Ormai è chiaro anche ai sassi: la Roma in questo finale di stagione ha in testa solo l’Europa League. Ed è dunque proprio al doppio confronto col Manchester che i tifosi giallorossi affidano tutte le loro speranze di rinascita, anche perchè per quanto riguarda il campionato ormai anche il più ottimista dei sostenitori romanisti ci ha messo una pietra sopra: la decima sconfitta in campionato di quest’oggi per 3-2 contro il non trascendentale Cagliari di Semplici dà infatti l’ennesima conferma di quale sia lo stato dell’arte in casa-Roma. A sole 5 giornate dalla fine, col 4° posto ormai lontano 11 punti e col Sassuolo che minaccia a soli 3 punti i giallorossi, non c’è più tempo dunque per le illusioni, ma è bene guardare in faccia la realtà, per amara che sia, e la realtà dice che l’unica possibilità concreta per salvare la stagione passa unicamente per le strade europee. Ed allora, per difficile che sia, forse vale davvero crederci, almeno finchè si può…
Tornando ora invece alla cruda realtà, per la sfida della Sardegna Arena Fonseca vede finalmente svuotarsi l’infermeria e ritrova così alcuni dei suoi giocatori-chiave: riecco finalmente Smalling al centro della difesa, con ai lati Fazio e Mancini, mentre a centrocampo sulla fascia destra si rivede anche Santon, con Bruno Peres che dirotta sulla corsia sinistra, mentre in mezzo c’è Diawara con Villar. Sulla trequarti poi altra opportunità per Carles Perez, con lo spagnolo che affianca Pellegrini, a supporto di Borja Mayoral. Sull’altro fronte il Cagliari se la gioca col 3-4-1-2 col giovane Vicario tra i pali, mentre davanti Joao Pedro agisce a supporto di Pavoletti e Simeone.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Irrati e dopo soli 3 minuti di gioco la squadra di Fonseca mostra fin da subito i propri limiti di tenuta mentale, tanto che al primo affondo il Cagliari è già avanti: Nandez va via sulla destra e schiva gli avversari come nulla fosse, palla in mezzo e Joao Pedro col tacco libera al tiro Lykogiannis, per l’1-0 degli isolani. La replica dei capitolini arriva solo al 9′ ed è affidata ad un tiro da lontanissimo di Borja Mayoral, ma Vicario para facile. Per assistere però ad un vero pericolo verso l’area rossoblù bisogna attendere fino al 17′, ed anche in questo caso il tutto è frutto di una giocata individuale: Carles Perez va via in agilità sull’out di destra e si accentra, puntando la porta, sinistro dello spagnolo e palla fuori. La percussione dell’ex Barça scuote un po’ i compagni, che iniziano ora a cingere d’assedio la metà campo avversaria, con il Cagliari che dalla sua si difende attento. Si arriva così al 27′: Pellegrini decide di dare anche lui il proprio contributo giornaliero e serve una gran palla in verticale in area per Carles Perez, lo spagnolo ringrazia e calcia col sinistro, colpendo il palo alla sinistra di Vicario, per poi raccogliere nuovamente la sfera e ribadire in rete per l’1-1 della Roma. Col Cagliari ancora stordito, un minuto dopo Pellegrini ha anche la palla per il sorpasso, ma il numero 7 in elevazione non trova il pallone. E’ invece decisamente più concreto in zona goal il Cagliari, che arriva raramente al tiro, ma quando lo fa, è assai insidioso: al 33′ Joao Pedro dalla distanza fa partire un rasoterra velenoso e Pau Lopez respinge la minaccia. Un minuto dopo i sardi tornano poi a fare paura su calcio di punizione, ma Lykogiannis dal limite non trova la porta e spara alto. La gara si accende ed un minuto dopo è invece la Roma a mancare di poco il goal del sorpasso: Carles Perez su punizione pennella per Fazio, che sovrasta tutti e di testa cerca il goal, ma Vicario è reattivo e bravo nel respingere in angolo. Non va meglio quattro minuti dopo neanche a Carboni nell’altra area, col difensore cagliaritano che svetta su angolo, ma manda a lato. Il primo tempo si chiude col Cagliari che spinge alla ricerca del nuovo vantaggio e, proprio nell’unico minuto di recupero concesso da Irrati, gli isolani sfiorano nuovamente il 2-1: Deiola crossa dalla sinistra e trova la testa di Godin, ma l’ex interista manda alto.
SECONDO TEMPO – Fonseca si gioca la ripresa col rientrante Spinazzola al posto di Bruno Peres. Nessun cambio invece nel Cagliari, ma d’altronde la squadra di Semplici non ne ha neanche bisogno, tant’è vero che al 50′ Pau Lopez deve ricorrere a tutta la sua esperienza per chiudere con una provvidenziale uscita bassa sull’accorrente Simeone, pronto a battere a rete. La risposta dei capitolini arriva un minuto dopo dal piede di Borja Mayoral: l’attaccante calcia e Vicario respinge in tuffo, salvandosi in angolo. C’è poi un brutto scontro a centrocampo tra Diawara e Lykogiannis, coi due che rimangono a terra doloranti per alcuni secondi, ma poi per fortuna si riprende a giocare, senza grandi conseguenze per i giocatori. A ricevere invece un brutto colpo è la Roma, che al 57′ torna a dover inseguire nel punteggio: Marin fa partire un gran tiro da fuori area e Pau Lopez è battuto per il 2-1 de rossoblù. A questo punto, con mezz’ora abbondante da giocare e con una vista particolare sulla gara di Manchester di giovedì prossimo, Fonseca cambia gli interpreti in campo: fuori Smalling (ottimo rientro il suo), Santon e Pellegrini e dentro Cristante, Karsdorp e Mkhitaryan. Il nuovo assetto dei giallorossi paga però dazio nell’immediato: dopo 5 minuti infatti, al 64′ il Cagliari porta a 3 le segnature, grazie ad un colpo di testa di Joao Pedro su calcio d’angolo, che batte Pau Lopez sul suo palo. La Roma non ci sta pero’ ad alzare bandiera bianca prima del tempo, così al 69′ su un altro corner è Fazio a rimettere tutto in discussione, con un’incornata imperiosa sul palo più lontano, che vale il 3-2. Si entra così nell’ultimo quarto d’ora di gara ed i due allenatori ricorrono alle loro panchine: stavolta è Semplici ad attingere in maniera più corposa, con gli ingressi di Cerri e Zappa, mentre nella Roma fa il suo ingresso Veretout, fuori Diawara. La Roma, dopo essersi riportata sotto col goal di Fazio, a questo punto crede alla possibilità di strappare almeno un pareggio, ed al 77′ Mancini ci va vicinissimo su calcio d’angolo, ma Vicario salva sull’elevazione del difensore e nei paraggi non c’è nessuna maglia giallorossa pronta a ribadire in rete un facile tap-in, ed allora Joao Pedro può perfezionare la pulizia dell’area, calciando il pallone in angolo. La pressione offensiva della squadra di Fonseca porta poi Carles Perez, il migliore dei suoi, a divincolarsi in area in mezzo a 3 difensori ed a calciare, ma il suo tiro viene sventato in angolo. Sul corner poi sbuca Cristante, ma manda a lato di testa. Per le barricate finali, e per mettere in cassaforte un risultato fondamentale per la classifica del Cagliari, Semplici si copre ed inserisce Rugani e Duncan per Simeone e Marin. I quattro minuti finali di recupero concessi da Irrati non sono tuttavia sufficienti al forcing della Roma per scardinare il Casteddu, la gara si chiude dunque con la vittoria dei rossoblù, che lasciano il terzultimo posto in classifica. L’unica notizia buona invece in casa romanista è che giovedì torna l’Europa League, e col rientro di due pedine importanti come Smalling e Spinazzola, tutto è possibile, anche sognare…