Nel postgara dell’Olimpico De Rossi è soddisfatto dei suoi ragazzi, nonostante i 4 goal presi e la lampante superiorità dell’Inter sulle fasce: proprio dal lato sono arrivati infatti 3 dei 4 goal nerazzurri. DDR tuttavia non punta il dito contro nessuno ed analizza con lucidità la situazione: ”Loro sono molto forti sulle fasce e cercavano questa ampiezza, noi abbiamo cercato di difendere a 5 e nelle rotazioni l’unica incognita poteva essere quella di Angeliño come braccetto di sinistra se Thuram fosse andato da quella parte, ma mi pare che invece è andata abbastanza bene… Se andiamo ad analizzare nei dettagli quei goal sicuramente dobbiamo dire che che c’è stata una rotazione praticamente perfetta per tutto il primo tempo e l’abbiamo invece sbagliata sul goal propiziato da Thuram, sull’autorete di Angeliño: ci siamo trovati con Dybala che seguiva l’uomo fino all’area, ed è proprio quello che noi non vogliamo… Sull’altro invece c’è stato un calcio di punizione battuto velocemente ed hanno liberato l’esterno per il cross: sicuramente c’è da migliorare nella gestione delle fasce laterali, pero’ queste situazioni sono figlie non tanto della sofferenza sulle fasce, ma della sofferenza che in quei 10 minuti ci ha preso un po’ tutti quanti…E’ un piccolo calo che ci ha preso all’inizio del secondo tempo, un calo che con Verona e Salernitana forse te lo puoi permettere, ma con l’Inter no”.

Riguardo all’uscita nella ripresa di un gladiatore come Cristante, De Rossi spiega: ”Non è un problema nato oggi: Bryan ha un dolore alla schiena, ci convive da tempo, a volte gli fa più male, a volte meno. Dopo pochi minuti i ragazzi si sbracciavano e mi hanno detto di questo problema alla schiena, siamo rimasti in contatto per capire quanto potesse giocare… Sapete che per me, come un po’ per tutti gli altri allenatori, Bryan è un giocatore importante ma, se devo fare un cambio, l’intenzione di mettere Bove c’era già dall’inizio, perchè stavamo perdendo mordente sulle pressioni, sulle uscite ed ho levato tra i centrocampisti quello che stava più in difficoltà”

DDR non vuole fare polemiche invece sull’episodio del primo goal, sponsorizzando invece una visione del calcio più ”nostalgica”: ”Onestamente ho parlato con Guida e gli ho detto che negli ultimi tempi ne ho visti di fuorigioco fischiati in questa maniera, ma per me, per le immagini che ho visto, non è mai fuorigioco… Per me la direzione che dobbiamo prendere nel calcio è che un goal così vada convalidato… Secondo me ci sono troppi episodi che stanno prendendo una direzione che a me non piace… Ogni manata in faccia è cartellino giallo e stanno tutti per terra, ogni fuorigioco cercano di farlo passare per attivo quando non lo è mai… Ogni intervento un pochino più duro è diventato cartellino giallo… Dobbiamo un po’ ri-aiutarci a riscrivere un regolamento che sta andando verso un altro sport… dove non c’è contatto… A me questo piace un po’ di meno, anche per il giocatore che ero… Nel calcio che sogno io, questo di Acerbi è goal… Nel calcio che stiamo giocando adesso, visto che Thuram ha toccato Rui, viene considerato fuorigioco, pero’ per me non si può fischiare un fuorigioco così…”.

Capitolo Lukaku, con DDR Romelu deve ancora trovare il suo primo goal: anche stasera Big Rom si è sacrificato, ha corso, ma sotto porta non è stato lucidissimo. Per De Rossi tuttavia non c’è nessun caso-Lukaku: ”Per me ha fatto una buona partita, come tutti gli altri… Ovviamente non sarà felice, come tutti noi, perchè abbiamo perso, ma devo dire una cosa: in tutte le interviste che sto facendo in questi minuti mi volete tutti portare nella stessa direzione, ossia contro qualche giocatore, ma questa cosa a me non piace. Non mi piaceva da giocatore e non mi piace adesso, le partite si vincono e si perdono tutti quanti insieme… Se Romelu avesse segnato quel goal saremmo stati tutti più contenti, lui in primis, pero’ è un’occasione che si è creato lui, si muove bene, fa il movimento ad uscire che gli ho chiesto, va in profondirà… Se lui continuerà a creare 3-4 occasioni in ogni partita, farà tantissimi goal da qui alla fine, come ha sempre fatto. Poi ogni tanto ci può stare che gli dobbiamo anche dare un po’ di fiato, ora per fortuna è tornato anche Azmoun. Esiste anche il discorso della stanchezza, perchè Romelu è uno che corre tanto, ma ripeto, ha fatto una buona partita, e poi in settimana ha un atteggiamento fenomenale, coi compagni, con me, per l’intensità che mette negli allenamenti, per quante volte rimane da solo ad allenarsi ed a fare dei supplementi di allenamenti… E’ un professionista, come lui se ne vedono poche volte in carriera, io non potrei essere più contento di lui! Poi con i giocatori forti devi anche essere più esigente, se le cose non vanno non gli si può dire sempre ”bravo”, quindi io e lui parleremo, parleremo con tutti gli altri, ma non c’è nessun problema”.

La chiusura è con alcune considerazioni tattiche: ”Nel secondo tempo abbiamo finito col 4-2-3-1 con Spinazzola terzino a tutta fascia che spingeva e poi davanti avevamo Zalewski, centrale Baldanzi e esterno dall’altra parte Dybala. Era un 4-2-3-1 un po’ asimmetrico, anche perchè quando giochi contro una squadra così forte, ogni tanto ti porta a schiacciarti e le distanze, la simmetria non esistono… Lo spazio che trovava Baldanzi era diverso da quello che poteva trovare Pellegrini, che è centrocampista, Paulo invece una volta si allarga, una volta va dentro, un’altra volta si abbassa, è la libertà che noi vogliamo che lui abbia. Penso che sia a livello atletico, sia a livello di occasioni create, anche se non clamorosissime, la partita è finita bene. E’ ovvio che è un modulo che ha tanti giocatori offensivi e per farlo bene bisogna avere dei meccanismi oliati. E’ stata una scelta anche in ottica futura, perchè la nostra direzione è anche quella di far giocare Baldanzi e Dybala insieme, pero’ poi è stata anche dettata dall’esigenza di dover pareggiare una partita che stavamo perdendo”.

 

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.