La Roma di De Rossi vola anche in Europa e cala un altro poker, dopo le 4 reti rifilate sabato al Monza. Stavolta la vittima di turno dei giallorossi è il Brighton di De Zerbi, tanto arrembante in fase propositiva, quanto fragile in difesa: il risultato è un netto 4-0 per la Roma, che mentalmente a questo punto può sentirsi con ragionevolezza già ai quarti di finale dell’Europa League. La squadra di DDR ha aperto le marcature già al 13′ con Dybala, per poi chiudere la prima frazione avanti di due, grazie al raddoppio di Lukaku, bravo a sfruttare un clamoroso errore difensivo degli inglesi. A metà secondo tempo poi una doppia frustata ravvicinata a firma Mancini-Cristante ha consegnato definitivamente la gara alla Roma ed agli archivi, rendendo poi anche la gara di ritorno poco più che un semplice atto formale per la banda di De Rossi.
Detto ciò, va anche detto pero’, ad onor del vero, che il punteggio di 4-0 farebbe pensare ad una partita stradominata dall’inizio alla fine dai giallorossi, con il Brighton a fare solo da incassatore, invece la squadra di De Zerbi ha giocato, ha provato ad imporre la sua tattica ed ha anche messo in difficoltà in più di un’occasione i capitolini, tuttavia gli ospiti non sono stati scaltri e non hanno saputo capitalizzare la mole di gioco prodotta, a differenza dei romanisti, che si sono poi divertiti a mettere il dito nelle enormi piaghe della difesa inglese, fino a raggiungere la larga vittoria odierna.
Per la gara dell’Olimpico De Rossi schiera il suo 4-3-3 con Svilar straconfermato in porta, mentre in difesa gli esterni sono Çelik e Spinazzola, con Mancini-N’Dicka al centro. Tra centrocampo ed attacco poi si va sul sicuro, con davanti Dybala, Lukaku ed El Shaarawy a cercare di complicare la serata di Steele. Per quanto riguarda invece i britannici, De Zerbi disegna un 4-2-3-1 con Buonanotte, Enciso ed Adingra alle spalle di Welbeck.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Letexier ed è la Roma ad aggredire subito: al 3′ Spinazzola la crossa per Lukaku, che ci mette la testa, ma trova sulla sua traiettoria una grande respinta d’istinto di Steele. Il Brighton pasticcia poi in fase di ripartenza ed un minuto dopo Lukaku si ritrova già un altro pallone in area, il suo diagonale pero’ esce di poco sul 2° palo. Al 7′ arriva la risposta degli inglesi: Adingra ci prova dalla sinistra ed il suo tiro viene poi deviato da N’Dicka sul palo a portiere battuto. Primo brivido dunque per i capitolini. Il Brighton spinge a ranghi compatti, così alla Roma non restano che le armi della ripartenza e delle accelerazioni improvvise. Ed è proprio su un cambio di campo improvviso che la squadra di Capitan Futuro passa in vantaggio: al 13′ Dybala parte sul filo del fuorigioco e si presenta a tu per tu con Steele, aggiramento del portiere e goal col sinistro della Joya. Si alza a questo punto la bandierina del fuorigioco, ma il Var valuta invece buona la posizione di partenza dell’argentino e la Roma può dunque esultare. A questo punto la squadra di De Zerbi alza ulteriormente il ritmo a centrocampo ed alla Roma non resta che rimanere guardinga a difesa della propria area. Al 25′ Adingra la crossa per Welbeck, che colpisce di testa, ma Svilar è bravissimo con la gamba a salvare la Roma e ad evitare il pareggio. Il Brighton di De Zerbi è famoso per la sua costruzione dal basso ed anche questa sera i biancoblù non sono da meno nel loro giro-palla totale. Alla Roma non resta molto da fare, se non rimanere sorniona, in attesa si sfruttare i buchi lasciati dall’avversario, ed al 43′, proprio sfruttando una di queste lacune difensive, la Roma raddoppia: Dunk sbaglia completamente un comodo controllo difensivo, col capitano inglese che si fa letteralmente risucchiare da Lukaku, bravo a soffiargli il pallone ed a puntare con decisione la porta, prima di trafiggere Steele per il 2-0. E’ il settimo centro quest’anno in nove gare europee per Big Rom, e scusate se è poco… Il Brighton tuttavia non si scompone e chiude il primo tempo all’attacco: al 46′ Adingra la crossa per la testa di Welbeck e Svilar risponde ancora da campione, con una prontissima respinta d’istinto. Si va dunque all’intervallo sul 2-0 ma con la consapevolezza che anche nella ripresa ne vedremo delle belle…
SECONDO TEMPO – De Zerbi si gioca subito la carta Ansu Fati, fuori Enciso. Proprio l’ex Barça si fa vedere subito al tiro, ma Svilar para senza problemi. La risposta della Roma arriva al 49′ con Lukaku, che la schiaccia di testa su un cross di Spinazzola, ma Steele stavolta è reattivo e respinge, tenendo ancora in partita il Brighton. Ci prova poi El Shaarawy con un tiro a giro da fuori a chiudere il conto con gli inglesi, ma la squadra di De Zerbi non molla e rimane più viva che mai. Anzi, tra il 53′ ed il 57′ i biancoblù arrivano per tre volte al tiro, ma Adingra si fa neutralizzare da Svilar, mentre nelle altre due occasioni Welbeck prima manda alto e poi nel colpire commette fallo su un difensore, vanificando il tutto. Gli ospiti non demordono neanche col trascorrere dei minuti, intensificando ulteriormente il possesso del pallone in mezzo al campo, tuttavia di altre palle-goal non ne arrivano dalle parti di Svilar ed allora al 64′ ci pensa Mancini a chiudere la faccenda: il difensore raccoglie una punizione di El Shaarawy dalla trequarti ed infila sul 2° palo ad incrociare, bruciando sul tempo Steele e tutti i distratti difensori ospiti. Dopo una verifica del Var per un sospetto offside del Mancio, Letexier convalida e l’Olimpico può così esplodere di gioia. L’onda lunga dell’entusiasmo romanista amplifica ulteriormente a questo punto le amnesie e lo sbandamento degli inglesi, tanto che quattro minuti dopo la rete del Brighton si gonfia ancora: El Shaarawy si incunea sulla sinistra e poi serve al centro Cristante, che di testa a tuffo fa 4-0. ”Gioco, partita, incontro” si direbbe nel tennis, ma nel calcio si gioca fino al 90′ e De Rossi allora ne approfitta per inserire Baldanzi e Bove. Dall’altra parte ormai l’unico sussulto di orgoglio arriva da un tiro di Buonanotte che è tutto un programma… De Zerbi si gioca le carte Estupiñan e Veltman, ma ormai la partita è bella che andata e la conferma la si ha quando Ansu Fati mette un pallone velenoso dentro l’area piccola, senza pero’ che ci sia nessuno pronto a colpire. Dunk intanto, che sulla coscienza ha il goal del raddoppio, prova a riscattarsi all’81’, ma il suo piattone da due passi finisce altissimo. Non succede poi più nulla e, dopo 5 minuti inutili di recupero, Letexier dice che può bastare così. La Roma è virtualmente già ai quarti di Coppa. Ora pero’, testa alla Fiorentina…