Sono passati più di 27 anni da quel 5 marzo ’96 in cui la Roma di Mazzone incappo’ in una serataccia in quel di Praga, coi biancorossi vittoriosi per 2-0 grazie ai goal di Poborsky e Vagner: a distanza di anni pero’ l’esito finale è lo stesso, con la Roma nuovamente piegata dallo Slavia ed ancora col punteggio di 2-0, stavolta con i goal di Jurecka e Masopust. Rispetto al precedente citato, certamente la sconfitta di stasera fa meno male, essendo stavolta uno scontro nella fase a gironi ed essendo la Roma ugualmente in piena corsa per il primo posto, tuttavia era comunque lecito attendersi qualcosa di più e di meglio dai capitolini, assaliti sul piano della corsa e della fisicità dai tonici e guerreggianti giocatori in maglia biancorossa.
Per la gara dell’Eden Arena, e con un derby da giocare domenica, Mourinho conferma Svilar portiere di Coppa, mentre la difesa è quella titolare, al netto chiaramente dell’assenza di Smalling. Sulle fasce poi ci sono Çelik ed El Shaarawy, con Bove, Paredes ed Aouar in mezzo, mentre davanti c’è la coppia Lukaku-Belotti, con Dybala che parte dalla panchina. Sull’altro fronte, Trpisovsky se la gioca a viso aperto col 4-3-3, con davanti il trio composto da Jurecka, Chytil e Provod.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio del francese Letexier ed è lo Slavia Praga a partire all’attacco, come d’altra parte era prevedibile: già al 2° minuto i padroni di casa usufruiscono di un primo angolo, sui cui sviluppi Zafeiris manda abbondantemente alto. Il forcing dello Slavia è incessante e la Roma è costretta a concedere ben tre corner nei primi 10 minuti di gara, senza comunque rischiare nulla. All’11’ Zafeiris ci riprova nuovamente dalla distanza, ma ancora senza fortuna. Un minuto dopo ancora Slavia: dentro l’area Chytil trova Jurecka, il cui destro al volo pero’, per fortuna della Roma, è facile preda di Svilar. Il continuo e sfiancante giro-palla dei padroni di casa costringe la Roma a stare perennemente sulla difensiva: buon per la squadra di Mou che in questa fase si assista solo ad un sinistro di Dorley dalla distanza, peraltro senza troppe pretese. Il succo della contesa invece avviene tutto in mezzo al campo, dove si assiste ad una vera battaglia senza esclusione di colpi. Poi al 27′ la partita si accende improvvisamente per una inaspettata giocata ”alla Bergkamp” da parte di Chytil: il centravanti riceve spalle alla porta un cross di Zafeiris dalla destra e la controlla al volo col destro, piroetta in area e tiro col sinistro, col pallone che per fortuna della Roma finisce alto. Sarebbe stato il goal dell’anno… La squadra di Mourinho a questo punto prova ad addormentare il match, e di fatto ci riesce perchè, anche se la battaglia in campo non demorde, almeno di altri rischi per Svilar non se ne vedono e si va così all’intervallo sullo 0-0 iniziale.
SECONDO TEMPO – Lo Special One vuole giocarsi la ripresa ad armi pari, con lo stesso numero di muscoli e con la stessa cattiveria agonistica sul terreno di gioco: ecco allora che entrano i gladiatori Cristante e Karsdorp, fuori i più leggiardi El Shaarawy ed Aouar. Il nuovo assetto dei giallorossi tuttavia non fa in tempo a prendere forma che al 50′ lo Slavia passa: Masopust colpisce di testa e Svilar vola a respingere in tuffo sulla sinistra, ma Chytil rimette la palla prontamente in mezzo per Jurecka, che fa 1-0. A nulla serve il tentativo tardivo di N’Dicka di salvarla sulla linea, la palla supera ampiamente la linea e lo Slavia è avanti. La Roma a questo punto decide di fare una cosa che finora non ha mai fatto, ossia tirare in porta: Belotti sfodera il suo sinistro rasoterra, ma Mandous para. I giallorossi ci provano poi anche da palla da fermo, ma Mancini di testa non inquadra la porta sul traversone di Paredes. Quando poi la Roma sembra finalmente iniziare a carburare, arriva un errore difensivo di Llorente a riportare in attacco i padroni di casa, buon per i giallorossi che Jurecka e Chytil non sfruttano a dovere la chance. Al 66′ poi c’è il Çelik-show: il turco parte da centrocampo, ne supera due in velocità ed avanza con decisione verso la porta, prima di concludere l’exploit con un tiro in porta, Mandous para. Stavolta è lo Slavia a rispondere nell’immediato: Provod calcia col sinistro in diagonale e Svilar salva la Roma con un bell’intervento in tuffo. Scatta intanto anche l’ora di Dybala, fuori un generosissimo Belotti. E proprio la Joya entra subito nel vivo: Bove dal fondo la crossa per Cristante, che a sua volta serve Paulo, la cui schiacciata col sinistro finisce pero’ alta. Lukaku intanto crea scompiglio da solo dentro l’area avversaria, ma al momento del tiro Big Rom sbatte contro un muro. La Roma sembra poterla tranquillamente pareggiare ed allora, a far pendere definitivamente la bilancia dalla parte praghese, ecco arrivare il goal del raddoppio: al 74′ Dorley serve Masopust, che fa partire da fuori area un destro secco, imparabile per Svilar. La squadra di Mou a questo punto prova ancora a rispondere subito con Lukaku, ma il belga è sfortunato su un rimpallo e lo Slavia si salva. Mou, per tentare il tutto per tutto, ordina a Foti di inserire anche Renato Sanches, con Trpisovsky che risponde allora con gli ingressi di Vlcek e Sevcik. L’intesa tra Lukaku e Dybala prova poi ad entrare nel vivo all’83’, ma la difesa biancorossa all’ultimo si chiude. A Big Rom non va meglio neanche due minuti dopo, quando si ritrova in area un bel pallone di N’Dicka, ma Romelu è disattento e l’occasione sfuma. Ormai comunque la partita è già entrata nei titoli di coda, con Mou che fa debuttare Joao Costa, mentre lo Slavia ne approfitta per inserire Wallem e Van Buren. Il match ha già scritto tutti i suoi verdetti, tuttavia, prima di chiudere le ostilità, Letexier concede sette lunghi minuti di recupero: la Roma pero’ ormai non ci crede più, così lo Slavia ha l’occasione per legittimare la vittoria: prima Wallem calcia a lato (91′), poi van Buren si fa fermare all’ultimo da N’Dicka (93′), infine al 96′ lo stesso Van Buren va via e punta la porta, ma poi a tu per tu con Svilar allarga troppo l’angolo del pallonetto, mancando così di un soffio il 3-0, col pallone che corre parallelo alla linea di porta. Finisce con la sconfitta della Roma, con la squadra di Mourinho che viene raggiunta e scavalcata in vetta dallo Slavia, in virtù della differenza reti favorevole ai praghesi. Da domani però sarà già aria di derby…