Finisce con un punticino per parte tra Roma ed Atalanta: gli ospiti vanno in vantaggio al 26′ con Malinovskyi, ma poi sprecano diverse occasioni per chiudere la partita, permettendo così alla Roma di rimanere in vita. Poi, complice anche la superiorità numerica della Roma per l’espulsione di Gosens, ad un quarto d’ora dal 90′ ci ha pensato l’ex atalantino Cristante a risistemare un po’ le cose per la squadra di Fonseca, con una staffilata dalla distanza che vale l’1-1 finale.
Per la sfida dell’Olimpico, Fonseca schiera il suo 3-4-2-1 con Pau Lopez che torna tra i pali, a guidare una difesa fatta totalmente di ex nerazzurri: da destra a sinistra ecco infatti gli ex orobici Mancini, Cristante ed Ibañez. A centrocampo poi ci sono Villar e Veretout in mezzo, con Karsdorp e Calafiori sulle fasce. Sulla trequarti poi ecco Pellegrini e Mkhitaryan in appoggio a Dzeko. La squadra di Gasperini risponde con lo stesso schieramento tattico, con Ilicic e Malinovskyi a supporto di Zapata in avanti.
PRIMO TEMPO – Pur partendo dallo stesso scacchiere tattico di base, al fischio d’inizio di Calvarese si ha tuttavia fin da subito l’impressione che in realtà le due squadre diano un’interpretazione molto diversa del modulo, con l’Atalanta che nella fattinspecie impone da subito il proprio ritmo sostenuto di gioco, mentre la Roma appare invece molto meno spregiudicata e molto timorosa nel creare trame di gioco. La Dea parte dunque a spron battuto e costringe la squadra di Fonseca sulla difensiva, al punto che i giallorossi faticano anche solo ad uscire palla al piede dalla propria trequarti. Al 7′ arriva poi già il primo squillo di tromba: Malinovskyi fa partire un gran sinistro e Pau Lopez respinge prontamente. La Roma prova a mettere il muso fuori al 10′, con un bel lancio di 40 metri di Cristante per Dzeko, ma l’attaccante, troppo isolato in avanti, cerca l’appoggio in un compagno che pero’ non c’è e l’azione sfuma. E’ invece decisamente più concreta la squadra di Gasp, che arriva facilmente al tiro anche al 14′: Zapata calcia sul 1° palo e Pau Lopez para ancora. La partita si mantiene assai vibrante nel suo primo quarto d’ora, così nell’azione successiva Dzeko cerca al centro Mkhitaryan, Gollini allontana in uscita volante il pallone e Pellegrini prontamente calcia verso la porta rimasta sgarnita, ma Djimsiti ci mette il corpo e fa muro sul tiro del numero 7. Ne nasce un fulmineo contropiede dei nerazzurri e Zapata con un diagonale velenoso cerca di beffare Pau Lopez, ma la palla esce a lato. Nel batti e ribatti continuo di occasioni, non va molto meglio due minuti dopo neanche a Dzeko, che prova col sinistro, ma manda fuori. Ci prova poi anche Veretout ad accendere Edin, quest’oggi in versione ”svogliato”, ma Palomino interviene come un fulmine ed anticipa l’intervento dell’attaccante. L’Atalanta intanto sta prendendo sempre più coscenza della sua forza ed al 20′ lo strapotere tattico e tecnico dei nerazzurri porta Malinovskyi a servire in area Zapata, tiro immediato dell’ex Udinese e Pau Lopez respinge, tenendo in partita la Roma. Neanche il tempo pero’ di rifiatare, che la corazzata gasperiniana è nuovamente nell’area romanista, alla ricerca del bottino: ancora Malinovskyi ed ancora in versione di assistman ma stavolta per Ilicic e l’ex viola viene fermato da un’altra grande respinta in tuffo di Pau Lopez, bravissimo a sventare in angolo la minaccia. Dal corner sbuca poi la testa di Romero, a dimostrazione di come questo meccanismo perfetto messo su a Zingonia trovi anche nei difensori degli interpreti sempre ”sul pezzo”, ma per fortuna della Roma la palla finisce a lato. Dai e dai pero’, alla fine il muro di cinta viene giù, ed infatti al 26′ Gosens crossa dalla sinistra per Malinovskyi, che si infila tra Ibañez e Cristante e firma il meritatissimo vantaggio bergamasco. La Roma sta ancora lì a cercare di capire dove ha sbagliato, che due minuti dopo l’Atalanta è di nuovo dentro l’area avversaria a cercare di chiudere subito la pratica capitolina, ma stavolta, seppur in grande affanno, la difesa giallorossa si salva. Con la Roma che fatica anche solo ad entrare in possesso del pallone, il monologo orobico prende sempre più consistenza ed al 32′ Zapata cerca il goal del raddoppio, ma il suo destro è centrale e Pau Lopez può così parare. La confusione mentale dei padroni di casa si palesa benissimo due minuti dopo, quando un giocatore tecnico come Villar sbaglia un banalissimo appoggio in costruzione, innescando l’immediata ripartenza nerazzurra: Zapata in un men che non si dica trova Freuler e Pau Lopez deve ricorrere ancora una volta ai suoi guanti per tenere in partita la Roma. Se per i padroni di casa in questo match diventa difficile non solo superare la propria metà campo, ma anche riuscire a fare tre passaggi consecutivi senza perdere il pallone, ovviamente il discorso è totalmente rovesciato per gli ospiti, che invece mostrano in scioltezza e velocità cosa voglia dire davvero giocare a pallone: i nerazzurri giocano a memoria e si muovono che è davvero un piacere per gli occhi. Al 40′ una delle innumerevoli azioni corali di squadra dentro l’area avversaria porta al tiro Malinovskyi, ma l’ucraino calcia malissimo e spreca tutto. Il primo tempo si chiude con Pellegrini che finisce giù nell’area avversaria, ma non c’è nulla, ed infatti Calvarese lascia giocare. Le due squadre vanno dunque all’intervallo col punteggio di 0-1, anche se ”ai punti” la squadra bergamasca meriterebbe in realtà un vantaggio maggiore, e la riprova la si ha dalle statistiche, che parlano di 7 tiri a 2 per i Gasperini Boys.
SECONDO TEMPO – Fonseca si gioca la ripresa con Bruno Peres al posto di Calafiori, infortunatosi sul finire del primo tempo. E’ pero’ l’unica novità dei giallorossi, perchè invece per quanto riguarda il campo si continua a vedere solo l’Atalanta: al 54′ Gosens si rende pericoloso in avanti e la Roma, in grande difficoltà, si salva in angolo con Ibañez. Un minuto dopo tocca a Freuler spaventare i giallorossi, ma il tiro dello svizzero è fuori. La fortuna continua ad accompagnare i capitolini anche pochi istanti dopo, su una conclusione di Romero che termina anch’essa fuori dallo specchio della porta. Per porre allora un argine a questa Atalanta arrembante, Veretout ci prova su calcio di punizione, ma il pallone finisce abbondantemente alto. Per mantenere invece costantemente alto il ritmo del palleggio degli ospiti, allo scoccare dell’ora di gara Gasperini cambia due terzi del suo attacco: fuori Ilicic e Malinovskyi, dentro Muriel e Pasalic. Nessun cambio invece per la Roma, anche se ora finalmente si comincia a rivedere qualche lampo da parte di Mkhitaryan: l’armeno va via centralmente e poi calcia col sinistro dal limite, ma il pallone finisce di poco alto. E’ l’occasione più nitida creata dalla Roma in 61 minuti di gioco: non è molto, ma è un segnale di risveglio… Peccato però che dall’altra parte i nerazzurri non stiano a guardare i lenti progressi romanisti, ma anzi spingono fortissimamente alla ricerca del 2-0: al 64′ Zapata serve Muriel, ma l’ex doriano da due passi fallisce una gigantesca palla-goal, calciando incredibilmente fuori. La Roma ovviamente ringrazia per il generoso omaggio… Lo stesso Muriel 4′ dopo prova a rifarsi, infilandosi tra Karsdorp e Mancini, ma viene chiuso. I bergamaschi a questo punto sembrano avere saldamente in mano il match, ma ecco che arriva l’episodio ”sliding doors” della giornata: al 69′ Gosens finisce fuori per doppio giallo per un fallo su Veretout e la Roma, incoraggiata dalla superiorità numerica, si sveglia: Pellegrini su punizione trova la testa di Mancini, ma il pallone finisce fuori (70′); due minuti dopo, ancora giallorossi pericolosi in avanti con Dzeko, che raccoglie un cross di Karsdorp, se la porta sul sinistro e poi calcia alto. A questo punto Gasperini capisce che non è il caso di rischiare oltre ed inserisce Toloi per Zapata. Muriel prova intanto a dare un senso al suo ingresso, ma il suo tiro si spegne a lato. Goal mangiato, goal subìto, l’adagio del calcio non perdona, ed infatti al 75′ l’ex atalantino Cristante avanza palla al piede e poi, dalla lunga distanza, con un destro secco all’angolino trova l’1-1 che ridà fiducia alla squadra di Fonseca. Per cercare a questo punto di portare a casa l’intera posta, Fonseca inserisce anche Carles Perez per Villar. All’81’ altro strappo dei padroni di casa: Pellegrini va via di forza in verticale e serve Dzeko, destro del numero 9 e Gollini respinge in angolo, negando alla Roma il goal del sorpasso. Ora in campo c’è soprattutto la Roma, Dzeko ci prova di piede e di testa tra l’85’ e l’88’, ma il bosniaco quest’oggi ha le polveri bagnate. Ci prova anche Mayoral (entrato poco prima per Mkhitaryan) a segnare il goal-vittoria, ma lo spagnolo viene murato in angolo all’89’. Si entra così negli ultimi 4 minuti di recupero concessi da Calvarese e Muriel, stasera in versione sprecona, ci riprova al 91′ con una girata, pallone a lato. La gara si infiamma per gli spari finali ed al 93′ è Carles Perez a cercare il 2-1 con un tiro dalla distanza, Gollini pero’ è bravo a respingere, mentre Pellegrini non è famelico nel fiondarsi sul pallone per il tap-in. Al 95′ Ibañez trova il modo di prendere il secondo giallo della sua giornata, ristabilendo in campo la parità anche degli uomini e regalando un finale thriller con un calcio di punizione dal limite dell’area in favore degli ospiti: sul pallone va Muriel, ma il suo tiro finisce altissimo e la Roma puo’ così respirare ed uscire indenne dall’Olimpico. Dopo la sconfitta di Torino, non esattamente un passo avanti per gli uomini di Fonseca, ma almeno oggi il cuore non è mancato…