioco ed applica un possesso palla sfiancante, che legittima il risultato. Si va così negli spogliatoi con la Roma sotto di un goal e con la Sud che fischia sonoramente all’indirizzo dei propri giocatori.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre subito con un cambio per gli ospiti: non rientra infatti dal tunnel De Silvestri, dentro Posch. In avvio Cristante prova a farsi vedere di testa su angolo, ma il centrocampista azzurro manda alto. Lo stesso Bryan poi poco dopo va ad durissimo faccia a faccia con Castro e Manganiello interviene subito per dividerli. Il Bologna torna poi a farsi vedere in avanti: al 56′ Karlsson si ritrova un bel pallone a centro area e si libera per il tiro, che viene pero’ murato all’ultimo da N’Dicka e la Roma si salva dal doppio svantaggio. Il monologo degli ospiti continua pero’ ed allora Juric inserisce Shomurodov per Soulè, nel tentativo di cambiare qualcosa. Si arriva all’ora di gara ed El Shaarawy ci prova direttamente su punizione, ma il tiro del Faraone è alto. Juric cambia ancora: fuori Çelik (fischiatissimo) e dentro Dahl, fuori Pisilli (applauditissimo) e dentro Baldanzi. Il nuovo equilibrio nell’immediato giova alla Roma, che al 63′ trova il pareggio: Mancini crossa per El Shaarawy, che svetta ed indirizza di testa sul 2° palo l’1-1 che riapre la partita. Come pero’ accaduto anche in troppe altre circostanze, anche stavolta i capitolini sono incapaci di tenere lo status quo, infatti dopo tre soli minuti Orsolini è già in area dalla destra, rientra e tira, trovando una deviazione di Angeliño che spiazza Svilar e fissa il nuovo sorpasso degli ospiti al 66′. A questo punto Italiano vuole energie fresche in attacco e chiama Fabbian e Dallinga. Dall’altra parta la Roma ora attacca alla ricerca del nuovo pari e Baldanzi tira, ma viene fermato in calcio d’angolo. Dal corner poi sbuca il sinistro di N’Dicka, ma Skorupski para in due tempi sull’ivoriano. Il tentativo affannoso di rimonta della Roma sembra dover interrompersi bruscamente al 72′ quando Dallinga infila in rete dopo una respinta di N’Dicka su tiro di Orsolini, ma per fortuna della Roma Manganiello annulla l’1-3 dopo la verifica del Var, che correttamente vede un tocco col braccio dell’attaccante. Il tris degli ospiti tuttavia è solo rimandato, perchè al 77′ Karlsson va via sulla destra e stavolta è tutto buono, Svilar può solo toccare, col pallone che rotola in rete per l’1-3. Quando la disperazione sembra ormai regnare sull’Olimpico, ad otto minuti dalla fine ancora El Shaarawy prova a riaccendere la fiamma della speranza: Shomurodov libera al tiro il Faraone sulla destra ed il diagonale dell’ex Milan è di quelli che fanno male: gran tiro ad incrociare, 2-3 e Roma ancora in partita all’82’. La Roma ora spinge col cuore e la grinta ed all’88’ Shomurodov serve in area a Dovbyk il pallone del possibile 3-3, ma stavolta l’ucraino non trova la deviazione ed il Bologna si salva. Si entra negli ultimi 6 minuti di recupero e ci si attende un assalto a testa bassa da parte della Roma, invece è il Bologna ad avere sul piede il pallone del 2-4 con Dallinga, che al 93′ manda fuori di un soffio. Finisce con un altro k.o, per la Roma, ma ormai la faccenda non è più un problema di Juric, visto il fresco esonero del tecnico croato…