La Roma perde 3-1 a Bilbao ed è eliminata dall’Europa League. Le cose si sono messe malissimo fin dall’inizio per i giallorossi, costretti a giocare tutta la partita in dieci per l’espulsione di Hummels all’11’ ed incapaci di fronteggiare lo strapotere fisico e tattico dei baschi. La squadra di Valverde ha trovato il vantaggio in chiusura di primo tempo con Nico Williams e poi nella ripresa ha continuato a martellare continuamente la squadra di Ranieri, trovando il raddoppio-qualificazione con Berchiche al 68′ e chiudendo il conto con un altra gemma di Nico Wiliams a 8′ dalla fine. A gara praticamente finita poi nei 3 minuti di recupero la Roma ha trovato la rete della bandiera con Paredes su calcio di rigore, ma ormai era troppo tardi anche per i miracoli: va meritatamente avanti in Coppa l’Athletic di Bilbao, la squadra che nei 180 minuti ha certamente fatto vedere di più…

Per la gara del San Mamès Ranieri conferma Hummels al centro della difesa, mentre sulla fascia destra c’è Rensch, che la spunta su Saelemaekers. In mezzo al campo poi Sir Claudio lascia fuori Konè e punta sull’esperienza della coppia Paredes-Cristante, mentre davanti a cercare di rendere dura la giornata ad Agirrezabala ci sono Dybala e Baldanzi a supporto di Dovbyk. Per quanto riguarda invece i bilbaini, Valverde schiera il 4-2-3-1, con davanti lo stesso rombo di Roma, con i due Williams larghi e con Unai Gomez in appoggio a Sannadi.

PRIMO TEMPO – In un clima rovente Turpin apre le danze ed i padroni di casa vanno subito all’attacco, anche se per il primo lampo bisogna invece guardare nell’altra area: al 7′ Angeliño calcia una punizione dalla trequarti sinistra e Cristante di testa colpisce subito il palo, anche se il tutto viene reso vano dalla posizione di offside dello stesso Bryan. Trascorrono poi appena quattro giri di lancette ed Hummels in un batter d’occhio fa venire giù tutti i progetti tattici di una settimana di lavoro di Ranieri: Mats prima sbaglia un passaggio orizzontale verso Mancini e poi per rimediare ”pensa bene” di andare a franare fallosamente e da ultimo uomo su Sannadi, pronto ad involarsi nella metà campo sguarnita della Roma. Turpin non ha esitazioni ed estrae il ”rosso” diretto per il difensore tedesco, lasciando così la Roma già in inferiorità numerica. La squadra capitolina accusa il colpo a livello mentale, prima ancora che tattico ed allora per l’Athletic diventa tutto tremendamente facile: al 17′ Iñaki Williams fa partire il suo sinistro a giro, ma la palla esce a lato; quattro minuti dopo altro errore difensivo della Roma con Angeliño, che regala palla ad Unai Gomez, il quale a sua volta manda in porta Sannadi, ma il pallonetto dell’attaccante con Svilar in uscita si spegne fuori. Il furore dei giocatori in maglia zurigorri porta poi Nico Williams ad andarsene via sulla sinistra: il nazionale spagnolo passa in mezzo tra Cristante e Rensch e calcia col destro a giro, colpendo il palo interno. Per la Roma sono brividi veri… La squadra di Ranieri dal canto suo non riesce proprio a scuotersi ed a reagire, restando invece in balìa degli eventi e dei guizzi dell’avversario. Alla mezz’ora ancora Athletic: Berchiche ci prova da fuori e Svilar para senza problemi. Neanche il tempo di rifiatare ed il belga deve intervenire nuovamente, ma questa volta con una grande respinta su Sannadi, anche se poi la segnalazione di fuorigioco dell’attaccante rende di fatto inesistente il bel gesto del portiere. Dopo un lungo ed ingiustificabile ritardo, al 39′ la Roma torna a farsi vedere: su calcio d’angolo sbuca ancora Cristante, che la gira sul primo palo, ma la palla è fuori. E’ tuttavia la classica eccezione che conferma la regola del forcing basco: Aitor Paredes ci prova dalla distanza al 44′ e Svilar in tuffo respinge, salvando la propria porta. Si entra così nei 3′ di recupero e pochissimi istanti prima di scendere negli spogliatoi Nico Williams imita lo Shomurodov dell’andata quanto a letalità: il fratello Iñaki la crossa dalla sinistra, N’Dicka la smorza a centro area e la palla arriva dalla parte opposta a lui, Nico, che calcia di prima intenzione, Angeliño cerca di murare e frapponendosi finisce pero’ per deviarne il tiro, beffando così Svilar per il vantaggio dell’Athletic.

SECONDO TEMPO – Valverde si gioca la ripresa con l’ex Toro Berenguer al posto di Unai Gomez. Nessun cambio invece per la Roma, nonostante un primo tempo assolutamente non esaltante. Ed anche la seconda frazione si apre con lo stesso spartito: De Marcos la crossa per la testa di Iñaki Williams, che colpisce sul primo palo, ma la palla è fuori. Si muove finalmente anche Ranieri ed inserisce Soulè al posto di Dovbyk. Nell’immediato tuttavia non cambia l’inerzia della gara, con i baschi ancora a cercare la porta con Unai Nuñez, Svilar para facile. Siamo ormai allo scoccare dell’ora di gioco e Ranieri prova a rivitalizzare l’asfittico gioco offensivo dei suoi con nuovi protagonisti: escono Dybala e Baldanzi e dentro ci sono Pisilli e Shomurodov. Proprio quest’ultimo prova subito ad incidere sul match con una fuga sulla sinistra, ma poi il suo tiro viene deviato in angolo. Si fa invece notare in negativo Pisilli, che scivola, lasciando così campo aperto a Berenguer, che si invola e calcia, ma Svilar con un grandissimo intervento tiene ancora a galla la Roma. L’equilibrio precario finisce pero’ al 68′: Berchiche si inserisce su calcio d’angolo e di testa ad incrociare sul 2° palo la infila alle spalle di Svilar per il 2-0 dell’Athletic. A questo punto la Roma è virtualmente fuori, ed in campo i nervi saltano un po’, tanto che Turpin deve intervenire per ammonire sia Cristante che Iñaki Williams. Il monologo tattico della squadra di Valverde intanto continua incessante, con la Roma che ormai non ci crede più. Ed all’82’ il tris dei bilbaini non fa che confermare questa sensazione: Nico Williams si inserisce dalla sinistra, supera in serpentina prima Mancini e poi anche N’Dicka, per poi anticipare l’uscita di Svilar con un tocco sotto che vale il 3-0. Ranieri le tenta tutte per rianimare i suoi (usciti de facto dal campo già con Hummels, ad inizio primo tempo…) e nel finale si affida anche a Saelemaekers ed El Shaarawy, mentre Valverde ne approfitta per inserire Gorosabel e Prados, dopo aver inserito anche Guruzeta. Ormai la partita corre verso i titoli di coda ed il quarto uomo mostra già i 3′ di recupero, ma la Roma si è lasciata ancora un brivido per il finale, tanto per poter dare spazio ai ”se fosse” del dopogara: al 91′ Soulè lancia El Shaarawy in area e Gorosabel lo stende, per un calcio di rigore che Leo Paredes trasforma al minuto 92, per il 3-1 finale che lascia solo spazio ai rimpianti…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.