A La Spezia la Roma di Mourinho torna finalmente alla vittoria in campionato grazie ad un rigore di Abraham al 98′, assegnato da Fabbri su segnalazione del Var per un fallo di Maggiore su Zaniolo. Grazie a questi 3 punti agguantati in extremis ed alle concomitanti sconfitte di Fiorentina e Lazio, i giallorossi salgono di due posizioni e rientrano in piena corsa per il quarto posto Champions, con la Juve distante 6 lunghezze. C’è tuttavia da dire che la gara del Picco non ha comunque spazzato via i dubbi che aleggiano sulla Roma, visto che, se non fosse per l’episodio finale del match, adesso staremmo invece parlando di una Roma ancora incartata su se stessa, in difficoltà di gioco ed incapace di venire a capo dello Spezia, nonostante tutto il secondo tempo giocato in superiorità numerica dai giallorossi, per via dell’espulsione di Amian allo scadere del primo tempo. Non è tutto oro dunque quello che luccica al fischio finale di Fabbri, e tuttavia la vittoria per 1-0 di oggi fa morale, e la squadra capitolina ne aveva proprio bisogno per riacquistare un po’ di fiducia in se stessa.
Per la gara del Picco la Roma deve fare a meno degli infortunati Oliveira ed Afena-Gyan, mentre Zaniolo ed El Shaarawy tornano in panchina. Foti, il vice di Mou, si affida per la sua prima da ”titolare” ad un inedito 3-4-2-1, con Kumbulla confermato dal 1′, mentre a centrocampo la grande novità è la conferma di Zalewski a sinistra, con Veretout che ritrova anch’egli una maglia da titolare, al fianco di Cristante. Sulla trequarti poi ecco Pellegrini e Mkhitaryan, ad agire a supporto di Abraham. Sull’altro fronte, Thiago Motta se la gioca col 4-3-3, con davanti Agudelo, Nzola e l’ex Verde.
PRIMO TEMPO – Al fischio di Fabbri è la Roma a prendere in mano l’iniziativa: su corner di Veretout, Mancini sbuca di testa e Provedel respinge prontamente. Quindi tocca a Pellegrini provare la conclusione dalla distanza all’8′, ma la palla esce fuori di poco. Al 13′ prima grana per i padroni di casa: Sala si fa male, al suo posto entra Maggiore. Tre minuti dopo poi arriva anche la prima palla-goal per lo Spezia: Verde va via con una grande azione sulla destra, supera Zalewski e fa partire un tiro dalla distanza, pallone alto. La Roma quest’oggi non sembra tuttavia disposta a concedere molto agli avversari, anche perchè lo Spezia per i giallorossi ogni volta è come uno spettro da scacciare con paura e rabbia. Al 18′ Pellegrini tenta la giocata personale, ma il suo tiro da fuori viene deviato sul palo da un grande intervento di Provedel, mentre Abraham è lento nell’andare sulla ribattuta e così il portiere ex Empoli ci fa un figurone, con un secondo intervento ravvicinato a salvare la propria porta. Un minuto dopo poi ancora Roma all’attacco, stavolta Abraham fa tutto da solo, ma non è fortunato nella conclusione, col pallone che esce fuori di pochissimo. Non va meglio poco dopo neanche a Mkhitaryan, fermato da una respinta del solito Provedel. Alla mezz’ora di gara, nel tentativo di arginare meglio gli avversari, lo Spezia prova poi a far girare palla a centrocampo, lasciando ai giallorossi l’arma del contropiede, e la squadra di Mou prova allora la verticalizzazione sull’asse Mkhitaryan-Pellegrini, ma la segnalazione di offside rende tutto vano. Nel finale del primo tempo gli spezzini provano loro a pungere con un sinistro velleitario di Bastoni e con una punizione insidiosa di Verde, pallone fuori di poco. Al 45′ pero’ il coraggio della squadra di Thiago Motta deve già essere riposto nell’armadio, perchè Amian, già ammonito, prende un secondo giallo e lascia dunque i liguri in 10. Il primo tempo si chiude con una conclusione senza pretese di Abraham, che fa però giù presagire una ripresa di sofferenza per i padroni di casa.
SECONDO TEMPO – Con la nuova situazione numerica in favore della Roma, i due tecnici mettono subito mano alle risorse in panchina: nello Spezia entra Salva Ferrer per Verde, mentre per i giallorossi scatta l’ora di Zaniolo, fuori Mancini. In apertura Pellegrini pennella subito un bel cross per la testa di Abraham, ma l’inglese quest’oggi appare un po’ svogliato ed impreciso, ed il pallone infatti sfila a lato. Poi però al 49′ la Roma va vicinissima al vantaggio: Zaniolo viene murato al tiro e Cristante da fuori area colpisce un palo clamoroso, con Provedel che stavolta non avrebbe potuto farci niente. La risposta della squadra ligure è in un tentativo dalla distanza di Maggiore, pallone a lato. Ci prova poi anche Nzola col suo sinistro, ma Rui Patricio respinge prontamente e, sulla veloce ripartenza giallorossa, è Pellegrini a calciare alto. Si arriva così al 56′ con Zaniolo che serve un grandissimo assist in area a Veretout, ma il francese col destro spreca a lato. Scoccata l’ora di gioco e con le due squadre ancora inchiodate sullo 0-0 di partenza, Thiago Motta si affida a Gyasi, mentre Foti inserisce El Shaarawy. In campo intanto Nzola prova col fisico a tenere su l’attacco dello Spezia, ma Rui Patricio è attento su un tentativo dell’angolano. Si entra così negli ultimi 20 minuti di partita, con la Roma che spinge alla ricerca del meritato vantaggio, mentre lo Spezia si difende con ordine. Pellegrini prova poi con una grande azione personale a trovare il jolly, ma Provedel risponde sempre presente. E che il portiere ligure sia decisamente in giornata lo si capisce anche pochi minuti dopo, quando va a respingere in angolo una conclusione di Zaniolo, dopo un’iniziativa di Abraham (per la verità non sfruttata a dovere…). Ci provano poi in sequenza Pellegrini, Zaniolo e Mkhitaryan, ma la palla non vuole saperne di entrare. Per gli ultimi dieci minuti allora Mourinho ordina a Foti di inserire Shomurodov e Abraham, colpito forse nell’orgoglio, nei due minuti successivi ha ben due occasioni da rete, ma riesce a sprecarle entrambe. La parità resiste anche su una punizione di Pellegrini, col pallone che esce di poco a lato, mentre all’88’ ci pensa Provedel a dare sicurezza ai compagni con un’uscita tempestiva su Mkhitaryan. L’arbitro assegna intanto 3 minuti di recupero, anche se poi tra una perdita di tempo e l’altra l’extra-time reale sarà addirittura di 8 minuti. Al 91′ Mkhitaryan va via di forza sulla destra e mette un bel pallone in mezzo, ma nessuno tra Pellegrini, Abraham e Shomurodov riesce a trovare la deviazione decisiva dentro l’area piccola. La porta dello Spezia ormai sembra davvero stregata per la Roma, allora Mou si affida anche alla scaramanzia ed inserisce ancora Bove, come contro il Verona, riscuotendo peraltro ancora credito dalla Dea Bendata: due minuti dopo l’ingresso del baby, al 94′ Zaniolo colpisce due volte la traversa di testa sugli sviluppi di un corner, ma nel mucchione selvaggio non sfugge al Var un colpo proibito di Maggiore proprio sul viso di Zaniolo e Fabbri, dopo aver visionato le immagini, assegna correttamente un penalty alla Roma. dal dischetto va Abraham ed al minuto 98, con freddezza da veterano, consegna 3 punti d’oro alla Roma.