Goleada della Roma al Paolo Mazza di Ferrara: contro la Spal già retrocessa dell’ex romanista Di Biagio finisce 6-1 per la Roma, un punteggio tennistico che fa gonfiare il petto alla squadra di Fonseca e che umilia oltre modo i padroni di casa, già da una settimana virtualmente in serie B. Ad aprire le danze il quinto goal in campionato di Kalinic, poi il momentaneo pari di Cerri, prima che l’uragano Roma travolgesse tutto cio’ che restava dei biancazzurri, con una bella doppietta di Bruno Peres e con i goal di Carles Perez, Kolarov e del ritrovato Zaniolo, autore di una grandissima giocata.
PRIMO TEMPO – Per la sfida del Mazza Fonseca conferma il suo 3-4-2-1 con Smalling che torna titolare al centro della difesa e con Kolarov ormai sempre più calatosi nella parte del terzo centrale. Turno di riposo a centrocampo per Veretout, con Cristante a sostituirlo, mentre in avanti rimangono fuori sia Mkhitaryan che Dzeko, al loro posto ci sono Carles Perez e Kalinic. Nella Spal Di Biagio se la gioca col 4-3-3, con davanti il trio D’Alessandro-Cerri-Strefezza. La gara prende avvio al fischio di Manganiello e fin dalle prime battute si vede uno Spinazzola particolarmente attivo sulla fascia sinistra, con l’ex atalantino che mette a ripetizioni palloni interessanti dentro l’area. Che per la Spal non sia esattamente la giornata fortunata lo si intuisce già dopo 6′, quando Sala è costretto a lasciare prematuramente il campo, a causa di un problema al tendine d’Achille: al suo posto entra Reca. Ciononostante, il primo squillo in zona goal è biancazzurro, con Cerri che si libera molto bene in area, ma poi spreca calciando malamente a lato. Al 10′ arriva invece il primo vero affondo della Roma, ed è subito mortifero per i ferraresi: Spinazzola libera al tiro Pellegrini, che calcia di controbalzo, Letica respinge centrale e Kalinic è lì, pronto per il tap-in vincente che vale il vantaggio dei giallorossi. Si alza però nella circostanza la bandierina del guardalinee, ed allora Manganiello va a consultare il Var: tutto regolare, non c’è offside e Kalinic puo’ così festeggiare. La gara entra nel vivo ed al 13′ è la squadra di Di Biagio a mancare di poco il pari: Reca elude l’uscita di Pau Lopez e serve Cerri a centro area, ma il tiro dell’attaccante sbatte contro Smalling, ottimo nel salvataggio provvidenziale, con Pau Lopez fuori causa. Cristante ci prova intanto dalla distanza, ma Letica gli respinge la conclusione. Il portiere dei padroni di casa è poi bravo nell’uscire ad anticipare Carles Perez, imbeccato da Kalinic.
E quando la Roma sembra ormai sul punto di mettere alle corde l’avversario, la squadra emiliana con un balzo felino pareggia: è il 24′, Valdifiori pennella in profondità dalla trequarti e pesca deliziosamente la testa di Cerri, bravissimo a bruciare in elevazione Kolarov ed a firmare imperioso l’1-1. Lo stesso Cerri nel ricadere a terra si fa male ed è costretto a giocare con la mano fasciata. La Roma non ci sta al nuovo equilibrio e si riporta con tenacia all’attacco, Kolarov e Cristante ci provano con dei bolidi dalla distanza, ma la palla esce, seppur di poco. Nell’altra area, ci pensa Pau Lopez a dare invece qualche ansia ai suoi con delle uscite un tantino avventurose: al 35′ proprio un suo intervento non perfetto rischiava di mettere la Roma in cattive acque, ma ci ha pensato Diawara a coprirgli le spalle e ad evitargli il linciaggio, chiudendo su una combinazione in area tra D’Alessandro e Cerri. Poi al 38′, quasi come una liberazione, ecco arrivare il goal del nuovo vantaggio della Roma: lo firma Carles Perez, bravissimo a superare Reca ed a sfoderare il sinistro sul 2° palo che batte Letica. Evidentemente però il nuovo vantaggio scontenta Pau Lopez, che si impegna con un’altra uscita a vuoto, nel tentativo di rimettere in carreggiata gli avversari, ma D’Alessandro non riesce a tirare e l’occasione sfuma. Il primo tempo si chiude con un tentativo di pallonetto di Carles Perez, Letica para senza problemi. Si va così sull’1-2 in favore dei giallorossi e con la sensazione che la partita sia ancora tutt’altro che chiusa.
SECONDO TEMPO – Fonseca si gioca la ripresa con Zappacosta al posto di Spinazzola. Non ci sono cambi invece per Di Biagio. Kolarov prova intanto a prendere le misure a Letica su calcio di punizione, ma il portiere respinge coi pugni. Poi al 47′ ancora Kolarov fa partire un bolide dalla distanza e Letica stavolta non è perfetto nell’intervento, col pallone che viene toccato dal portiere, ma che poi va ad infilarsi in rete per il tris giallorosso. A questo punto la Spal crolla e molla, ormai la salvezza non è più un obiettivo per gli spallini, così la Roma può banchettare comodamente: al 52′ Zappacosta si fa tutta la fascia e crossa per Bruno Peres, uno-due del brasiliano in area con Kalinic e palla di ritorno all’esterno, che firma l’1-4. A questo punto Fonseca può concedere un pò di minutaggio a Villar, a Zaniolo ed al redivivo Cetin, mandando a riposo Diawara (ottima gara la sua), Pellegrini e Mancini. Sull’altro fronte fanno invece il loro ingresso Petagna e Di Francesco, il figlio di Eusebio. Allo scoccare dell’ora di gioco Zaniolo prova subito a mettere la sua firma sul match, quasi come a voler esorcizzare questi ultimi giorni di polemiche: il suo sinistro di prima intenzione esce però di poco fuori. La squadra di Di Biagio prova a raschiare il fondo de suo barile e con Strefezza prima e Di Francesco poi tenta di rientrare in partita, ma i loro tiri non fanno che il solletico alla squadra di Fonseca. Al 69′ poi l’ex laziale Murgia approfitta di una delle uscite scriteriate di Pau Lopez per servire a centro area Cerri, ma il tiro dell’attaccante sbatte ancora contro Smalling, quasi un vice portiere stasera. E’ però uno degli ultimi fuori dei padroni di casa, con la Roma che ad un quarto d’ora dalla fine trova anche il pokerissimo ancora con Bruno Peres, autore di una doppietta: stavolta il brasiliano ha tutto il tempo di prendere la mira, liberarsi al tiro e calciare sotto l’incrocio per l’1-5. La gara ormai ha ben poco da dire, allora i due tecnici buttano dentro forze fresche: dentro Kluivert nella Roma, Cuellar e Tunjov per la Spal. Felipe prova su azione d’angolo a segnare di testa, ma Pau Lopez alza in corner. Gli animi si scaldano un pò nel finale per un atterramento in area di Di Francesco, con Bonifazi che dalla panchina si fa espellere per un commento non gradito dall’arbitro. La gara si chiude al 90′ con la giocata più bella: Zaniolo riceve palla nella sua metà campo e punta con decisione l’area avversaria, supera un avversario in velocità, ne scarta altri due nello stretto e poi col sinistro firma un goal capolavoro che vale l’1-6 finale e tanto di cappello al Golden Boy del calcio italiano. Nell’incertezza generale che regna in questi giorni a Trigoria c’è una sola certezza da cui ripartire, e quella certezza si chiama Nicolò Zaniolo…