La Roma di Mourinho esce dalla bolgia di Bergamo più forte nella classifica e soprattutto nel morale: il 4-1 finale con cui i giallorossi hanno asfaltato i nerazzurri di casa può essere infatti la chiave di volta e di svolta per il prosieguo della stagione dei capitolini. La squadra di Josè Mourinho è partita benissimo col goal-lampo di Abraham, per poi raddoppiare già al 27′ col ritorno al goal anche di Zaniolo. Due sfortunate deviazioni dell’ex atalantino Cristante hanno rischiato poi di rimettere tutto in discussione tra la fine del primo ed il secondo tempo, con la barca romanista che in effetti ha traballato pericolosamente al minuto 68, col momentaneo pareggio, poi annullato dal Var. La Roma tuttavia non è andata in confusione ed anzi ha avuto subito la forza di riportarsi all’attacco, trovando prima la rete di Smalling al 78′ e chiudendo infine i conti al minuto 82, con la doppietta di Tammy Abraham. La squadra giallorossa infrange dunque il tabù contro le Grandi, acquisendo una consapevolezza nei propri mezzi che potrà esserle molto utile in futuro.
Per la sfida del Gewiss Stadium Mourinho conferma il 3-5-2 con Smalling ancora titolare al centro della difesa, a guidare ai lati gli ex atalantini Mancini ed Ibañez. Sulle fasce ci sono i soliti Karsdorp e Viña, con al centro la sostanza del trio Veretout-Cristante-Mkhitaryan. Davanti conferma per il tandem Zaniolo-Abraham. La Dea se la gioca invece col 3-4-2-1, con davanti i due slavi Ilicic e Pasalic a supporto di Zapata.
PRIMO TEMPO – Al fischio di Irrati l’Atalanta parte fortissima col suo pressing a tutto campo. La Roma però non si fa imbrigliare e dopo soli 53 secondi dal via rompe già la ragnatela: Zaniolo serve in verticale Abraham, che è poi caparbio e determinato nel puntare l’area, nel mandare per prati Djimsiti e nel calciare in porta al termine di un’azione coriacea, con Hateboer che prova all’ultimo ad intervenire in scivolata e col pallone che si alza a palombella quel tanto che basta per battere Musso. E’ il vantaggio della Roma dopo meno di un minuto. Al 6′ l’Atalanta prova a rispondere con Zapata, ma il colombiano è in nettissimo offside ed il gioco è già fermo, tanto che ci si aspetta anche un’ammonizione per l’attaccante che tira ugualmente in porta, ma Irrati lo ”grazia”. La Roma, forte del vantaggio, continua intanto a colpire velenosa ogni volta che spinge e De Roon è costretto ad usare le maniere forti per arginare la corsa di Zaniolo: dal limite poi Veretout su punizione manda alto. I ritmi in campo sono serratissimi ed i 22 sportivamente se le danno di santa ragione. Al 9′ poi arriva anche il giallo per Zaniolo, reo di troppa irruenza in un intervento difensivo. I bergamaschi provano ad imporre intanto il loro giro palla, ma la squadra di Mou è attentissima e non concede nulla, così per trovare una strada offensiva la Dea deve ricorrere anche ai difensori: Toloi crossa per Pezzella, che a sua volta la rimette in mezzo, ma Rui Patricio allontana la minaccia. Ci prova poi anche Djimsiti con una botta da fuori al 20′, ma Rui Patricio la alza in angolo. Sugli sviluppi del corner quindi tocca a Zapata provare la giocata dalla distanza con un tiro potente sul primo palo, ma Rui Patricio risponde ancora una volta presente e tiene a galla i suoi. Il ritmo serrato dei nerazzurri si intensifica e con esso anche il numero delle potenziali palle-goal degli orobici. La Roma però risponde sempre con gagliardia e, appena può, con rapidi passaggi verticalizza immediatamente il gioco, creando subito insidie. La partita intanto sale di tono anche sul piano nervoso, con alcune scintille tra Smalling e Zapata, subito sedate da Irrati. Al 27′ poi ecco un altro scossone sul match: Zaniolo col tacco apre alla ripartenza di Veretout, l’ex viola è poi bravo a ridare palla a Nick ed il gioiellino del calcio italiano fa vedere tutto il suo talento, superando sulla corsa Djimsiti e calciando col sinistro per lo 0-2 della Roma. E’ il primo centro in questo campionato per Zaniolo, che spezza dunque l’incantesimo dopo il suo lungo stop per infortunio. La squadra di Gasp tuttavia non ci sta a fare la comparsa nel Libro Cuore della Roma, così al 29′ Ilicic pesca in area Toloi e l’ex romanista tira sul 1° palo, ma Rui Patricio ancora una volta è attentissimo e si salva in angolo. I minuti passano e Gasperini prova a pescare in panchina la soluzione: fuori un frastornato Djimsiti e dentro Muriel, con la Dea che passa al 4-3-3. Nella battaglia del Gewiss Stadium la Roma intanto sembra iniziare a perdere alcuni pezzi, con Karsdorp e Veretout a terra per il dolore dopo aver subito delle entrate ”ruvide”, ma entrambi da guerrieri rimangono stoicamente in campo. Nel primo dei 3′ di recupero concessi dall’arbitro poi arriva una doccia fredda per i giallorossi: Muriel calcia da fuori, trovando la schiena di Cristante e spiazzando così Rui Patricio per il 2-1 che riapre tutto.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con un altro cambio per i nerazzurri: fuori un opaco Ilicic e dentro Malinovskyi. Proprio l’ucraino prova subito a mettersi in luce su punizione, ma Rui Patricio alza il pallone in angolo. Il primo tentativo a rete della Roma in questa seconda frazione lo porta invece Zaniolo, che si libera da fuori e calcia, ma Musso para. Nell’Atalanta Malinovskyi tenta poi ancora la soluzione personale allo scoccare dell’ora di gara, nuovamente con un tiro dalla lunga distanza, ma stavolta la sua botta non trova la porta. Gasperini non sa davvero che pesci prendere per cercare di bucare una Roma mai così concentrata come oggi, ed al 64′ chiama dalla panchina anche Miranchuk. Sull’altro fronte poi la difesa deve faticare alquanto a contenere Zaniolo, che calcia al volo da fuori area, ma si alza la bandierina del fuorigioco. L’ultimo entrato, Miranchuk, tenta poi anche lui la sortita dalla distanza col suo sinistro, ma non inquadra la porta. Si arriva così al minuto 68, vero spartiacque del match: su calcio d’angolo per la Dea, Zapata salta e di spalla indirizza verso la porta, con Cristante che, pressato da Palomino, interviene ancora mettendo alle spalle di Rui Patricio. Irrati inizialmente convalida il goal, ma poi su intervento del Var torna suoi suoi passi per la posizione di offside di Palomino, che di fatto partecipa attivamente all’azione. Si resta dunque sul 2-1 per la Roma, con Gasperini furioso in panchina. Mourinho vede le streghe ed inserisce Shomurodov per Zaniolo, ma in campo sono i bergamaschi ad attaccare con Miranchuk, Rui Patricio para però ancora e tiene viva la Roma. Talmente viva, che un minuto dopo i giallorossi vanno a segno: Veretout calcia una punizione dalla trequarti e Smalling sbuca sul 2° palo, pronto ad infilare al volo l’1-3 al 72′. Schiumante di rabbia, Gasperini inserisce anche Zappacosta e Maehle per tentare il tutto per tutto, ma ormai in campo c’è solo la Roma, che infatti trova anche la rete del poker: su azione di ripartenza, Shomurodov trova in area Veretout, che a sua volta pesca sulla sua sinistra Abraham, palla in rete ed 1-4 all’82’. Nel finale Malinovskyi ci prova per ben due volte dalla lunga distanza, ma nel primo tiro manda alto, mentre nel secondo Rui Patricio para ancora. Il portiere portoghese conclude la sua grande partita con un’altra ottima uscita su Zapata ad un minuto dalla fine. Le flebili speranze dell’Atalanta si spegnono quindi definitivamente al minuto 91, sull’ennesima conclusione fuori di Malinovskyi. Grazie a questo importantissimo successo esterno sul difficilissimo campo dell’Atalanta, la Roma di Mourinho si rilancia nella corsa al quarto posto e sale a -5 dal Napoli, con la squadra di Spalletti chiamata domani alla difficile gara di San Siro…