La Roma ha portato a casa con qualche apprensione più del dovuto i 3 punti della vittoria. Nel dopogara dell’Olimpico Paulo Fonseca ci tiene però a rimarcare le cose buone fatte dalla sua squadra e non ci sta a sottostare al ”gioco al massacro”, che invece va tanto di moda nella Capitale dopo le sconfitte ed anche dopo le prestazioni un po’ sotto tono. Ed allora, davanti a chi si sofferma a parlare delle difficoltà giallorosse a cavallo del goal del momentaneo pareggio del Cagliari, Paulo risponde così: ”Quanti palloni però abbiamo sbagliato prima di quel momento? C’è sempre la tendenza a dimenticare quello che facciamo bene. Abbiamo vinto, ma questo risultato non è giusto per me…”.
Nonostante l’ottimo terzo posto attuale, Fonseca ritiene che in queste prime 14 giornate la sua Roma abbia raccolto anche meno di quanto avrebbe dovuto: ”Potevamo avere più punti: se avessimo avuto 3-4 punti in più, sarebbe stato più giusto. Abbiamo avuto momenti negativi come con Napoli e Atalanta, ma oggi abbiamo dimostrato di essere equilibrati, reagendo bene ad una sconfitta difficile”.
Nonostante l’ottimo terzo posto attuale, Fonseca ritiene che in queste prime 14 giornate la sua Roma abbia raccolto anche meno di quanto avrebbe dovuto: ”Potevamo avere più punti: se avessimo avuto 3-4 punti in più, sarebbe stato più giusto. Abbiamo avuto momenti negativi come con Napoli e Atalanta, ma oggi abbiamo dimostrato di essere equilibrati, reagendo bene ad una sconfitta difficile”.
La Roma in questa settimana ha mostrato tutti i suoi limiti, pur nella bontà delle tante cose fatte, che l’hanno portata di fatto ad essere al momento la terza forza del campionato, alle spalle di Milan ed Inter. Come sono conciliabili dunque tra loro le due ultime apparizioni dei giallorossi? Su questo Fonseca è chiaro: ”Sono state due partite diverse, contro avversari diversi. Per me l’importante è che la squadra, quando non vince, reagisca. E’ importante sentire che la squadra ha giocato con fiducia, voglia di giocare la palla, senza paura. Oltre ovviamente alla vittoria, che poteva essere più larga”.
In questi giorni nelle rumorose radio romane e sui vari media sono arrivate molte critiche a Fonseca, ma il tecnico portoghese ha imparato a gestire questo tipo di cose e certi ambienti: ”Le critiche? Non le ascolto, per mantenere l’equilibrio. A volte ho una squadra di comunicazione che lavora con me, mi fanno arrivare le notizie, ma non sono uno che dà importanza a quello che si scrive. Conta mantenere l’equilibrio: se sentiamo sempre quello che gli altri dicono della squadra, è difficile mantenerlo. Sono qui da un anno e mezzo, conosco quelli che vogliono il male della Roma, o chi aspetta un momento negativo della Roma per fare male alla squadra. Se sono critiche giuste, rispetto il lavoro, ma qui si aspetta sempre che la Roma perda per ‘’ammazzarla’’ e non è giusto!”.
Come anche avvenuto a Bergamo, anche stasera col Cagliari ad un certo punto la Roma è andata completamente in tilt: una sorta di blocco mentale, o una questione di tenuta fisica? ”Più mentale. Dopo il secondo tempo con l’Atalanta, è normale che possa esserci una reazione del Cagliari, che però non ha creato molto. E’ una questione mentale, volevamo vincere tanto questa partita. Abbiamo magari pensato che potevamo vincere giocando più indietro, ma merito anche al Cagliari”.
La chiusura della conferenza stampa è sul mercato: Fonseca si lascia andare a qualche timida apertura: ”Vediamo… Pensiamo a quello che possiamo migliorare nella squadra. Se serve un ricambio davanti? Mkhitaryan ha giocato tutte le partite, è normale che sia stanco”. Poi, il saluto di fine anno di Fonseca: ”Tanti auguri a tutti i giornalisti e i tifosi, buon Natale e un felice anno nuovo”