Con un goal-lampo di Soulè dopo soli 22 secondi dal via la Roma vince 1-0 ad Empoli e scavalca la Fiorentina, raggiungendo così il 7° posto in classifica, a soli 6 punti dal quarto posto della Juventus, un obiettivo che solo un paio di mesi fa era inimmaginabile anche solo ipotizzarlo, con la Roma di De Rossi prima e Juric poi che annaspava nelle sabbie mobili della bassa classifica. Con Ranieri invece sognare è tornato possibile e la trasferta di giovedì prossimo al San Mamès di Bilbao fa anch’essa parte del sogno.
Per la gara del Castellani Ranieri vara un ampio turnover e rispolvera in difesa Hummels, con Nelsson alla sua prima da titolare. Sulle fasce di centrocampo poi altre due novità, con Abdulhamid a destra e Salah-Eddine a sinistra, mentre al centro si va sul sicuro con Konè-Paredes. Davanti poi si rivede Pellegrini sulla trequarti con Soulè, a supporto dell’eroe di Coppa Shomurodov. Il turnover dell’Empoli invece è obbligato, visti i tanti infortuni della squadra toscana: D’Aversa per cercare preziosi punti-salvezza si schiera a specchio col 3-4-2-1, con Cacace avanzato sulla trequarti insieme ad Esposito, alle spalle di Colombo.
PRIMO TEMPO – Sotto una pioggia battente Di Bello apre le danze e come detto la Roma sblocca subito il match: Shomurodov ruba palla sulla trequarti ed innesca subito sulla fascia Salah-Eddine, che la crossa sulla destra per Soulè, sinistro mortifero sul primo palo e 1-0 per la squadra di Ranieri dopo soli 22 secondi. L’Empoli non ci sta e prova subito a reagire con De Sciglio, che ci prova con un destro in diagonale dal limite, ma Svilar è reattivo e respinge in tuffo. A questo punto la Roma inizia a d amministrare il pallone in mezzo al campo, ma al 20′ un errore in uscita di Salah-Eddine manda al tiro Colombo: N’Dicka pero’ è bravissimo a smorzargli il tiro ed a facilitare così il lavoro a Svilar. Trascorrono due minuti ed è poi la Roma a bussare davanti: Shomurodov serve un bell’assist a Pellegrini, il cui sinistro esce di poco a lato. Intorno alla mezz’ora di gara la squadra di D’Aversa cerca col giro-palla di creare qualcosa, ma senza nessun risultato. Assai diverso invece il discorso della Roma, che va vicinissima al raddoppio in due occasioni: al 36′ Soulè lancia Pellegrini in area ed il capitano fa un grandissimo aggancio aereo, per poi scaricare molto bene sull’accorrente Shomurodov, ma il tiro a botta sicura dell’uzbeko va a sbattere sulla traversa; tre minuti dopo poi ancora un ispiratissimo Soulè manda in porta Konè ed il franco-ivoriano dribbla Silvestri, ma poi calcia sul palo. Il primo tempo si chiude con un Soulè ancora sontuoso in veste di assistman: questa volta il passaggio al bacio è per la testa di Shomurodov, ma Silvestri respinge il tentativo dell’ex Cagliari.
SECONDO TEMPO – D’Aversa si gioca la ripresa con un doppio cambio ed inserisce Sambia e Kouamè per gli ex milanisti De Sciglio e Colombo. Ad amministrare il gioco in campo pero’ è sempre la Roma, che all’ora di gara va ancora vicina al raddoppio: Abdulhamid la crossa per la testa di Pellegrini, ma Silvestri si salva in tuffo. Scatta poi anche il momento dei cambi giallorossi e Ranieri inserisce Cristante, Rensch ed Angeliño per Paredes, Abdulhamid e Salah-Eddine. I minuti intanto scorrono e D’Aversa non è ancora riuscito ad incidere sulla scarsissima pericolosità offensiva dei suoi, così inserisce anche Kovalenko e Konatè, nella speranza di cavare il proverbiale ragno dal buco. La partita pero’ ormai è assai moscia ed il ritmo è calato notevolmente, così per gli ultimi venti minuti Ranieri inserisce anche Dovbyk, con l’intento di tenere la squadra alta ed evitare colpi di coda finali. A svegliare un po’ dal torpore della gara ci prova poi Konè con una percussione sulla fascia sinistra, ma la difesa empolese lo chiude, rifugiandosi in calcio d’angolo. per gli ultimi 10′ scatta poi l’ora di Baldanzi ed il grande ex della gara vorrebbe subito farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi, ma il suo tiro dal cuore dell’area viene parato a terra da Silvestri. Siamo ormai al gran finale di una partita non indimenticabile, che ha vissuto pero’ di grossi episodi, e gli ultimissimi minuti del match non fanno che confermarlo: al 90′ Angeliño va via con una ”veronica” nello stretto e calcia fuori; un minuto dopo è Dovbyk ad andare vicino al goal con uno ”scavetto”, ma Silvestri è bravo a salvarsi in angolo; infine al 94′, quando la partita è proprio ai titoli di coda, prima Rensch rischia con un controllo di petto a 30 centimetri dalla linea di porta, e poi Sambia la crossa per Konatè, il cui tiro esce fuori di pochissimo. Sarebbe stata una beffa clamorosa… La Roma può così centrare la sua quinta vittoria consecutiva in campionato, una striscia che la Roma non raggiungeva dal 2017. Ed ora, tutti a Bilbao…