C’è soddisfazione in casa Roma dopo il 3-0 con cui i giallorossi hanno regolato l’Udinese. Ora i giallorossi sono terzi con davanti solo le due milanesi, al netto ovviamente del recupero tra Juve e Napoli. Nel dopogara dell’Olimpico Paulo Fonseca ha espresso tutta la sua serenità per la prestazione sfoderata: ”Sono soddisfatto: siamo entrati molto forte in partita, abbiamo fatto tre goal, anche se uno non è stato convalidato (la rete di Pellegrini, annullata per Var, n.d.r.). Abbiamo creato altre occasioni e gestito bene la partita nella ripresa. E’ importante non prendere goal, ma in generale abbiamo fatto una bellissima partita”
Tra i giocatori da tenere d’occhio quest’oggi c’era sicuramente l’argentino Rodrigo De Paul, eppure quest’oggi il talento bianconero ha inciso poco o nulla: il merito maggiore del suo annullamento tattico è sicuramente da attribuire a Villar, bravissimo sia in fase di costruzione, che in fase difensiva: ”Era importante fare una pressione forte su di lui, Villar ha fatto molto bene, anche in fase offensiva. Era importante che De Paul non avesse spazio”.
Per quanto riguarda invece il fronte d’attacco, alla luce del bel calcio mostrato dalla Roma e dalla buona prestazione di Mayoral, c’è da chiedersi se Dzeko sia poi così irrinunciabile dentro lo scacchiere romanista. Fonseca tuttavia preferisce evitare confronti e paragoni tra i suoi due centravanti: ”Sono due giocatori diversi, dipende da come si difendono gli avversari: è importante la profondità di Mayoral, oggi ha fatto tanto, anche se non ha segnato. Nella ripresa era importante far entrare Dzeko, in una situazione in cui eravamo sotto pressione e avevamo bisogno del suo appoggio. Anche Dzeko ha cercato la profondità, entrambi hanno giocato bene”.
La Roma di Fonseca si conferma rullo compressore quando gioca con squadre medio-piccole, mentre finora è andata sempre in difficoltà contro le cosiddette ”grandi”: cosa fare allora per cercare di colmare questo gap? Fonseca ha le idee chiare: ”Dobbiamo migliorare specialmente nel risultato perché, se vediamo la prestazione con la Juve, abbiamo fatto una buona partita, sbagliando nell’ultimo momento. Ovviamente dobbiamo lavorare per migliorare contro le grandi, ma la cosa più importante è fare tre punti. Oggi li abbiamo fatti”.
L’allenatore giallorosso spende poi volentieri due parole su Cristante, anche oggi preferito a Fazio e Juan Jesus come difensore, ed autore di una prova complessivamente di valore, al netto tuttavia dell’evidente sbavatura nel secondo tempo, poi vanificata da Pau Lopez: ”Cristante è un giocatore molto intelligente, abbiamo avuto un problema con Kumbulla e lì Bryan ha giocato sempre molto bene. Ha fatto una buona gara, controllando sempre la profondità ed ha aiutato la squadra. E’ un giocatore che può fare molto bene in questa posizione”.
Chiudiamo con un curioso siparietto: al momento dell’uscita dal campo di Veretout, il francese si è fermato a chiacchierare amichevolmente con Fonseca, il tecnico svela i dettagli del conciliabolo: ”Abbiamo parlato dei goal, perché ho una sfida con lui riguardo al numero delle reti che deve fare. Gli ho detto che ne deve fare più di dieci e gli ho chiesto quante ne mancavano. Che cosa abbiamo scommesso? Niente…”. Ed il tecnico sorride. Il discorso si fa invece più serio a proposito dei movimenti tattici del francese, capace con i suoi inserimenti di creare scompiglio agli avversari: ”Era importante far arrivare Jordan più avanti oggi, è importante che faccia questo tipo di movimenti”.