La Roma di De Rossi esce illesa dallo Juventus Stadium, con uno 0-0 quasi esclusivamente difensivo che fa ben sperare per le prossime partite dopo la sosta, in cui pero’ i giallorossi saranno chiamati a segnare e magari anche a vincere le prime partite di questo campionato finora balbettante. Contro i temibili bianconeri di Thiago Motta tuttavia non ci si poteva aspettare francamente molto di più, anche alla luce delle prime due prestazioni opache dell’anno, per cui ben vengano il punto conquistato a Torino ed una Roma finalmente solida in difesa.
Molto bene la coppia Mancini-Ndicka, ma nel complesso tutta la fase di copertura è stata studiata ed applicata bene dai capitolini. Tutt’altro discorso dobbiamo invece farlo sul piano offensivo, perchè quando si tratta di creare nitide palle-goal la squadra di De Rossi fa molta, troppa fatica: Dovbyk è ancora un corpo estraneo alla squadra, che dall’altra parte non fa pero’ nulla per agevolarne l’inserimento; per quanto riguarda poi Soulè, è apparso troppo fumoso e ben poco incisivo in zona-goal, idem anche per Dybala, entrato solo nell’ultima mezz’ora, eppure mai nel vivo del gioco.
Una piccola speranza è arrivata infine stasera dai due volti nuovi, Saelemaekers e Konè: in attesa di vedere la vera Roma dopo la sosta, due nuove carte giocabili per DDR.

Per la sfida di Torino De Rossi conferma il suo 4-3-3 con pero’ due novità: la più sorprendente è data dall’inserimento dal primo minuto di Pisilli, preferito a Paredes, mentre la più spiazzante è rappresentata dall’esclusione di Dybala, al suo posto c’è invece Saelemaekers, appena arrivato via Milan, nell’ambito dell’affare-Abraham (a proposito, siamo proprio così sicuri che Tammy non servisse a questa squadra?). Dall’altra parte, Thiago Motta conferma il suo 4-2-3-1, con Cambiaso, Yildiz e Mbangula alle spalle di Vlahovic.

PRIMO TEMPO – Dopo un sentito minuto di silenzio in memoria di Eriksson, Guida dà il via all’incontro ed è la Juve a spingere in avanti. La gara prende un buon ritmo ed al 13′ Pellegrini ci prova dal limite e calcia sul 2° palo, ma Bremer col corpo alza il muro e si rifugia in corner. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina poi Saelemaekers calcia in porta, ma Di Gregorio para. Passano quattro minuti ed è ancora la Roma a farsi vedere al tiro, seppur dalla distanza: Soulè si accentra e calcia, pallone alto. Sembra una Roma sfacciata, ed invece da questo momento inizia a giocare solo la Juve, anche se a dire il vero il grande possesso palla messo su dai padroni di casa non produce praticamente nulla dentro l’area romanista. Intorno alla mezz’ora la gara poi vive di un noioso equilibrio a centrocampo e di occasioni proprio non se ne vedono. Bisogna aspettare allora gli ultimi minuti: al 42′ Yildiz va via sulla sinistra e poi la crossa al centro per Vlahovic, che brucia sul tempo Ndicka e la gira di forza in porta, ma Svilar respinge con un ottimo intervento in calcio d’angolo. Il tempo di chiude con un tentativo in area di Dovbyk, ma l’ucraino vede il suo tiro murato dalla difesa bianconera. Si chiude così un primo tempo assai avaro di occasioni, in cui pero’ il gioco l’ha fatto la Juve.

SECONDO TEMPO – Thiago Motta non ci sta a vedere rallentata la sua corsa in vetta, così si gioca la ripresa inserendo due volti nuovi: dentro Koopmeiners e Conceiçao per Mbangula e Cabal, con Cambiaso che di conseguenza arretra il proprio raggio di azione. La prima fiammata è proprio dei padroni di casa con Vlahovic: il serbo strozza il destro, pallone a lato. Come per il primo tempo, anche questo inizio spumeggiante tuttavia è fuorviante, perchè poi tornano a vedersi in campo due squadre molto bloccate, che danno vita ad una sterile e stucchevole lotta a centrocampo, con la Juve a dettare ancora i tempi del suo possesso palla. Senza sussulti si arriva così allo scoccare dell’ora e De Rossi mette mano ai cambi: entrano Dybala e Zalewski per Soulè e Saelemaekers. Non cambia tuttavia nulla sul piano del gioco, nè tantomeno delle occasioni, ed allora al 67′ si muove anche la panchina della Juventus: dentro McKennie e Douglas Luiz per Locatelli e Fagioli. La squadra di Motta continua intanto col suo fraseggio compassato, poi ai -20′ dal termine Conceiçao prova ad accendersi e calcia dalla destra, ma Angeliño alza il muro, la palla arriva quindi ad Yildiz, ma il turco viene fermato dal suo connazionale Çelik. In campo intanto fa molto caldo ed i 22 sono ormai in modalità risparmio energetico, anche se comunque a patire di più è la Roma, così De Rossi ne cambia altri tre: dentro il nuovo acquisto Konè, il rigenerato Shomurodov e l’incompiuto Baldanzi. Motta invece si limita ad inserire Nico Gonzalez a 7 minuti alla fine. Quando poi la Juve sembra sul punto di poter andare a dama con i giallorossi, in extremis e con grande sorpresa riesce fuori la Roma: Angeliño al 90′ fa partire il suo sinistro da fuori e la palla esce di poco sul 2° palo. Si entra nei 5 minuti di recupero con la Roma all’attacco, tuttavia di palle-goal non se ne vede neanche l’ombra e l’ultimo tiro della serata è invece bianconero: Yildiz ci prova al 93′ da posizione assai defilata, pallone abbondantemente fuori. Finisce come era cominciata, con un risultato ad occhiali che non resterà certo negli annali…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.